ARTE E SCIENZA ONLINE – AGOSTO 2025


Centro Studi e Ricerche Serafino Zani

ARTE E SCIENZA ONLINE – AGOSTO 2025

Abbinato a Informascienza  n. 447

“Arte e scienza online” fa parte del Progetto St.Ar.S. (storia, arte e scienza) dedicato a Franco Rapuzzi,  naturalista e fotografo di tesori artistici bresciani al quale è intitolata l’omonima sala del Museo di Scienze Naturali di Brescia.

Info: scienzapertuttinews@gmail.com;   www.zanihome.it


Agosto 2025

ALLA SCOPERTA DELLA NATURA DI PROSSIMITA’: DAL LAGO DASDANA AI LAGHETTI DI ALBIOLO

Vi invitiamo a partecipare alle gite della serie “Alla scoperta della natura di prossimità”. Non dimenticate di inviarci le vostre immagini, soprattutto quando le scatterete nelle gite che attraversano o si trovano nelle vicinanze di  aree naturali protette, mete che non mancano mai. Infatti tra le seguenti proposte escursionistiche ci sono itinerari che sono all’interno o nelle vicinanze in particolare del Parco Nazionale dello Stelvio e del Parco dell’Adamello.

Programma del mese: 2 agosto, Monte Listino, zona Gaver; 3 agosto, Cascate e lago Dasdana, località Maniva; 7 agosto, Fienili e malghe della Valsaviore, Cevo; 9 agosto, Sapori e panoramici orobici, Castione della Presolana (Bergamo); 30 agosto, Laghi Albiolo, Ponte di Legno; 31 agosto, Panorami e sapori camuni, Malonno.

Scriveteci per saperne di più su tutte queste proposte:

Info: scienzapertuttinews@gmail.com 

Le schede dei parchi bresciani sono pubblicate sul sito www.parchibresciani.it;
Le escursioni sono guidate dalla dott.ssa Paola Roncaglio. 

https://www.facebook.com/paolanaturatrek

LA NATURA BRESCIANA NEGLI SCATTI DI FRANCO RAPUZZI 

L’immagine pubblicata sulla pagina seguente

https://www.facebook.com/photo/?fbid=1171716588318176&set=a.465681462255029

e quelle precedenti 

https://www.facebook.com/photo/?fbid=1150968207059681&set=a.465681462255029

sono state concesse dall’Archivio Rapuzzi.

RICORDO DI FRANCO RAPUZZI, FOTOGRAFO DI ARTE E NATURA

https://www.facebook.com/photo/?fbid=1072381978251638&set=a.465681462255029

NELLA NATURA ALLA SCOPERTA DEGLI ANIMALI: DOVE VEDERE L’ORSO, LO SCRICCIOLO E IL PICCHIO VERDE

https://www.facebook.com/photo/?fbid=1097772109045958&set=a.465681462255029


Agosto-Settembre

FINESTRE CELESTI E SPAZIALI: GIOVANISSIME LUNE DAL NORD ALLE ISOLE

Abbiamo invitato i colleghi dell’Associazione dei Planetari Italiani a cimentarsi nell’osservazione della Luna più giovane, ovvero nella ricerca della prima esile falce di Luna che appariva dopo il novilunio del 24 luglio. E’ una delle osservazioni accessibili anche a chi non ha familiarità con il cielo stellato. Quante ore o giorni dopo il novilunio riusciremo a vederla per la prima volta? Dipende da molti fattori, meteo compreso. Marco Garoni, che vanta il record personale di sole 16 ore dopo l’istante del novilunio – ma con l’aiuto del binocolo – non ha potuto ripetere la sfida osservativa. Non era nella sua città, a Ravenna, dove insieme all’Arar gestisce il Planetario Civico, ma nel centro Europa dove le nubi hanno ostacolato la visione del nostro satellite. Chissà se durante il viaggio di ritorno avrà visto la Luna incorniciata dal finestrino del treno, lungo quello stesso tragitto che nel 1997 gli aveva regalato la visione della cometa Hale-Bopp vista la luminosità dell’eccezionale astro caudato apparso a fine secolo. Anche a Sassari le nubi avevano impedito l’osservazione della Luna, ma Gian Nicola Cabizza (Osservatorio di Siligo) era impegnato fuori città, per un battesimo, nel centro agricolo di Ploaghe, ricco di antiche chiese e siti nuragici.  Quando è uscito dalla chiesa, ecco una giovane luna stagliarsi nel cielo del tramonto, come si vede nella fotografia che ha scattato col cellulare. 

+ link con il post FB accompagnato dalla fotografia

La terza testimonianza arriva dalla Valgobbia dove domenica 26 luglio l’Osservatorio Serafino Zani era aperto in occasione del Perseidi Festival. C’era veramente tanta gente sul San Bernardo di Lumezzane che in orario tardo pomeridiano era accessibile solo a piedi o con le navette che facevano la spola su e giù dal sito collinare raggiungendo il grande prato a 830 metri di altezza. Il Festival, come nelle edizioni precedenti, proponeva varie attività, compresi stand gastronomici, prodotti di artigianato, eventi musicali, installazioni artistiche ambientali, laboratori ed esperienze come quelle astronomiche e sulla fotografia che si sono svolte all’Osservatorio. Le nuvole non sono mancate, ma non hanno impedito ad una debole “virgola bianca” di giocare a nascondino con i cirri. Non era facile osservare una luna così sottile nel cielo blu del pomeriggio, ma con un po’ di pazienza in tanti si sono cimentati in questa sfida osservativa diurna, prima ad occhio nudo e poi anche al telescopio per ammirare i crateri in pieno giorno. Ormai inaccessibile invece il pianeta Venere, già al di fuori dal cielo visibile dalla cupola. La prossima ricerca della Luna più giovane è in programma per il novilunio del 23 agosto, alla vigilia dell’ultima settimana estiva, meteorologicamente parlando. La Luna sarà protagonista anche dell’eclisse del 7 settembre quando, confidando nel cielo sereno, il nostro satellite sorgerà già eclissato. Il suo aspetto sarà una sorpresa visto che dipenderà dalle condizioni del cielo.  Oltre alle due occasioni del 23 agosto e del 7 settembre ci sarà una terza occasione per fare degli scatti dedicati ai fenomeni celesti. Sarà quella del 22 settembre giorno dell’equinozio d’autunno. Ci sono diversi modi per fotografare l’equinozio, ad esempio davanti ad un orologio solare dove l’ombra proiettata dallo stilo della meridiana percorrerà la retta equinoziale. Oppure dallo spazio attraverso le telecamere dei satelliti. Ogni giorno il planetarista Luca Talamoni, appassionato di meteorologia, seleziona le immagini più interessanti che arrivano dai satelliti spaziali. L’immagine della Terra vista dallo spazio nei giorni dell’equinozio mostra la linea che divide la parte illuminata da quella buia perfettamente verticale. Invece durante i solstizi la linea sarà inclinata in modo tale che uno dei poli risulti in ombra e l’altro tutto illuminato dal Sole. Nell’immagine seguente scattata dallo spazio al solstizio d’inverno si nota che il Polo Sud è tutto illuminato.

https://www.facebook.com/photo/?fbid=999982122158291&set=a.46568146225502

 

Le “Finestre sul cielo” suggeriscono facili osservazioni a semplice vista che si possono effettuare, con l’aiuto dell’Osservatorio Serafino Zani, coinvolgendo anche le scuole e le famiglie (“Progetto Cielo”).  Per ricevere queste  proposte osservative inviare una richiesta a: osservatorio@serafinozani.it 

PROGETTO CIELO
https://www.facebook.com/scienzagiovanissimi/photos/a.353703898151327/1850351995153169

GLI SPETTACOLI DEL FIRMAMENTO

METEORE, BOLIDI E METEORITI


Settembre 2025, evento online

NOT ONLY STARS: DA “GARDE” A “GHOST PITUR”

Ogni mese il prof. Kevin Milani (Paulucci Space Theater, Hibbing, Minnesota) incontra i partecipanti alle lezioni online di “Not only stars”, aperte a tutti gli interessati. Offrono l’opportunità di fare esercizio con la lingua inglese. La prossima è in programma in settembre (data da stabilire), alle ore 19 (per partecipare scrivere a: osservatorio@serafinozani.it).

Il prof. Milani è il vincitore delle “Two weeks in Italy” (edizione 2018), l’iniziativa che propone un ciclo di lezioni di astronomia in varie località italiane, Lumezzane compresa, condotte ogni anno da diversi insegnanti americani. I contatti con questi docenti continuano attraverso le “News from the past winners” oppure le testimonianze fotografiche e sonore dell’esperienza che hanno vissuto in Italia partecipando all’iniziativa ideata dall’Osservatorio Serafino Zani. Lo scorso mese avevamo citato  April Whitt (Fernbank Science Center, Atlanta, Georgia, che aveva vinto il viaggio in Italia nel 1999). Questa volta siamo stati contattati da Andy Kreyche (Santa Cruz, California), “past winner” edizione 2023 (dovette attendere ben tre anni, dopo la pandemia, per volare finalmente in Italia). Ci ha ricordato che uno dei più caratteristici meeting dei planetaristi americani, il Live Interactive Planetarium Symposium (LIPS), nel 2025 si è fatto in due. Il tradizionale appuntamento americano si è già svolto in luglio a Boulder, presso l’Università del Colorado, mentre il prossimo sarà in settembre a Vienna. Per Andy potrebbe essere l’occasione di un ritorno in Europa. Attenderemo le sue fotografie dalla capitale austriaca.

Ma torniamo ai webinars mensili durante i quali Kevin Milani mette a confronto immagini e notizie che arrivano dal Minnesota e dal territorio bresciano, curiosità comprese, e propone approfondimenti linguistici e proiezioni sugli eventi e i corpi celesti visibili a occhio nudo, come il Sole (seconda parte). Ecco dove ascoltare l’audio del professor Milani dedicato alla nostra stella

Per imparare a riconoscere le costellazioni viene proposta una attività ludica, accessibile anche a chi non ha mai osservato il cielo, che si basa sulla lettura delle mappe stellari. Ogni mese verrà inviata la carta del cielo da riconoscere attraverso il confronto con altre mappe della stagione del momento. Per ricevere la mappa  n. 1 (lezione di settembre) e quelle della stagione autunnale, anche con largo anticipo, inviare le richieste a: scienzapertuttinews@gmail.com

Le sue lezioni sono seguite, ormai da un lustro, dagli studenti della Valtrompia che frequentano il Liceo Moretti di Gardone Val Trompia. 

Gli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado sono invitati a coinvolgere i loro studenti in ricerche, approfondimenti, cartelloni, tesine e raccolte di titoli pubblicati sui quotidiani italiani che contengono parole in lingua inglese. I materiali sulle esperienze didattiche in lingua inglese che riceviamo dalle scuole vengono commentati durante gli incontri online di “Not only stars”. I collage, realizzati assemblando i ritagli di giornale con parole in lingua inglese, sono a disposizione di tutti. Quello di questo mese è un po’ diverso dai precedenti perché contiene parole di diverse lingue, non solo inglesi (da “Garde” a “Ghost pitur”). Verranno descritte durante il prossimo incontro. Sul web sono disponibili diversi collage come, ad esempio, quello seguente:
DA “BOARD” A “STREET PARADE”

https://www.facebook.com/photo/?fbid=24563098373282957&set=gm.1695854814626736&idorvanity=320288065516758


Settembre 2025, evento online, GRUPPO DI LETTURA “LIBRI AL MUSEO”
LA GALLINA VOLANTE

Il gruppo di lettura “Libri al Museo” vi invita a partecipare al prossimo appuntamento che avrà luogo online in settembre (data da stabilire). Il libro oggetto della serata sarà “La gallina volante” di  Paola Mastracola.

https://www.facebook.com/photo?fbid=1167148192108349&set=a.465681462255029

Le più recenti letture sono state dedicate alle opere seguenti: Edith Wharton, “Sorelle Bunner”; John Banville, “La notte di Keplero”; Joana Karda, “Le molte vite di Magdalena Valdez”; Jhumpa Lahiri “La moglie”; Ada d’Adamo, “Come d’aria”; Henry James, “Washington Square”; Javier Marias, “Berta Isla”; Stephanie Ochet, “Un romanzo inglese”; Asli Erdogan, “La città dal mantello rosso”; Masako Togawa, “Residenza per signore sole”; Han Kang, “La vegetariana”; Jonathan Coe, “La pioggia prima che cada”.

Per conoscere l’elenco completo delle letture precedenti, le date delle riunioni e come partecipare scrivere a: scienzapertuttinews@gmail.com

Interviste e presentazioni dedicate ai libri scelti dal gruppo di lettura:

Approfondimenti:La gallina volante” di  Paola Mastracola.

Pagine da “La pioggia prima che cada” di Jonathan Coe.

Su richiesta si invia l’indice dei link relativi alle interviste e presentazioni delle letture precedenti. L’idea del gruppo di lettura prende spunto dalle “Buone pratiche per tutte le associazioni culturali“.

http://www.parchibresciani.it/le-buone-pratiche-culturali/
Il gruppo “Libri al Museo” è nato nel 2012 presso il Museo di Scienze Naturali di Brescia dove da decenni operano attivamente numerosi sodalizi a carattere scientifico. Dal 2021 gli incontri si svolgono online.

https://www.facebook.com/photo/?fbid=940670964756074&set=a.465681462255029


RADIO St.Ar.S.: COSTELLAZIONI, QUADRANTI E ASTRI IN MOSTRA

Gli astri e i fenomeni visibili ad occhio nudo vengono descritti in lingua italiana e ladina e in dialetto lumezzanese nell’ambito del progetto “Idiomi celesti”. Questa volta la registrazione che vi invitiamo ad ascoltare riguarda le costellazioni. I testi sono scritti in lingua ladina (“Le costelazion”) e in dialetto lumezzanese. Audio e testi (anche in inglese) saranno disponibili sull’ultima newsletter di “Lume online” pubblicata su zanihome.it/

La scienza del cielo divulgata attraverso le lingue minoritarie è uno degli argomenti del palinsesto di file audio sui temi di scienza, storia e arte (Progetto St.Ar.S.).

Tra le altre registrazioni che vi invitiamo ad ascoltare c’è l’audio guida dedicata all’orologio astronomico di Piazza della Loggia pubblicata tra gli itinerari astronomici segnalati dal sito

 

La prima puntata ha come titolo “Come si legge il quadrante”

Altri podcast che vi invitiamo ad ascoltare sono quelli che vi segnaliamo nell’ambito dell’iniziativa Non solo stelle…in francese! 

Ecco quelli che vi suggeriamo questo mese: 

LEGGERE IL CIELO: GLI ASTRI IN MOSTRA

Questa estate il Mucem, il celebre Museo delle Civiltà dell’Europa e del Mediterraneo di Marsiglia, esporrà fino al 6 gennaio 2026 la mostra “Leggere il cielo: sotto le stelle nel Mediterraneo”. Dai primi scritti sugli astri risalenti al III millennio a.C. all’inquinamento luminoso dei nostri giorni, passando per la rivoluzione dell’eliocentrismo e la popolarità dell’astrologia: ecco alcuni dei temi oggetto dell’esposizione in un viaggio tra sapere e credenze.

https://www.radiofrance.fr/franceculture/podcasts/les-midis-de-culture/le-mucem-a-la-rencontre-des-astres-avec-l-exposition-lire-le-ciel-3961987

Vi segnaliamo anche i podcast seguenti:

ORSI E UOMINI CONVIVENZA DIFFICILE

https://www.radiofrance.fr/franceculture/podcasts/les-nuits-de-france-culture/des-ours-et-des-hommes-une-histoire-de-cohabitation-dans-les-pyrenees-1931727

L’ARAZZO DI BAYEAUX AL BRITISH MUSEUM

Questa registrazione è segnalata sulla newsletter “Mostre e musei per tutti” – Agosto 2025 (www.zanihome.it).


RASSEGNA MENSILE DI “ARTE E SCIENZA”

DISEGNARE LA NATURA 1

NATURA IN VIAGGIO: CON L’APE EUROPEA NEL PARCO DELLO STELVIO

Il Parco Nazionale dello Stelvio, che estende i suoi confini nel territorio bresciano, ha avviato un progetto di monitoraggio sugli impollinatori e il progetto ape mellifera come bioindicatore. L’interesse del Parco per la conservazione di queste specie di animali si collega al declino degli insetti che molti studi hanno evidenziato di recente. Le cause e i  fattori concomitanti sono numerosi, ma le principali minacce dell’entomofauna, in ambienti di prateria, sono associate alla struttura dell’agroecosistema. Il territorio del Parco Nazionale dello Stelvio è posto per il 70% al di sopra dei 2.000 m di quota e solo il 2% è occupato da aree urbanizzate o utilizzate a fini di agricoltura intensiva, per lo più nel fondovalle. La varietà altitudinale del Parco e dei suoi paesaggi naturali, semi-naturali e antropizzati, spiega le ragioni per le quali questo grande territorio tutelato al centro delle Alpi è il luogo ideale per monitorare le comunità di insetti impollinatori in relazione con la varietà floristica e gli aspetti gestionali del paesaggio agricolo che caratterizzano l’area protetta. 

L’interesse e i conseguenti approfondimenti nei confronti di questi temi sono stati stimolati da un insetto che abbiamo trovato…sul retro di una busta! Perchè quella che abbiamo ricevuto da Daniela Savoia, spedita da Roma, era piena di sorprese. Prima abbiamo scoperto una serie di disegni “dentellati” riguardanti le aree protette italiane

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Poi abbiamo conosciuto la rana di Berger, che è stata oggetto di una tesi di laurea in un area naturale protetta del territorio marchigiano 

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Infine siamo arrivati nel Parco nazionale dello Stelvio dove la comune ape europea (Apis millifera) – vedi immagine sul retro della busta con i disegni di Daniela Savoia – è protagonista del progetto di biomonitoraggio sugli impollinatori  che vede il Parco come capofila con la collaborazione MUSE – Museo delle Scienze di Trento e dell’Università degli studi di Bolzano. 

Ringraziamo gli autori che vorranno contribuire con l’invio delle loro opere, come quelle pubblicate nei libri o disegnate su buste e cartoline disegnate a mano, alle iniziative “Natura da sfogliare” e “Natura in viaggio”. Ecco gli illustratori che lo hanno già fatto: Maria Beatrice Anania (Cantù, Como); Renata Barilli (Sirmione, Brescia); Annalisa e Marina Durante (Milano); Paola Petrucci (Ariccia, Roma); Angela Maria Russo (Roma); Daniela Savoia (Roma); Stefano Torriani (San Pellegrino Terme, Bergamo); Sergio Vezzola (Salò, Brescia).

Ecco i soggetti di alcune delle loro opere: BOTANICA: Gigaro chiaro (“Arum italico”); Bagolaro; Castagno (“Castanea sativa”). ZOOLOGIA: Civette; Codirosso spazzacamino (“Phoenicurus ochruros”); Farfalla genere Earias; Picchio verde (“Picus viridis”).

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DISEGNARE LA NATURA 2

“NATURA IN VIAGGIO” SU UNA SOLA ZAMPA
Sul litorale del Parco del Delta del Po c’è un piccolo trampoliere che ha trovato il luogo ideale dove nidificare. Si tratta del fratino che predilige le spiagge, come quelle dell’area protetta istituita in Emilia-Romagna e che comprende le celebri valli di Comacchio. Di ben altre dimensioni sono invece i trampolieri, con zampe e collo lunghissimi, che tingono di rosa la città di Cagliari dove vive la colonia dei fenicotteri del Parco di Molentargius-Saline. Il piccolo fratino e il grande trampoliere rosa sono venuti a trovarci grazie alla “Natura in viaggio” e alle tecniche miste con le quali Maria Beatrice Anania (Cantù, Como) li ha fatti volare fino a Brescia. Ha infatti colorato con le immagini di questi uccelli e di altri animali della fauna italiana le buste, inviate da diversi artisti, che continuano ad arricchire la collezione di mail art abbinata al concorso “Disegnare la natura”. 

https://www.facebook.com/photo/?fbid=1156792403143928&set=a.465681462255029

I disegnatori che partecipano alla competizione grafico-pittorica sono invitati a liberare la loro creatività decorando le cartoline e le buste postali con le specie vegetali e animali della natura italiana. Tutte le opere ricevute si mettono in mostra sul web e nelle esposizioni, dedicate al concorso, allestite presso il Museo di Scienze Naturali di Brescia.


DISEGNARE LA NATURA 3

ESPOSIZIONE ONLINE (terza edizione)

I lavori grafico-pittorici presentati alla terza edizione del concorso “Disegnare la natura”, esposti al Museo di Scienze Naturali di Brescia nella primavera 2025, sono in corso di pubblicazione sul sito www.zanihome.it

Quelli già pubblicati si possono visionare sulle pagine seguenti:

ROSEMARY AMODEO (3a edizione)

Danaus plexippu, metamorfosi della farfalla monarca (matite colorate)

Tyto alba, Barbagianni comune (matite colorate)

Micromys minutus e Papaver somniferum, topolino delle risaie con papavero da oppio (acquerello)

 

MARIA BEATRICE ANANIA (3a edizione) 

Airone cinerino (pastelli acquellabili)

Gufo e civetta (pastelli acquellabili)

Scoiattolo (pastelli acquellabili)

 

MARISTELLA ARANCIO (3a edizione)

Salamandrina a rischio (acquerello e grafite su carta) 

 

RENATA BARILLI (3a edizione)

Anacamptis pyramidalis (acquerello e grafite su carta)

Olea europea, ramo di olivo con olive e infruttescenza (acquerello su carta)

 

VALERIA BRAMBILLA (3a edizione)

Metamorfosi Lucanus cervus (penna a sfera nera)

Mantis religiosa (penna a sfera nera)

Bruco Acherontia Atropos e Bruco Agrius convolvuli (penna a sfera nera)

 

GIUSEPPINA CALLIGARO (3a edizione)

Gatto selvatico (acquerello)

Gufo reale (acquerello)

Coturnice (acquerello)

 

PATRIZIA DE LUCA (3a edizione)

Il grillo (acquerello su carta cotone al cento per cento)

 

MAGALI DE MAISTRE (3a edizione)

Nascosta”, Capriolo (matite colorate)

 

JESSICA DE MARCHI (3a edizione)

L’occhiocotto e l’agazzino, Sylvia melanocephala – Pyracantha, (acquerello e matite colorate su carta)

Femmina di Passera d’Italia, Passer italiae (sanguigna su carta)

Ghiro, Glis Glis

OPERE PREMIATE E MENZIONATE (3a edizione)

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CONCORSO “DISEGNARE LA NATURA”

Opere di recente pubblicazione sul web

https://www.facebook.com/AssociazioneAmiciDeiParchiEdelleRiserveNaturali/posts/pfbid0B8PHPTJnDi5vr5wNNgkeVAWCSRtdAPwAgPvT6zcfEoZjPnFj7Bf7onLyUEUDreV4l


CIELO A 360 GRADI 1

IL “MUSEO DELLE COSTELLAZIONI” COMPIE UN QUARTO DI SECOLO

L’Associazione dei Planetari Italiani, che fin dalla sua nascita (2009) ha sede legale presso il Centro Studi e Ricerche Serafino Zani sta lavorando da tempo sull’obiettivo di mettere a fuoco un percorso che giunga a una presa d’atto formale (anche con un eventuale provvedimento legislativo) dell’esistenza dei planetari. Tra i punti del documento sul quale sta lavorando c’è anche quello seguente: Aggiungere il termine Planetario negli elenchi dei beni culturali definiti dai commi degli articoli 10 e 11 del codice beni culturali (con eventuale specifica sintetica dei patrimoni materiali e immateriali connessi). Conseguenza immediata sarebbe che il planetario diventerebbe un “museo delle stelle e dei pianeti / museo dell’astronomia”, afferente quindi alla Direzione Generale Musei e, con tutta la legislazione sui musei già attiva e molto sviluppata, anche come Sistema Museale Nazionale (SMN). Ecco perché la denominazione adottata, ormai da un quarto di secolo, per le sedi astronomiche di Lumezzane di “Museo delle Costellazioni” (che comprende l’Osservatorio Serafino Zani e il Planetario), ha una valenza che anticipa di molti anni la discussione attualmente in corso di svolgimento. La denominazione “Museo delle Costellazioni”, che riunisce le due sedi lumezzanesi, è stata ampiamente descritta nella relazione presentata al congresso internazionale dei Planetari di Montreal (Canada) nell’anno 2000, proprio 25 anni fa.

Museum of Constellations

https://www.facebook.com/photo?fbid=4472250106127747&set=gm.767494344129459


CIELO A 360 GRADI 2: DAL TRIANGOLO ESTIVO A GEMMA. NOVAE IMPREVISTE

Tre stelle assai brillanti del cielo estivo disegnano un grande triangolo che prende il nome della stagione nella quale è visibile. Se un astro, di luminosità simile, dovesse apparire dentro o lungo i confini del “triangolo estivo” risulterebbe subito evidente. Accade molto raramente come alla fine dell’agosto di mezzo secolo fa. Una stella della costellazione del Cigno – una delle tre costellazioni comprese nel triangolo – aveva iniziato ad aumentare repentinamente il suo splendore fin quasi ad eguagliare quello di Deneb, l’astro principale del Cigno. Così una stella osservabile solo con potenti telescopi per qualche giorno si fece ammirare a semplice vista. Chiunque conoscesse quel triangolo celeste avrebbe notato la presenza di un intruso, un astro assente dagli atlanti celesti, che non poteva essere un pianeta visto che il Cigno non fa parte dello zodiaco dove transitano i corpi erranti del Sistema Solare. La nova Cigni 75 era alla portata di tutti, conoscendo l’aspetto del cielo, come dimostra la mappa che rappresenta il triangolo estivo e l’astro apparso a sorpresa. La cartina era stata pubblicata  insieme all’articolo che annunciava la “scoperta”.

Le stelle novae che diventano visibili ad occhio nudo sono rare ed imprevedibili. Lo dimostra la stella T Corona Borealis, vicina all’astro principale – si chiama Gemma oppure Alphecca – dell’omonima costellazione, che da più di un anno viene continuamente sorvegliata. L’atteso aumento di splendore, che era stato previsto ed annunciato fin dall’estate scorsa, non si è ancora manifestato. Quando la nova aumenterà il suo splendore non diventerà uno degli astri più luminosi del cielo, ma la sua posizione è comunque facile da identificare. Infatti è  vicina alla stella Gemma, che a sua volta si trova nei pressi di Arturo, l’astro principale di Bootes. Avevamo già ricordato la possibile apparizione della stella T Corona Borealis nell’agosto 2024.

La puntata di questo mese del progetto “Idiomi celesti” è dedicata proprio alle costellazioni. Verrà pubblicata, come le precedenti, sulla newsletter “Lume online” (www.zanihome.it).


CIELO A 360 GRADI 3: UN ATLANTE CELESTE PIENO DI SORPRESE

L’Atlante celeste G. B. Lacchini venne pubblicato a Bologna nel 1948. Era formato da 43 carte sciolte raccolte in una tasca ripiegata con la copertina che riportava il titolo. Le tre edizioni che uscirono successivamente vennero invece pubblicate, sotto forma di libro, a Faenza negli anni 1954, 1960 e 1969. Una delle tante copie di quest’ultima versione fu protagonista della “scoperta” indipendente che ebbe luogo sei anni dopo, alla fine dell’agosto 1975. La tavola n.30, piena di annotazioni a matita, è quella che venne utilizzata per individuare la posizione della Nova Cygni 1975, una delle più brillanti del secolo scorso la cui luminosità quasi eguagliò la stella Deneb, la principale della costellazione del Cigno. Mezzo secolo dopo, una copia ancora intatta dello stesso atlante, con la copertina rivestita da un foglio di giornale dell’aprile 1986 (nella pagina c’erano gli aggiornamenti sui fatti di Chernobyl ad un paio di giorni dall’esplosione della centrale nucleare) è arrivata nella mani del professor Kevin Milani. Curiosamente fu proprio un paio di mesi dopo il disastro nucleare che nacque a Brescia l’Associazione degli Amici dei Planetari, l’unico ente che per quasi cinque lustri promosse le attività a livello nazionale in questo settore. Nel 2009 si trasformò nell’attuale Associazione dei Planetari Italiani (PLANit). Le curiosità non sono finite. Un docente bresciano, che partecipa alle lezioni online di Kevin Milani, durante il suo primo viaggio in Canada decide di fare visita al professor Milani e porta con sé l’atlante Lacchini da lasciargli in dono. Solo al suo ritorno verrà a sapere che la “scoperta” della nova Cygni ebbe luogo proprio nel quartiere alla periferia di Brescia dove vive. 

Nel 1975 l’atlante costava costava 2000 lire. Per riceverlo bisognava andare all’ufficio postale e sottoscrivere un vaglia intestato alla vedova dell’autore dell’atlante. Il professor Lacchini era stato Ufficiale Postale, aveva seguito studi classici ma, grazie alla sua passione per l’astronomia, si avvicinò allo studio del cielo rivelando grande abilità nell’osservazione degli astri. Queste sue doti gli valsero un importante riconoscimento honoris causa dal Ministero della Pubblica Istruzione. Partecipò alla fondazione, unico non americano, dell’American Association of Variable Star Observers (AAVSO) alla quale inviò fino al 1956 più di 53.000 osservazioni. Lavorò negli Osservatori di Catania, Pino Torinese e Trieste e collaborò con il prof. Guido Horn d’Arturo direttore dell’Osservatorio di Bologna.

L’atlante Lacchini è così entrato a far parte dei webinar del professor Milani. Le sue mappe vengono utilizzate dai partecipanti per riconoscere gli astri attraverso una attività ludica intitolata “Turisti del cielo”. 


ARTE E SCIENZA ONLINE: LE PUNTATE PRECEDENTI

GIUGNO 2025

 

LUGLIO 2025


Il programma “Arte e scienza online” è redatto a cura di Loris Ramponi


Concorso “Disegnare la natura” – terza edizione, anno 2024,
Scorpione (acquerello)
Gianni Mattarozzi, Cesena