ARTE E SCIENZA ONLINE – Abbinato a Informascienza n. 440
Centro Studi e Ricerche Serafino Zani
ARTE E SCIENZA ONLINE
GENNAIO 2025 – Abbinato a Informascienza n. 440
“Arte e scienza online” fa parte del Progetto St.Ar.S. (storia, arte e scienza) dedicato a Franco Rapuzzi, naturalista e fotografo di tesori artistici bresciani al quale è intitolata l’omonima sala del Museo di Scienze Naturali di Brescia.
Info: scienzapertuttinews@gmail.com; www.zanihome.it
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13 gennaio 2025, ore 19, evento online
NOT ONLY STARS: DA “BABY CLIMBER” A “TIME LINE”
Ogni mese il prof. Kevin Milani (Paulucci Space Theater, Hibbing, Minnesota) incontra i partecipanti alle lezioni online di “Not only stars”, aperte a tutti gli interessati. Offrono l’opportunità di fare esercizio con la lingua inglese. La prossima è in programma lunedì 13 gennaio, alle ore 19 (per partecipare scrivere a: osservatorio@serafinozani.it).
https://www.facebook.com/photo/?fbid=9189455684407142&set=gm.1525157255029827&idorvanity=320288065516758
Il prof. Milani è uno dei vincitori delle “Two weeks in Italy”, l’iniziativa che propone un ciclo di lezioni di astronomia in varie località italiane, Lumezzane compresa, condotte ogni anno da insegnanti diversi.
Durante i suoi webinars mensili – quello del mese scorso ha dato il via alla 5a stagione – vengono messe a confronto immagini scattate nel Minnesota e nel Bresciano, curiosità comprese. Agli incontri partecipa anche la studentessa bergamasca Greta Colleoni (“Greta’s Corner”) che sta frequentando il college di Hibbing e lavora al Planetario “Paulucci”. Gli studenti la coinvolgono con delle domande durante gli incontri di “Not only stars”. Ogni mese vengono presentati i collage realizzati assemblando i titoli dei giornali con parole in inglese, come quello descritto il mese scorso
DA “BABY CLIMBER” A “TIME LINE”
Gli insegnanti sono invitati a coinvolgere i loro studenti proponendo ricerche, approfondimenti, cartelloni, tesine, sui titoli dei quotidiani che contengono parole in lingua inglese. I numerosi titoli raccolti nei collage di “Not only stars” sono a disposizione delle scuole per lo svolgimento di queste attività didattiche.
Ad esempio nell’incontro di dicembre la studentessa Cristina, che frequenta l’Istituto Superiore Beretta Gardone V.T., ha commentato alcuni titoli selezionati dal giornale locale, come AI (Artificial Intelligence), business e smog, parola da tanto tempo di uso comune che abbina “smoke” con “fog”.
MORE COLLAGE
https://www.facebook.com/photo/?fbid=8418393878179997&set=gm.1450339589178261&idorvanity=320288065516758
ART AND SCIENCE ONLINE…EACH MONTH SINCE 2020
https://www.facebook.com/photo/?fbid=4803476213005133&set=gm.834018677477025
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Gennaio 2025
FINESTRE SUL CIELO: UN MESE FAVOREVOLE PER LA VISIONE DEI PIANETI
I colorati tramonti delle giornate serene ci regalano spettacolari visioni del crepuscolo vespertino caratterizzate dalla presenza di due astri brillanti. Quello più vicino al punto nel quale il Sole scompare è il pianeta Venere, familiare presenza serale da diverse settimane, al quale si aggiunge, ma verso oriente, il pianeta gigante, Giove. Venere è così luminoso che si può individuarlo anche prima della scomparsa del Sole. I due pianeti sono facilmente riconoscibili anche nei cieli urbani vista la loro discreta altezza sopra l’orizzonte. Lo scenario celeste si è arricchito con l’arrivo della Luna. Il nostro satellite, cambiando gradualmente il suo aspetto, è passato prima nelle vicinanze di Venere e poi sarà il turno di Giove. Quando il cielo diventa buio si vedono anche i pianeti Saturno e Marte. Il pianeta rosso verrà avvicinato dalla Luna il 13 gennaio. A semplice vista si vedrà anche l’incontro tra Venere e Saturno nelle sere del 19 e 20 gennaio.
Le “Finestre sul cielo” segnalano ogni mese gli eventi celesti visibili ad occhio nudo, quelli più facili da osservare. Ecco dove ascoltare “Le finestre sul cielo” di gennaio
https://www.youtube.com/watch?v=fVwJroRQ-4c
Le osservazioni astronomiche proposte in questa rubrica si possono condurre a distanza, con l’aiuto di una guida dell’Osservatorio Serafino Zani, coinvolgendo anche le scuole e le famiglie come suggerito dal “Progetto Cielo”. Info: osservatorio@serafinozani.it
PROGETTO CIELO
https://www.facebook.com/scienzagiovanissimi/photos/a.353703898151327/1850351995153169
GLI SPETTACOLI DEL FIRMAMENTO
https://www.facebook.com/scienzagiovanissimi/photos/a.353703898151327/1819279298260439/
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Gennaio 2025
ALLA SCOPERTA DELLA NATURA DI PROSSIMITA’: DALLA VALLE DI VISO (LO “STELVIO” CAMUNO) A TIGNALE (BASSA VIA DEL GARDA)
Vi invitiamo a partecipare alle gite della serie “Alla scoperta della natura di prossimità”. Non dimenticate la macchina fotografica! Vogliamo valorizzare le vostre immagini, soprattutto quando le scatterete nelle gite che attraversano o si trovano nelle vicinanze di aree naturali protette, mete che non mancano mai.
Infatti nelle proposte escursionistiche di questo mese ci sono itinerari che interessano il Parco Nazionale dello Stelvio e il Parco dell’Alto Garda Bresciano.
Ecco le mete del mese: 11 gennaio 2025, Tramonto e Luna piena al Pizzo Formico, Gandino, BG; 12 gennaio, Monte Bronzone, Viadanica, BG; 18 gennaio, Valle di Viso, Ponte di Legno; 19 gennaio, Lago Mortirolo, Monno; 25 gennaio, Bassa Via del Garda, Gargnano-Tignale; 26 gennaio, Rifugio Dosso-Rotondo, Artogne.
Scriveteci per saperne di più su tutte queste proposte:
Info: scienzapertuttinews@gmail.com
Le schede dei parchi bresciani sono pubblicate sul sito www.parchibresciani.it;
Le escursioni sono guidate dalla dott.ssa Paola Roncaglio.
https://www.facebook.com/paolanaturatrek
LA NATURA BRESCIANA NEGLI SCATTI DI FRANCO RAPUZZI
L’immagine pubblicata sulla pagina seguente
https://www.facebook.com/photo/?fbid=1011354831021020&set=a.465681462255029
e quelle precedenti sono state concesse dall’Archivio Rapuzzi.
https://www.facebook.com/photo/?fbid=985266733629830&set=a.465681462255029
RICORDO DI FRANCO RAPUZZI, FOTOGRAFO DI ARTE E NATURA https://www.facebook.com/bresciaartescienza/photos/a.750841974971574/5198083546914039/
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RADIO St.Ar.S.: DA “QUEL CHE’ FA’ PIO CIAAR” AL BUCO NERO “PRIMITIVO”
Gli astri e i fenomeni visibili ad occhio nudo vengono descritti in lingua italiana e ladina e in dialetto lumezzanese nell’ambito del progetto “Idiomi celesti”. Questa volta la registrazione che vi invitiamo ad ascoltare riguarda il pianeta Venere. E’ il pianeta più luminoso tra quelli visibili ad occhio nudo. I testi sono scritti in lingua ladina (“Venus l é l aster più lumenous”) e in dialetto lumezzanese (“Venere l’è quel chè fà piö ciaar”).
Audio e testi (anche in italiano) sono disponibili all’indirizzo seguente: https://zanihome.it/lume-online-novembre-2024-n-50/
La scienza del cielo divulgata attraverso le lingue minoritarie è uno degli argomenti del palinsesto di file audio sui temi di scienza, storia e arte (Progetto St.Ar.S.).
Tra le registrazioni che vi invitiamo ad ascoltare (per riceverle scrivere a: scienzapertuttinews@gmail.com) c’è quella dedicata alla seconda mostra allestita presso la Galleria BPER di Brescia (ab147).
Inoltre ci sono tantissimi podcast da ascoltare, anche In altre lingue, come quelli che vi segnaliamo nell’ambito dell’iniziativa Non solo stelle…in francese!
Ecco quelli che vi suggeriamo questo mese:
UN MASSICCIO BUCO NERO NELL’UNIVERSO PRIMITIVO
La scoperta, pubblicata sulla rivista “Nature”, contraddice i modelli teorici sulla formazione dei buchi neri.
Invece per sapere dove ascoltare i podcast seguenti scrivere a scienzapertuttinews@gmail.com
DIALOGO CON HENRI CARTIER BRESSON (il celebre fotografo è il protagonista di una mostra a Palazzo Roverella di Rovigo).
STORIE DI CROSTE: IL BRUTTO NELL’ARTE
(l’ultima registrazione è stata segnalata anche sulla newsletter “Le stanze delle meraviglie”, gennaio 2025).
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15 gennaio 2025, evento online, GRUPPO DI LETTURA “LIBRI AL MUSEO”
“RESIDENZA PER SIGNORE SOLE” DI MASAKO TOGAWA
Il gruppo di lettura “Libri al Museo” vi invita a partecipare al prossimo appuntamento che avrà luogo online mercoledì 15 gennaio 2025, alle ore 21. Il libro oggetto della serata sarà “Residenza per signore sole” di Masako Togawa.
Le più recenti letture sono state dedicate ai libri seguenti: Edith Wharton, “Sorelle Bunner”; John Banville, “La notte di Keplero”; Joana Karda, “Le molte vite di Magdalena Valdez”; Jhumpa Lahiri “La moglie”; Ada d’Adamo, “Come d’aria”; Henry James, “Washington Square”; Javier Marias, “Berta Isla”; Stephanie Ochet, “Un romanzo inglese”; Asli Erdogan, “La città dal mantello rosso”. Per conoscere l’elenco completo delle letture precedenti, le date delle prossime riunioni e come partecipare scrivere a: scienzapertuttinews@gmail.com
Interviste e presentazioni dedicate ai libri scelti dal gruppo di lettura:
Asli Erdogan, “La città dal mantello rosso”
A colloquio con Asli Erdogan: l’intervista integrale di Pierre Ograbek (9 minuti)
Stephanie Ochet, “Un romanzo inglese”
Voland: Provocatori culturali indipendenti dal 1995. Presentazione del libro e incontro con l’autore (44 minuti)
https://www.facebook.com/volandpage/videos/10155854264253468
Javier Marias. “Berta Isla”
Presentazione del libro e incontro con l’autore al Salone internazionale del Libro di Torino (1 ora e 5 minuti)
https://www.youtube.com/watch?v=5mYtvyn3FPM
L’idea del gruppo di lettura prende spunto dalle “Buone pratiche per tutte le associazioni culturali“.
http://www.parchibresciani.it/le-buone-pratiche-culturali/
Il gruppo “Libri al Museo” è nato nel 2012 presso il Museo di Scienze Naturali di Brescia dove da decenni operano attivamente numerosi sodalizi a carattere scientifico. Dal 2021 gli incontri si svolgono online.
https://www.facebook.com/photo/?fbid=940670964756074&set=a.465681462255029
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RASSEGNA MENSILE DI “ARTE E SCIENZA”
“DISEGNARE LA NATURA” VIAGGIA IN…VETRINA!
E’ stata accolta nel luminoso atrio del Museo di Scienze Naturali di Brescia, in occasione delle festività natalizie, la prima vetrina di “Natura in viaggio”. Era esposta, in bella vista, proprio all’ingresso del museo di via Ozanam. La vetrina ha inaugurato l’esposizione delle prime cartoline e delle buste illustrate. Si tratta di opere di mail art realizzate dagli artisti che hanno preso parte al concorso, ma queste raffigurazioni a soggetto naturalistico su buste e cartoline postali non concorrono ai premi della competizione grafico-pittorica. Grazie a questa iniziativa si mettono in visione gli originali, in copia unica, di piccoli disegni frutto della creatività degli artisti. Nelle settimane di esposizione della vetrina hanno avuto luogo due pomeriggi di attività pubbliche, gestite anche dalle associazioni naturalistiche che organizzano il concorso “Disegnare la natura”. In particolare l’evento del 4 gennaio è stato molto affollato e ha registrato oltre duecento presenze. Le opere della terza edizione del concorso, come reclamizzava l’avviso posto in evidenza nella vetrina, verranno esposte al Museo nel mese di marzo in occasione delle premiazioni. Le mostre dedicate al concorso espongono le riproduzioni delle opere, dedicate alla fauna e alla flora, che partecipano alla competizione. Invece la vetrina di “Natura in viaggio”, che verrà nuovamente allestita con nuove opere, contiene gli originali di “mail art” spediti via posta dagli autori. In particolare sono quelli che accolgono le proposte di collaborazione. Hanno lo scopo di coinvolgere gli artisti nel lungo intervallo di tempo che separa le diverse edizioni del concorso. Tra gli illustratori che per primi hanno accolto l’invito – l’iniziativa “Natura in viaggio” è sempre attiva, non ha scadenze – ci sono Maria Beatrice Anania (Cantù, Como), Renata Barilli (Sirmione, Brescia) e Angela Maria Russo (Roma). Le loro opere “postali” sono già state segnalate sulle pagine social e web che descrivono le numerose attività delle associazioni naturalistiche e le iniziative collegate al concorso. Le immagini della vetrina sono state pubblicate sul web. Nella fotografia che si vede sulla pagina seguente
https://www.facebook.com/photo/?fbid=994934195996417&set=a.465681462255029
si notano le illustrazioni della disegnatrice Angela Maria Russo abbinate con quattro insetti della collezione Grottolo (cervo volante; ditisco marginato; cetonia aurata; coccinella comune). C’è anche un fossile di interesse entomologico. Nelle due cartoline in basso sono rappresentati il ciclo vitale della coccinella comune e il giglio martagone. Sullo sfondo si vedono le riproduzioni di due opere che l’artista romana ha già presentato al concorso: una tavola entomologica e alcuni particolari proprio del giglio martagone.
Invece in un altro scatto pubblicato sul web si vedono numerose illustrazioni a soggetto naturalistico della disegnatrice Maria Beatrice Anania. Partendo da sinistra, in alto, si riconoscono la ghiandaia, un fiore di fuchsia e i seguenti animali: ermellino, cervo, volpe, lupi, poiana e marmotta.
https://www.facebook.com/photo?fbid=1003827151773788&set=a.465681462255029
Infine nella terza fotografia pubblicata sui social appaiono le buste sulle quali l’illustratrice Renata Barilli ha disegnato foglie di alberi e arbusti autoctoni.
https://www.facebook.com/photo/?fbid=1005606001595903&set=a.465681462255029
Il primo approccio della disegnatrice con il mondo degli alberi cominciò in una delle aree protette bresciane bagnate dalle rive gardesane. Molti anni fa, preparando le schede sugli alberi e gli arbusti presenti nell’Oasi di San Francesco (www.parchibresciani.it), nacque il bisogno di approfondire l’argomento. Il “Florario” di Alfredo Cattabiani, tra i libri studiati e consultati, fu quello più apprezzato. Dalle pagine di carta a quelle in formato in digitale il passo è breve. Il sito web che si rivelò più utile fu quello collegato ad un progetto di “citizen science”: www.actaplantarum.org. Il percorso che abbiamo descritto in estrema sintesi è quello che ha seguito Renata Barilli per arricchire il suo bagaglio conoscitivo sul mondo degli alberi. L’illustratrice predilige soprattutto il disegno di interesse botanico, come quello che è stato menzionato alla terza edizione del concorso “Disegnare la natura”
OPERE PREMIATE E MENZIONATE (3a edizione)
IL CONCORSO “DISEGNARE LA NATURA”
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A – IL CIELO A 360 GRADI
OCCHIO ALLO SPAZIO 33
QUANDO UN CICLONE “SCOPRE” LE FRAGILITA’ DI UN DIPARTIMENTO POVERO
Proprio in una delle prime puntate di questa rubrica avevamo parlato di un’isola di 376 chilometri quadrati dove vivono circa 270 mila abitanti, ben 700 persone ogni chilometro. E’ una densità abitativa assai elevata per quello che è considerato il più povero Dipartimento d’Oltremare. Stiamo parlando di una terra bagnata dalle acque dell’oceano Indiano che dista migliaia di chilometri dallo Stato che l’amministra. Le condizioni di vita sono difficili, la povertà è ai massimi livelli e l’isola vanta il triste primato di avere la più grande bidonville dell’Europa.
https://www.facebook.com/bresciaartescienza/photos/a.750841974971574/4984676398254756/
A metà dicembre il ciclone Chido (vedi immagine scattata il 14 dicembre 2024)
ha messo a nudo tutte le fragilità della Mayotte, l’isola colpita dalla violenta perturbazione che ha nuovamente acceso i riflettori su un territorio che ora vive in una condizione ancora più drammatica. La testimonianza del medico bresciano Filippo Scalvi, specializzando in ginecologia – come ha raccontato in una intervista da tre mesi lavora nella più grande struttura ospedaliera dell’isola situata a nord del canale di Mozambico – non lascia dubbi sulle conseguenze devastanti causate dal passaggio del ciclone. Al pesante bilancio delle vittime si sono aggiunti migliaia di dispersi che vivono in condizioni precarie, riparandosi come possono in povere e fatiscenti baracche. Questa zona dell’Oceano Indiano, delimitata verso oriente dal Madagascar, pare attirare le violente formazioni atmosferiche vista la frequenza con la quale si abbattono proprio nel canale di Mozambico e nelle acque vicine. Ecco perché si tratta di una delle aree geografiche più sorvegliate dalle telecamere dei satelliti meteorologici. Sono queste le immagini che ci segnala il planetarista Luca Talamoni. Per decenni si è occupato di divulgazione astronomica partecipando in passato anche a diversi congressi dell’Associations des Planétariums de Langue Française (APLF) dove aveva incontrato un collega dell’isola della Réunion, un altro dei territori d’Oltremare dell’oceano Indiano. Le due precedenti puntate della rubrica “Occhio allo spazio” avevano fatto tappa in Italia e in Spagna.
OCCHIO ALLO SPAZIO 31
DAI VOLONTARI DEL FANGO AD “ACTION FOR CLIMATE”: L’ATTIVISMO DEL MUSEO DELLA SCIENZA DI VALENCIA
https://zanihome.it/arte-e-scienza-online-abbinato-a-informascienza-n-438/
OCCHIO ALLO SPAZIO 32
DA CENTINAIA DI CHILOMETRI ALL’ORA A…ZERO!
https://zanihome.it/arte-e-scienza-online-abbinato-a-informascienza-n-439/
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B – IL CIELO A 360 GRADI
DA MARSIGLIA A GENK: PLANETARISTI ITALIANI TRA LE CUPOLE D’OLTRALPE
Si è svolto all’Osservatorio di Marsiglia, prima delle feste natalizie, il Colloque des petits planétariums numériques 2024, l’annuale workshop dell’associazione PIAf (Planétariums Interactif Associés francophones) coordinata dall’attivissimo Lionel Ruiz. Tra le decine di partecipanti al meeting francese erano presenti anche tre planetaristi italiani: Davide Zambonin e Walter Riva (Genova) e Francesca Limiroli (Val di Fassa) che da un anno collabora con l’Osservatorio Serafino Zani nell’ambito del progetto “Idiomi celesti”. Alcune sessioni del worshop erano accessibili anche ai non soci di PIAf, come quella condotta da un planetarista algerino che ha elencato i nomi arabi delle stelle aiutando così i partecipanti a correggere eventuali pronunce inesatte. Tra i momenti iconici del meeting quello dedicato al “rito” dell’osservazione dell’allineamento solstiziale al Palais Longchamp di Marsiglia e le spettacolari visioni nella “stanza delle meraviglie” dove erano stati riuniti diversi modelli di piccoli Planetari (Cosmodissée, Goto Ex3, Starlab). I partecipanti all’evento si sono divertiti a riconoscere i campi stellari più caratteristici rappresentati con i diversi proiettori. C’è chi ha anche sognato di allestire un piccolo museo riunendo in uno spazio espositivo diversi proiettori stellari del passato. Curiosamente questa esperienza è quella che si può vivere anche al Planetario di Lumezzane dove sono presenti tre diversi modelli di proiettori stellari. Alcune immagini del meeting si possono vedere sulla pagina seguente
Il prossimo meeting di Marsiglia si svolgerà dal 19 al 21 dicembre 2025.
Da alcuni mesi le riunioni online organizzate dall’associazione PIAf sono seguite anche da operatori e collaboratori dell’Osservatorio Serafino Zani che da diversi lustri collaborano con i colleghi d’Oltralpe.
Coloro che sono interessati all’ascolto di contenuti di interesse astronomico in lingua francese possono chiedere la newsletter “Franceculture Astro” che contiene le schede di presentazione dei podcast usciti di recente: Relatività generale, osservazioni e predizioni di Einstein; Due famiglie di asteroidi che cadono sulla Terra; Cartografare l’universo; La meteorite Chixulub; Edwin Hubble.
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C – IL CIELO A 360 GRADI
LA RACCOLTA VALGOBBINA DELLA RIVISTA “PLANETARIA”
Ogni trimestre esce la rivista “Planetarian” edita dall’International Planetarium Society. Nel numero di dicembre sono state pubblicate quattro fotografie che arrivano dall’Italia e che hanno trovato visibilità nella rubrica “International news”. E’ dal 1989 che i planetari italiani trovano spazio per le loro attività nel principale periodico dedicato alle cupole “celesti” di tutto il mondo. La raccolta della rivista “Planetarian”, fin dagli anni Novanta, è custodita nell’Archivio Nazionale Planetari di Lumezzane. Le immagini comparse sul rivista dello scorso dicembre documentano le attività del Planetario di Ravenna, che ha inaugurato il “cerchio di Ipparco” nel Parco Baronio della città.
Invece la scatto di gruppo con lo staff del Planetario e il docente americano Ken Brandt ricorda la tappa a Ravenna delle “Two weeks in Italy” edizione 2024.
Le attività sull’inclusione si collegano infine alla fotografia che descrive una delle iniziative di “StarLight, un planetario tra le dita”, che ha visto la partecipazione di una interprete del linguaggio dei segni. L’ultima immagine ci riporta all’esperienza americana di Elena Lazzaretto (Planetario di Padova). Lo scatto la ritrae insieme allo staff del Maynard Jordan Planetarium (Orono, Maine). Un paio di operatori italiani hanno già vinto il soggiorno premio negli States nell’ambito della “settimana americana” (“A week in the US”) che ha preso spunto dall’analoga proposta italiana che nel 2025 celebra il trentennale. Le candidature si raccolgono ogni anno entro il 31 dicembre.
Nella pagina seguente
https://www.planetari.org/2024/04/04/le-importanti-ricorrenze-segnalate-nel-calendario-di-planit/#
sono elencate tutte le principali iniziative del calendario dell’Associazione dei Planetari Italiani.
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11 FEBBRAIO: LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE DONNE NELLA SCIENZA
La Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza è promossa dall’ONU come occasione per aumentare la consapevolezza e sensibilizzare l’opinione pubblica verso le disparità di genere e il libero accesso di donne e ragazze alla ricerca. Si celebra ogni anno l’11 febbraio. Anche alcuni Planetari sono impegnati sui temi della Giornata, come il Planetario di Ravenna che organizza l’11 febbraio, alle ore 20.30, una conferenza con Marcella Brusa avente per titolo “Onde di luce dall’Universo”. L’evento è organizzato in collaborazione con Linea Rosa e FIDAPA e prevede l’ingresso con offerta libera. Marcella Brusa è Professoressa Associata da ottobre 2019, in servizio all’Università di Bologna dal 2012, e svolge le sue ricerche nell’ambito dell’astrofisica extragalattica.
L’appuntamento con la Giornata fa parte anche del calendario degli incontri annuali dell’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta e del Planetario di Lignan. Nell’attesa di conoscere i dettagli dell’evento del 2025 si segnalano quelli che hanno avuto luogo a Lignan nel 2023 e nel 2024 visto che si possono riascoltare sulla pagina Youtube dell’Osservatorio valdostano. L’incontro del 2023 si è aperto con una intervista condotta da Katia Berlingeri (laurea in scienze naturali, ricercatrice Osservatorio della Val d’Aosta) che con naturalezza e capacità ha vivacizzato l’incontro con due giovani astronome, Gloria Guilluy – da Treviso all’Osservatorio di Torino, la sua prima visita in un piccolo planetario ligure; recentemente è stata intervistata da Media INAF –
https://www.youtube.com/watch?v=7xAUfZG1x0g
e Ilaria Carleo, da Salerno a Padova, poi negli USA e ora è alle Canarie.
Entrambe sono specializzate negli esopianeti.
L’intervista inizia con la presentazione delle esperienze scolastiche e professionali delle tre ricercatrici, che comprendono aneddoti e curiosità che si ascoltano piacevolmente. Si comincia dai primi contatti con il cielo ai tempi dell’infanzia, soprattutto per Ilaria abituata alle numerose stelle visibili dal paese isolato dove viveva, mentre Gloria non ha familiarità con l’osservazione ad occhio nudo. Da piccola il cielo inquinato dalle luci del territorio trevigiano non l’aveva stimolata a guardare verso l’alto. Le testimonianze delle due astronome possono continuare ad attirare il pubblico giovanile svolgendo una efficace promozione delle discipline STEM. La seconda parte della registrazione descrive le tecniche di ricerca degli esopianeti.
Invece la registrazione della Giornata a Lignan del 2023, sempre condotta da Katia Berlingeri, era dedicato ai temi della fisica e della parità di genere.
I Planetari che hanno programmato un evento in vista dell’International day of women and girls in science sono invitati a promuoverlo anche sulla chat di PLANit.
ASTRONOME DI ALTRI MONDI (1h 17min)
Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza
Produzione: Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta e Planetario di Lignan, 2023
https://www.youtube.com/watch?v=7P1-jjUxB0A
STEM AL FEMMINILE: LE FRONTIERE DELLA RICERCA – IDWGIS 2024 (1h 36 min)
Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza
Produzione: Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta e Planetario di Lignan, 2024
https://www.youtube.com/watch?v=Xso_A7tkJsM
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UNIMONT: DALLE MONTAGNE DI MEZZO ALLA GOLA DEL DIAVOLO
I giovani che preferiscono vivere lontani dalle aree metropolitane, in luoghi circondati dalla natura, trovano una risposta ai loro desideri frequentando i corsi di Unimont, l’ateneo universitario di Edolo. C’è anche chi riesce a vivere in montagna dopo aver terminato gli studi. Cristian Moretti ha buone probabilità di raggiungere questo risultato. Obiettivo che condivide con Anna Orselli, che mira ad un futuro professionale che le consenta di restare negli ambienti dove ha studiato. Cristian e Anna sono i primi due laureati del corso magistrale internazionale in “Valorization and Sustainable Development of Mountain Areas (Mountainside)”. Si tratta di un corso biennale, completamente in lingua inglese, che comprende l’uso di strumenti tecnologici innovativi e che ha incrementato l’offerta formativa dell’Università della Montagna con sede in Alta Val Camonica. Una grande soddisfazione per la professoressa Anna Giorgi, responsabile Unimont, consapevole che la formazione di alto livello contribuisce allo sviluppo e alla valorizzazione delle aree montane. Le numerose attività del polo universitario camuno sono ampiamente documentate sul sito web dell’ateneo dove si possono ascoltare le registrazioni delle lezioni, dei workshop e delle iniziative destinate al pubblico più ampio, come la rassegna letteraria che invita a Edolo gli autori dei libri sulla montagna. Le presentazioni delle loro opere si possono seguire anche in streaming. Il quarto appuntamento dell’ottava edizione avrà luogo il 22 gennaio, alle ore 18 nella sede dell’ateneo. Davide Rigoni presenterà il volume “La gola del diavolo”. Per partecipare all’evento è necessario registrarsi (per informazioni: unimont@unimi.it). Invece il mese scorso Mauro Varotto, docente di geografia dell’Università di Padova, ha spiegato i contenuti della “Montagna di mezzo”, una curiosa definizione che ha ispirato il titolo del suo libro. L’autore in una intervista ad “Altreconomia” ha spiegato che “l’obiettivo non è lavorare sull’altimetria ma sulla ‘mediazione’, ovvero sull’interazione tra presenza umana e ambiente di montagna”. Insomma l’altimetria e la pendenza non bastano per riconoscere gli ambienti di montagna. Il sostegno economico a favore delle municipalità che amministrano questi territori è elargito ad un numero assai elevato di comuni italiani. Basta pensare che nell’elenco dei beneficiari c’è anche la capitale. E’ difficile immaginare Roma come una città di montagna. Gli aiuti erogati alle amministrazioni comunali comprese nell’elenco spesso privilegiano l’abitare in montagna più che il vivere negli ambienti in quota. Il turismo è stato più considerato rispetto all’agricoltura e all’allevamento di montagna. Inoltre bisogna distinguere tra le “montagne di cibo” e il cibo di montagna. Sicuramente quest’ultimo non è quello prodotto da una azienda alimentare che si trasferisce dalla pianura alla montagna. Questi sono sono alcuni cenni ai tanti temi suscitati dalla presentazione del libro del prof. Varotto alla quale è seguita una ricca discussione. La registrazione dell’evento, per una durata complessiva di un’ora e 43 minuti, è possibile ascoltarla sul canale Youtube di Unimont alla pagina
I primi appuntamenti della rassegna letteraria sono stati segnalati nelle precedenti newsletter di “Arte e scienza online”
UNIMONT: DALLE DIGHE ALLA CONTROSTORIA DELL’ALPINISMO
https://zanihome.it/arte-e-scienza-online-abbinato-a-informascienza-n-438/
UNIMONT: DAI PRIMI ESPLORATORI DELLE CIME ALLE MONTAGNE DI MEZZO
https://zanihome.it/arte-e-scienza-online-abbinato-a-informascienza-n-439/
UNIMONT: UNA MONTAGNA DA AMARE, STUDIARE E…LEGGERE!
https://zanihome.it/arte-e-scienza-online-informascienza-n-433/
ALLA SCOPERTA DELLA “SCARPETTA DI VENERE” SENZA MAI TOCCARLA
https://zanihome.it/arte-e-scienza-online-abbinato-a-informascienza-n-435/
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VIDEONATURAL…MENTE ONLINE: SULLO SCHERMO DEL MUSEO DI BOLZANO
DALLA COESISTENZA (LUPI E ORSI) ALLA CONSERVAZIONE (ANFIBI E RETTILI)
Le conferenze del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige si possono seguire in streaming, mentre le registrazioni degli eventi sono sempre disponibili sul canale Youtube del Museo di Bolzano. Grazie ai contatti con il direttore David Gruber, con il quale stiamo programmando una delle conferenze di febbraio, abbiamo seguito gli incontri che si sono svolti negli ultimi mesi dell’anno scorso e che ora sono disponibili sul canale Youtube del Museo:
https://www.youtube.com/@MuseumofNatureSouthTyrol
Li abbiamo elencati di seguito.
Botanica:
Gestione forestale: biodiversità e adattamento al cambiamento climatico: mission impossible? (1h 8min, relatore Marco Mina)
https://www.youtube.com/watch?v=cw2O_LuHsVg
La Flora del Parco Nazionale Val Grande (VB) – Piemonte
(1h 22min, relatore Roberto Dellavedova)
https://www.youtube.com/watch?v=7jTESSAl7eo&t=618s
Zoologia:
MIRIADE: la microscopica moltitudine dei collemboli
(1h 6min, relatore Marco Colombo)
https://www.youtube.com/watch?v=OxrwS4bt668
La sfida della coesistenza con lupo e orso sulle Alpi
(54 minuti, relatore Filippo Zibordi)
https://www.youtube.com/watch?v=bVDo2KUCspM
La conservazione degli anfibi e rettili della Provincia di Trento
(1h 25 min, relatori Antonio Romano e Luca Roner)
https://www.youtube.com/watch?v=9nlXAouT5QQ
Gli eventi in streaming si possono liberamente seguire sul canale YouTube del Museo. Ecco cosa propone il calendario di questo mese:
8 gennaio 2025, ore 18, Proteggere la biodiversità: il monitoraggio di invertebrati di interesse comunitario in Alto Adige; 17 gennaio, ore 18, WATER FOR WATERBIRDS. Uccelli acquatici in città e dintorni.
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INDICI DI “ARTE E SCIENZA ONLINE”
DICEMBRE 2024
https://zanihome.it/arte-e-scienza-online-abbinato-a-informascienza-n-439/
NOVEMBRE 2024
https://zanihome.it/arte-e-scienza-online-abbinato-a-informascienza-n-438/
OTTOBRE 2024
https://zanihome.it/arte-e-scienza-online-abbinato-a-informascienza-n-437/
SETTEMBRE 2024
https://zanihome.it/arte-e-scienza-online-abbinato-a-informascienza-n-436/
Il programma “Arte e scienza online” è redatto a cura di Loris Ramponi