ARTE E SCIENZA ONLINE – LUGLIO 2025 – Informascienza n. 446


Centro Studi e Ricerche Serafino Zani • Abbinato a Informascienza 446 . “Arte e scienza online” fa parte del Progetto St.Ar.S. (storia, arte e scienza) dedicato a Franco Rapuzzi, naturalista e fotografo di tesori artistici bresciani al quale è intitolata l’omonima sala del Museo di Scienze Naturali di Brescia.

Info: scienzapertuttinews@gmail.com; zanihome.it


7 luglio 2025, ore 19, evento online

NOT ONLY STARS: DA “BOARD” A “STREET PARADE

Ogni mese il prof. Kevin Milani (Paulucci Space Theater, Hibbing, Minnesota) incontra i partecipanti alle lezioni online di “Not only stars”, aperte a tutti gli interessati. Offrono l’opportunità di fare esercizio con la lingua inglese. La prossima è in programma il 7 luglio, alle ore 19 (per partecipare scrivere a: osservatorio@serafinozani.it).

https://www.facebook.com/photo/?fbid=24563098373282957&set=gm.1695854814626736&idorvanity=320288065516758

Il prof. Milani è il vincitore delle “Two weeks in Italy” (edizione 2018), l’iniziativa che propone un ciclo di lezioni di astronomia in varie località italiane, Lumezzane compresa, condotte ogni anno da diversi insegnanti americani. I contatti con questi docenti continuano attraverso le “News from the past winners” oppure le testimonianze fotografiche e sonore dell’esperienza che hanno vissuto in Italia partecipando all’iniziativa ideata dall’Osservatorio Serafino Zani. Lo scorso mese avevamo citato Patricia Toth Seaton (Howard B. Owens Science Center, Lanham, Maryland, USA), mentre questa volta siamo stati contattati da April Whitt (April Whitt, Fernbank Science Center, Atlanta, Georgia, che ha vinto il viaggio in Italia nel 1999). Ci ha inviato le sue impressioni dal congresso – descritto in dettaglio nelle pagine seguenti – che lo scorso giugno ha riunito insieme due associazioni di planetaristi americani: MAPS (zona “medio Atlantica”) e SEPA (sud-est degli USA). Non ci sono state solo relazioni e workshop durante il congresso, ma anche visite guidate, come quella allo Smithsonian Air and Space Museum, e un momento di svago e divertimento per assistere ad una partita di baseball con giocatori professionisti. Gli americani sono fatti così. Da noi è quasi impossibile che nei giorni di un congresso ci sia spazio per guardare una partita gustandosi anche degli hotdog!

Ma torniamo ai webinars mensili durante i quali Kevin Milani mette a confronto immagini e notizie che arrivano dal Minnesota e dal territorio bresciano, curiosità comprese, e propone approfondimenti linguistici e proiezioni sugli eventi e i corpi celesti visibili a occhio nudo, come il Sole (prima parte). Ecco dove ascoltare l’audio del professor Milani dedicato alla nostra stella

Le sue lezioni sono seguite, ormai da un lustro, dagli studenti della Valtrompia che frequentano il Liceo Moretti di Gardone Val Trompia.

Gli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado sono invitati a coinvolgere i loro studenti in ricerche, approfondimenti, cartelloni, tesine e raccolte di titoli pubblicati sui quotidiani italiani che contengono parole in lingua inglese. I materiali sulle esperienze didattiche in lingua inglese che riceviamo dalle scuole vengono commentati durante gli incontri online di “Not only stars”. I collage, realizzati assemblando i ritagli di giornale con parole in lingua inglese, sono a disposizione di tutti. Ecco dove cercare quelli disponibili sul web:
DA “GOLDEN POWER” A “VERTICAL”

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Luglio 2025

ALLA SCOPERTA DELLA NATURA DI PROSSIMITA’: DALLE VETTE DI LIVIGNO AI LAGHETTI PIETRAROSSA

Vi invitiamo a partecipare alle gite della serie “Alla scoperta della natura di prossimità”. Non dimenticate di inviarci le vostre immagini, soprattutto quando le scatterete nelle gite che attraversano o si trovano nelle vicinanze di  aree naturali protette, mete che non mancano mai. Infatti tra le seguenti proposte escursionistiche ci sono itinerari vicini o all’interno di parchi e riserve come il Parco Nazionale dello Stelvio e il Parco Nazionale Svizzero.

Programma del mese: 6 luglio, Monte Varadega, Cima di Confine, Monno; 12 luglio, Laghetti di Strino, Vermiglio, Trento; 13 luglio, Rifugio Torsoleto, Paisco Loveno; 17-20 luglio, Le vette di Livigno, Sondrio; 26 luglio, Laghetti Pietrarossa, Vione, Brescia.

Scriveteci per saperne di più su tutte queste proposte:

Info: scienzapertuttinews@gmail.com

Le schede dei parchi bresciani sono pubblicate sul sito www.parchibresciani.it;

Le escursioni sono guidate dalla dott.ssa Paola Roncaglio.

https://www.facebook.com/paolanaturatrek


LA NATURA BRESCIANA NEGLI SCATTI DI FRANCO RAPUZZI

L’immagine pubblicata sulla pagina seguente

https://www.facebook.com/photo/?fbid=1150968207059681&set=a.465681462255029

e quelle precedenti sono state concesse dall’Archivio Rapuzzi.


RICORDO DI FRANCO RAPUZZI, FOTOGRAFO DI ARTE E NATURA

https://www.facebook.com/photo/?fbid=1072381978251638&set=a.465681462255029


FINESTRE CELESTI E SPAZIALI: NOTTI TROPICALI E GRANDI “SPEGNIMENTI”

Le “anomalie” meteorologiche che si sono verificate a cavallo tra la fine di giugno e i primi luglio le possiamo riassumere in poche parole. Le notti “tropicali”, quando il termometro non scende sotto i venti gradi, le conosciamo anche alle nostre latitudini. Diventano preoccupanti quando le anomalie termiche le fanno durare per lunghi periodi, per diverse settimane. Ovviamente nelle ore diurne le temperature schizzano all’insù. Non raggiungiamo, per nostra fortuna, i 49 gradi di certe località del Medio Oriente, ma fa una certa impressione sapere che lo zero termico viene registrato oltre i 5000 metri di quota. Anche la visione dell’Italia sgombra dalle nubi fa un certo effetto. Non è una novità tra le tante immagini della Terra ripresa dallo spazio. L’avevamo già pubblicata, ma quando questa situazione persiste nel periodo estivo le conseguenze al suolo si fanno sentire, come è accaduto nelle prime settimane dopo il solstizio estivo. Ma allora è proprio vero che le stagioni di una volta non ci sono più? Basta uno scatto per dimostrare che il giorno dell’inizio ufficiale di ogni stagione è in realtà sempre garantito, ovviamente nubi permettendo. Perchè se le nuvole fanno i dispetti proprio in quei quattro giorni all’anno non potremo “vedere” l’inizio della nuova stagione, ad esempio osservando le ombre degli orologi  solari, oppure le macchie di luce delle meridiane. La prossima volta vi proporremo come scattare un selfie solstiziale o equinoziale.

Se vi incuriosiscono anche le fotografie di interesse meteorologico riprese dallo spazio vi invitiamo a guardare come appariva dal satellite Meteosat, il 27 giugno scorso, l’Italia completamente sgombra di nubi.

https://www.facebook.com/photo?fbid=24300369646225101&set=gm.23899723256343459&idorvanity=201542343254883

Ogni giorno il planetarista Luca Talamoni, appassionato di meteorologia, seleziona le immagini più interessanti che arrivano dai satelliti spaziali. Ecco una di quelle pubblicate in precedenza

OCCHIO ALLO SPAZIO: DALL’APAGON ALLE GRANDI OMBRE

A proposito dell’apagon, ovvero del black-out spagnolo del 28 aprile scorso, eravamo andati alla ricerca di eventuali osservazioni di cieli pieni di stelle nelle città rimaste al buio. Le abbiamo ricevute da Vigo, la città più popolata della Galizia, nel nord-ovest della Spagna, ad una quarantina di chilometri dal confine portoghese e a meno di un centinaio di chilometri da Santiago de Compostela. Le testimonianze raccontano di una notte con le strade deserte visto che i semafori non funzionavano. Le autorità invitavano gli abitanti a non uscire di casa, ma quelli che si sono affacciati dalle finestre e dai balconi hanno assistito ad un raro spettacolo. Tra le immagini pubblicate dai giornali, che mostrano il cielo cittadino pieno di stelle, ce n’è una molto significativa. Si vedono tanti puntini luminosi in mezzo ai palazzi e sono facilmente riconoscibili le sette stelle del Grande Carro. Il prossimo spettacolo celeste a Vigo sarà un grande “spegnimento”, questa volta di origine naturale. Il 12 agosto 2026 il sole si “spegnerà” per pochissimi minuti e, nubi permettendo, questa volta tutti gli abitanti saranno con gli occhi al cielo per vedere l’eclisse totale di Sole, anteprima di quella ancora più importante che si verificherà più a sud, precisamente una decina di giorni prima, nell’anno seguente.

Le “Finestre sul cielo” suggeriscono facili osservazioni a semplice vista che si possono effettuare, con l’aiuto dell’Osservatorio Serafino Zani, coinvolgendo anche le scuole e le famiglie (“Progetto Cielo”). Per ricevere queste proposte osservative inviare una richiesta a:osservatorio@serafinozani.it


PROGETTO CIELO

https://www.facebook.com/scienzagiovanissimi/photos/a.353703898151327/1850351995153169


GLI SPETTACOLI DEL FIRMAMENTO

5 – LUNA

https://www.facebook.com/scienzagiovanissimi/photos/a.353703898151327/1819279298260439/


I CALENDARI DELLA NATURA: DALLA VAL DI FIEMME A SAINT-ETIENNE


RADIO St.Ar.S.: IL SOLE, SAN GIORGIO E VESTA PIANETA MANCATO

Gli astri e i fenomeni visibili ad occhio nudo vengono descritti in lingua italiana e ladina e in dialetto lumezzanese nell’ambito del progetto “Idiomi celesti”. Questa volta la registrazione che vi invitiamo ad ascoltare riguarda la seconda parte del capitolo dedicato al Sole. I testi sono scritti in lingua ladina (“Soreie”) e in dialetto lumezzanese (“Ol Hul”). Audio e testi (anche in italiano e in inglese) saranno disponibili all’indirizzo seguente: https://zanihome.it/

La scienza del cielo divulgata attraverso le lingue minoritarie è uno degli argomenti del palinsesto di file audio sui temi di scienza, storia e arte (Progetto St.Ar.S.).

Tra le registrazioni che vi invitiamo ad ascoltare c’è l’audio guida dedicata all’ astronomia dipinta. La seconda tappa ispirata dalle opere di una pinacoteca prende spunto da un quadro dedicato a San Giorgio.

Il link per ascoltare queste registrazioni verrà pubblicato sulla pagina https://www.planetari.org/arte-e-astri/

Altri podcast che vi invitiamo ad ascoltare sono quelli che vi segnaliamo nell’ambito dell’iniziativa Non solo stelle…in francese!

Ecco quelli che vi suggeriamo questo mese:

PERCHE’ L’ASTEROIDE VESTA NON E’ UN PIANETA

Vesta, uno dei corpi celesti più grandi della fascia degli asteroidi insieme a Cerere, è stato sorvolato dalla sonda Dawn tra il 2015 e il 2018. L’obiettivo della missione era analizzarne la superficie e la struttura interna utilizzando misurazioni topografiche, gravitazionali, infrarosse e a raggi gamma per comprendere meglio i processi di formazione planetaria. Dai dati raccolti durante i sorvoli, si è scoperto che l’interno non è così simile a quello dei pianeti rocciosi in termini di crosta, mantello e nucleo, ma piuttosto coinvolge processi più complessi.

https://www.radiofrance.fr/franceculture/podcasts/la-science-au-labo/comment-l-asteroide-vesta-a-failli-etre-une-planete-8515715

Vi segnaliamo anche i podcast seguenti:

SAINT-PIERRE ET MIQUELON: UN ARCIPELAGO FRANCESE NELL’ATLANTICO DEL NORD

https://www.radiofrance.fr/franceculture/podcasts/concordance-des-temps/saint-pierre-et-miquelon-si-loin-si-proche-4651313

CHIUDE POMPIDOU, ANDIAMO IN LORENA…BRESCIA C’ERA GIA’ STATA

Questa registrazione è segnalata sulla newsletter “Mostre e musei per tutti” – Luglio 2025 (www.zanihome.it).


9 luglio 2025, ore 21, GRUPPO DI LETTURA “LIBRI AL MUSEO”

LA PIOGGIA PRIMA CHE CADA

Il gruppo di lettura “Libri al Museo” vi invita a partecipare al prossimo appuntamento che avrà luogo online mercoledì 18 giugno 2025. Il libro oggetto della serata sarà “La pioggia prima che cada” di Jonathan Coe.
Le più recenti letture sono state dedicate alle opere seguenti: Edith Wharton, “Sorelle Bunner”; John Banville, “La notte di Keplero”; Joana Karda, “Le molte vite di Magdalena Valdez”; Jhumpa Lahiri “La moglie”; Ada d’Adamo, “Come d’aria”; Henry James, “Washington Square”; Javier Marias, “Berta Isla”; Stephanie Ochet, “Un romanzo inglese”; Asli Erdogan, “La città dal mantello rosso”; Masako Togawa, “Residenza per signore sole”; Han Kang, “La vegetariana”.

Per conoscere l’elenco completo delle letture precedenti, le date delle prossime riunioni e come partecipare scrivere a: scienzapertuttinews@gmail.com

Interviste e presentazioni dedicate ai libri scelti dal gruppo di lettura:

Pagine da “La pioggia prima che cada” di Jonathan Coe.

Su richiesta si invia l’indice dei link relativi alle interviste e presentazioni delle letture precedenti. L’idea del gruppo di lettura prende spunto dalle “Buone pratiche per tutte le associazioni culturali“.

http://www.parchibresciani.it/le-buone-pratiche-culturali/

Il gruppo “Libri al Museo” è nato nel 2012 presso il Museo di Scienze Naturali di Brescia dove da decenni operano attivamente numerosi sodalizi a carattere scientifico. Dal 2021 gli incontri si svolgono online.

https://www.facebook.com/photo/?fbid=940670964756074&set=a.465681462255029


RASSEGNA MENSILE DI “ARTE E SCIENZA”


DISEGNARE LA NATURA 1

QUANDO LE BUSTE SI FANNO… IN QUATTRO!

Il retro di una classica busta postale, come quelle formato cartolina, di solito è diviso in quattro triangoli. Quello in alto è riservato all’indirizzo del mittente, gli altri non hanno una funzione particolare, ma ci sono sempre delle eccezioni. Nel nostro caso il retro della busta è popolato da piccoli volatori, dei quali prendiamo solo una parte dei loro nomi: icarus, millifera e vomitoria. Quest’ultimo è poco invitante. Rimandiamo l’incontro ravvicinato con questi piccoli esseri viventi che hanno preso al volo, nel vero senso della parola, l’occasione di lasciare la capitale per raggiungere il Nord Italia. Sono infatti arrivati con la busta illustrata da Daniela Savoia, decisamente ricca di curiosità naturalistiche, come il francobollo dedicato alle aree protette del nostro Paese.

https://www.facebook.com/photo/?fbid=1145835954239573&set=a.465681462255029

Anche la rana di Berger (Pelophylax bergeri), l’anfibio anuro con il quale l’illustratrice romana ha caratterizzato la sua busta, ha un collegamento con una area naturale protetta. Infatti è stata oggetto di studio nell’ambito di una tesi universitaria che aveva come obiettivo l’analisi dell’alimentazione della popolazione di Pelophylax bergeri presente all’interno della Riserva Regionale della Sentina (San Benedetto del Tronto, Ascoli Piceno). Le abitudini alimentari di questi anfibi possono rivelare se questi animali rappresentano un sistema parallelo ed integrato per il controllo degli insetti infestanti. Per saperne di più vi invitiamo ad approfondire i contenuti della tesi

https://www.riservasentina.it/media/uploads/Studio-sull-alimentazione-di-Pelophylax-bergeri-nella-Riserva-Sentina—di-Chiara-de-Bonis-(2020).pdf

La busta disegnata da Daniela Savoia arriva da Roma e d’ora in poi farà parte della collezione di “mail art” che raccoglie le opere degli autori già coinvolti nel concorso “Disegnare la natura”.

https://www.facebook.com/photo/?fbid=1152120003611168&set=a.465681462255029

Buste e cartoline non partecipano alla competizione grafico-pittorica, ma arricchiscono i contenuti di interesse naturalistico oggetto di iniziative espositive museali e virtuali. Per conoscere l’elenco delle opere che hanno già preso parte al concorso – e la data ultima per partecipare alla quarta edizione – e quelle di mail art della serie “Natura in viaggio” scrivere a: scienzapertuttinews@gmail.com 


DISEGNARE LA NATURA 2

NATURA IN VIAGGIO: DALLE SPIAGGE AUSTRALI A QUELLE ADRIATICHE

Come noto il Dodo si è estinto da molto tempo. Infatti è dal XVII secolo che questo uccello non volatore è scomparso dall’isola di Mauritius, ma sono ancora numerose le peculiarità faunistiche e botaniche dell’isola come quelle sfruttate a livello turistico per fare, ad esempio, snorkeling a Turtle Bay.

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Ma non occorre raggiungere luoghi esotici per vivere da vicino l’incontro con animali così importanti per l’ecosistema marino e la cui sopravvivenza è sempre a rischio.

Ci sono località alle estreme propaggini dell’Italia meridionale dove la Caretta caretta ha trovato rifugio e attenta protezione, ad esempio sulla spiaggia di Pozzolana. E’ l’habitat ideale per la nidificazione di questa specie tutelata e soggetta alle cure dei volontari che donano il loro tempo al Centro di Recupero Tartarughe Marine della piccola isola dell’arcipelago delle Pelagie. La più piccola tra le tartarughe marine è anche la più diffusa in Adriatico come ci ricordano i cartelli che il Centro Ricerche Marine, in collaborazione con il Comune di Rimini, ha fatto installare lungo le affollate e rinomate spiagge della costa romagnola. Questa segnaletica invita i turisti a prestare attenzione quando camminano a piedi nudi nella sabbia. Infatti potrebbero avere incontri ravvicinati con le centinaia di uova bianche e sferiche deposte in buche scavate nella sabbia.

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La disegnatrice Maria Beatrice Anania (Cantù), che ha partecipato al concorso “Disegnare la natura”, aveva documentato nelle sue opere di “mail art”, realizzate a pastello e con altre tecniche, l’incontro con il fratino, un piccolo trampoliere che nelle spiagge, comprese quelle dell’Adriatico, trova l’habitat ideale per la nidificazione. L’illustratrice comasca ha quindi preso parte con le sue opere non solo alla competizione grafico-pittorica ma anche ad altre attività che coinvolgono gli artisti del concorso come quella intitolata “Natura in viaggio”. Si tratta di disegnare e dipingere buste e cartoline postali con raffigurazioni di animali e piante della natura italiana. Ci ha inviato anche un paio di fotografie dedicate alla segnaletica di interesse naturalistico che i bagnanti della riviera romagnola incontrano passeggiando in riva al mare.

https://www.facebook.com/photo/?fbid=1145279277628574&set=a.465681462255029


CIELO A 360 GRADI 1: VOCI DALLE CUPOLE

DALL’APOSTOLATO DIGITALE A “TUTTE LE LUNE DEI MUSEI”

Non ci sono solo planetaristi e astronomi tra i protagonisti della serie “Voci dalle cupole”. La nuova intervista che vi presentiamo vi farà conoscere don Luca Peyron, “sacerdote astronomo” della Diocesi di Torino dal 2007. Prima di quell’anno svolgeva attività accademica e professionale nel campo del diritto industriale. La sua doppia preparazione in giurisprudenza e teologia pastorale ora si incontra con compiti assai diversi che vanno dall’insegnamento della teologia negli atenei al fare il cappellano universitario, sino al parroco. Il suo contributo alla riflessione rispetto alla cultura digitale è diventato sempre più conosciuto e importante visto che ha fondato il Servizio per l’apostolato digitale ed è stato il primo promotore della Fondazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale che oggi ha sede a Torino. Un impegno insomma a 360° per tenere insieme fede, scienza e tecnica. Vi invitiamo ad ascoltare la sua testimonianza nel video pubblicato sulle pagine web dell’Associazione dei Planetari Italiani

https://www.planetari.org/2025/06/30/voice-dalle-cupole-intervista-a-don-luca-peyron/

Visto che l’Associazione PLANit, in occasione dell’anniversario della conquista della Luna, promuove l’iniziativa intitolata “Tutte le lune dei Musei”, abbiamo chiesto a don Luca Peyron di suggerirci un dipinto a soggetto lunare. Non ha esitato un istante proponendoci un affresco mariano, risalente al 1610-1612. Si tratta di una celebre opera di Ludovico Cardi, detto il Cigoli, nel quale l’artista raffigura Maria in piedi sulla luna. Potrebbe sembrare una delle tante rappresentazioni del nostro satellite, ma la Luna del Cigoli ha un aspetto ancora inedito per la sua epoca, è una riproduzione fedele dal punto di vista naturalistico, con le asperità e i crateri rivelati dal telescopio di Galileo, che li descrisse nel “Sidereus Nuncius” pubblicato nell’anno in cui iniziò la realizzazione dell’affresco. Gli stretti rapporti tra l’artista e lo scienziato fiorentino avevano così messo in luce una delle prime realistiche raffigurazioni del nostro satellite. Stiamo parlando dell’Immacolata Concezione, il principale affresco della Cappella Paolina nella basilica di Santa Maria Maggiore a Roma.

Tutte le interviste della serie sono a pagina

https://www.planetari.org/voci-dalle-cupole/


CIELO A 360 GRADI 2

UN ARCHIVIO “PLANETARIO” IN DOTE AL FUTURO PLANETARIO VALGOBBINO

In occasione del Meeting nazionale dei planetari italiani (Matera, aprile 2025) è stato assegnato il Premio PLANit. Il premio, aperto a tutti, è dedicato alla realizzazione di video di divulgazione, a tema libero, possibilmente in formato fulldome, quindi prodotti soprattutto per i planetari. Il premio della XIII edizione è stato assegnato ex aequo a “Persi in mezzo al mare”, di Lionel Ruiz del planetario di Marsiglia (Francia), e a “L’era degli esopianeti”, realizzato da Michelangelo Rocchetti del Museo del Balì (Pesaro e Urbino). Il primo è un video di circa 16 minuti, dedicato alla navigazione con le stelle, in cui un nonno racconta alla propria nipotina l’orientamento con le stelle sulla Terra e in mare, il problema dell’orientamento in acque aperte nell’antichità, fino ad arrivare alla navigazione con i satelliti. Gli argomenti sono trattati con un tono particolarmente adatto al pubblico giovane, grazie anche a un notevole lavoro di animazione grafica.

Il secondo filmato vincitore del premio PLANit 2025, “L’era degli esopianeti”, in 23 minuti affronta il tema dei pianeti extrasolari dal punto di vista di “Star Wars”. Sono infatti i pianeti che compaiono nella famosa saga a dare lo spunto per capire se essi siano in qualche modo scientificamente plausibili e se, nel caso, ve ne siano di simili effettivamente individuati dagli astronomi. Meritano una segnalazione particolare le musiche, che sono molto coinvolgenti, e il notevole uso del planetario digitale. PLANit ha inoltre dato vita ad una commissione, su proposta di Stefano Giovanardi (Planetario di Roma), con il compito di realizzare un evento nazionale dei planetari dedicato al tema della crisi climatica. L’obiettivo principale è quello di creare un filmato fulldome dedicato alla crisi climatica, ma da una prospettiva spaziale. Il filmato, creato e distribuito da PLANit, sarà basato sui contenuti dello spettacolo Ecologia cosmica. Figli delle stelle, custodi della Terra, già in programmazione al Planetario di Roma. Tutti i nuovi video che sono stati citati, oltre a quelli già disponibili relativi alle precedenti edizioni del Premio PLANit,

https://www.planetari.org/premio-planit/

offrono ai planetari un ricco elenco di video clip e proiezioni full-dome che alimenta il palinsesto delle cupole italiane. Si tratta di un archivio che continua a crescere e che offrirà a tutte le cupole che si assoceranno a PLANit e anche al futuro planetario digitale di Lumezzane, la possibilità di realizzare una ampia programmazione di contenuti non solo di interesse astronomico.


CIELO A 360 GRADI 3

DA CALVINO AGLI ANNI LUCE: PROPOSTE DIVULGATIVE ORIGINALI

Il Premio “Lara Albanese”, giunto alla V edizione (2025), è dedicato ad una divulgatrice e planetarista instancabile, che fu tra i fondatori di PLANit e che è mancata prematuramente nel 2020.

https://www.planetari.org/2024/10/10/premio-lara-albanese-uniniziativa-esclusiva-per-i-soci-di-planit/

Il premio viene assegnato all’attività didattica o divulgativa, di tema astronomico, che si è distinta maggiormente tra quelle proposte dai planetari italiani. Sara Zarrinchang, insegnante e associata INAF, ha vinto il premio di quest’anno per il suo lavoro “Gli anni-luce”, proposto nella classe 3E della scuola secondaria di primo grado “G. Nicoli” di Settimo Torinese (TO) e con il quale la classe ha partecipato al concorso “Calvino tra le stelle” di EduINAF. Con questo laboratorio gli studenti sono stati invitati a cimentarsi con tecnologie musicali analogiche e digitali per realizzare un modellino di pianeti sistemati in ordine di arrivo della luce che parte dal Sole. Una delle precedenti edizioni del premio (anno 2022) era stata vinta da Claudio Bontempi dell’Osservatorio Serafino Zani.

https://www.planetari.org/premio-lara-albanese/


CIELO A 360 GRADI 4

INAF-TORINO: DALLA “COMMEDIA” A GIOVANNI DOMENICO CASSINI

La sesta edizione del corso di “Formazione e Aggiornamento in Astronomia e Astrofisica” è stata organizzata dall’INAF-Osservatorio Astrofisico di Torino. Il promotore ed organizzatore dell’evento è il dr. Carlo Benna (benna@inaf.it) che ci ha autorizzato a pubblicare i link delle registrazioni delle lezioni del corso. Ne segnaleremo un paio ogni mese fino all’inizio della settima edizione del corso.

LINK DELLE LEZIONI N. 3 e 4 (VI CORSO INAF, 2025)

3) D. Maestrini, UniTo – La Fisica ‘Nel mezzo del Cammin’ della Commedia.

https://unito.webex.com/recordingservice/sites/unito/recording/12ab8aa8c14d103dbff642fae796525d/playback

4) Dr.ssa Gabriella Bernardi – Giovanni Domenico Cassini (1625-1712) – un astronomo tra due nazioni. Da Bologna fino alla misura dell’UA (2h 27min).

https://unito.webex.com/recordingservice/sites/unito/recording/324e2a5dc6cd103db7de72011c99fda2/playback

Le seguenti lezioni riguarderanno il Sole, la scoperta dei fenomeni più energetici nell’Universo, i detriti spaziali, la ricerca sul Quark-Gluon Plasma, il viaggio dal centro di una stella ai nostri telescopi, le misure dell’Universo, la fusione nucleare nel Sole e in laboratorio, la ricerca dei Sistemi solari e il Sole visto dal Polo Sud ed altri ancora. In tutto sono 22 lezioni.


CIELO A 360 GRADI 5: SCAMBI INTERNAZIONALI

CON MAPS E SEPA ALLA SCOPERTA DELL’EAST COAST PLANETARIUM CONFERENCE

Quest’anno due associazioni “regionali” statunitensi hanno celebrato insieme il loro congresso annuale focalizzando un tema comune riassunto in tre parole chiave: “Esperienza, Apprendimento, Esplorazione”. L’acronimo di ogni associazione evidenzia la zona di competenza: MAPS riunisce i planetari dell’area “Middle Atlantic”, mentre SEPA raggruppa quelli degli Stati del Sud-Est fino alla Florida. I partecipanti sono stati accolti da Tony Kilgore, presidente di MAPS e direttore dell’Irene V. Hylton Planetarium di Woodbridge (Virginia, USA) dove si sono svolti i lavori congressuali, principalmente relazioni e workshop professionali nell’arco di cinque giorni (17-21 giugno 2025). Grazie alle testimonianze di April Whitt e Susan Reynolds Button, che nel passato hanno portato le loro lezioni anche nel Bresciano,  vi raccontiamo alcuni momenti salienti della conferenza interregionale dei planetari della costa orientale. “Tony possiede il planetario di una scuola superiore più insolito che abbia mai visto, completo di un tendone illuminato e di un negozio – ci ha raccontato Susan Reynolds Button. L’Irene V. Hylton Planetarium, noto anche come Skydome Planetarium – la cupola ha un diametro di nove metri – si trova presso la C.D. Hylton High School di Woodbridge.

Una delle relazioni che Susan ha apprezzato di più si intitolava “Engaging Young Learners: Best Practices for creating Interactive and Standards-Aligned Planetarium Experiences” (Coinvolgere i giovani studenti: buone pratiche per creare esperienze interattive e conformi agli standard del planetario). Susan ha invitato la relatrice, Alyssa Brown – era la prima volta che partecipava al congresso – ad inviare il suo testo alla rivista Planetarian edita dall’International Planetarium Society. Susan ha giudicato altrettanto interessante l’articolo “Sensory Sensitive Museum/Planetarium” (Museo sensoriale/planetario) di Jay Lamm. April Whitt ci ha invece ricordato che la conferenza MAPS-SEPA, generosamente finanziata dalla Cecil & Irene Hylton Foundation, ha riscosso un enorme successo.  I fornitori hanno presentato i loro ultimi prodotti. I partecipanti si sono riuniti in gruppi di apprendimento professionale per discutere idee da utilizzare nelle attività che si svolgono con cupole mobili, telescopi e osservatori, nei centri naturalistici e scientifici e nei percorsi didattici per tutte le età.

I delegati hanno presentato le loro ricerche ed esperienze in sessioni tematiche: attività didattiche interattive, storie di stelle, best practice per la formazione del personale e la presentazione di programmi al planetario dal vivo (non registrati) e, infine, eventi speciali. Le idee presentate  e le risorse disponibili sono state condivise con tutti i partecipanti.

Hanno avuto luogo anche delle conferenze. April ci ha segnalato l’intervento della dott.ssa Kathy Lamont che ha spiegato come programmare eventi da qualsiasi parte del mondo con la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e il coinvolgimento dei radioamatori. Invece la dott.ssa Jennifer Levasseur ha parlato del suo lavoro come curatrice delle telecamere e dei cronografi per gli astronauti dello Smithsonian e per i programmi Space Shuttle e ISS. La conferenza più coinvolgente che ha toccato tutti i partecipanti è stata quella di Jose M. Hernandez, un ingegnere della NASA. La sua è una storia incredibile. Jose è uno dei quattro figli di una famiglia di agricoltori migranti provenienti dal Messico. Ha imparato l’inglese solo all’età di 12 anni, ma è riuscito comunque a realizzare il sogno di una vita: diventare un astronauta. La sua formazione ha richiesto un impegno che si è protratto per 37 anni. Nel corso di questo lungo periodo di studi, ricerche e preparativi ha sviluppato il primo sistema di mammografia digitale a campo intero per la diagnosi precoce del tumore al seno. Solo con il suo impegno costante ha raggiunto l’obiettivo visto che ha ripetuto ben 11 volte il suo tentativo di volare sullo Space Shuttle Discovery.  La sua ricetta per raggiungere il successo merita di essere ricordata. Si tratta delle regole che il padre gli aveva insegnato: definire il proprio obiettivo, saper riconoscere quanto si è lontani da esso, creare una tabella di marcia per raggiungerlo, prepararsi con  un impegno costante, sviluppare una forte etica del lavoro e avere perseveranza, non arrendersi mai. La storia di Jose M. Hernandez è stata raccontata in un film, “A Million Miles Away”, disponibile su Prime Video.

I congressi dei planetari offrono l’occasione di visitare mete di grande interesse, in particolare quelle vicine alla sede congressuale. I partecipanti al congresso si sono recati  a Washington D.C. dove hanno potuto ammirare il Pentagono, l’Aeronautica Militare, il Washington Memorial e dare un’occhiata alla Casa Bianca. Sono seguite visite ai memoriali della Seconda Guerra Mondiale, di Lincoln, del Vietnam, della Guerra di Corea, allo Smithsonian Air and Space Museum. La loro lunga giornata si è conclusa con una crociera e il pranzo sul Potomic.

In un’altra delle giornate del congresso sono state presentate nuove relazioni e altre visite guidate, come quella allo Steven F. Udvar-Hazy Center. Chiamato anche Udvar-Hazy Center, è la sede distaccata dello Smithsonian National Air and Space Museum presso l’aeroporto internazionale di Dulles, nella zona di Chantilly (contea di Fairfax, Virginia).

Il programma dell’ultimo giorno congressuale comprendeva sette sessioni dedicate a varie presentazioni e, in contemporanea, diversi workshop molto istruttivi. Ecco quali sono alcuni dei temi trattati: tecniche di miglioramento; come identificare i meteoriti; come integrare l’astrofotografia con la formazione e la divulgazione; nuovi metodi di formazione per il personale; un progetto a lungo termine sulle macchie solari; come si possono georeferenziare le immagini lunari sotto la cupola; best practice e tecniche per spettacoli di luci laser; costruzione di un modello fisico delle fasi lunari e delle eclissi; l’astronomia per promuovere la pace.

Il congresso è terminato con una elegante cena di gala allestita all’Udvar-Hazy Center sotto l’ala dello Space Shuttle Discovery. Non sono mancati i balli e un evento speciale dedicato a Galileo. Durante la cena il discorso di Margaret Noble è stato pronunciato da Galileo Galilei, attraverso la presentazione interattiva di Mike Francis, che ha mostrato i disegni di Galileo relativi agli oggetti osservati con il telescopio.


VIDEONATURA

IL SENSO DELLA NATURA

L’ottava rassegna letteraria, organizzata dal Polo universitario Unimont –  l’ateneo ha sede a Edolo – intitolata “Racconta la montagna”, si è conclusa con la presentazione del libro di Paolo Pecere: “Il senso della natura”, sette sentieri per la Terra.

Ecco dove è possibile ascoltare la registrazione dell’evento

(1h 48min)

Su richiesta si invia l’indice dei link di tutte le registrazioni segnalate in precedenza. Info: scienzapertuttinews@gmail.com

CAMBIAMENTO CLIMATICO, BIODIVERSITA’ E SALUTE

Le conferenze del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige si possono seguire in presenza, in streaming e in differita sul canale Youtube del Museo di Bolzano.

Il mese scorso si è svolto l’incontro sul tema “Cambiamento climatico, biodiversità e salute: le sfide per gli ecosistemi alpini”. E’ intervenuta Giulia Ferrari che opera presso l’Unità di Ricerca di Ecologia Applicata della Fondazione Edmund Mach a San Michele all’Adige. La ricercatrice si occupa di valutare l’effetto dei cambiamenti climatici ed ambientali nel modulare la circolazione di malattie d’interesse zoonotico trasmesse da vettori e roditori. Ecco dove ascoltare la registrazione dell’evento

(1h)

Su richiesta si invia l’indice dei link di tutte le registrazioni segnalate in precedenza, compresa la registrazione dell’evento sui rischi spaziali organizzato dall’Osservatorio Serafino Zani in collaborazione con il Museo di Bolzano.

Info: scienzapertuttinews@gmail.com


ARTE E SCIENZA ONLINE: LE PUNTATE PRECEDENTI

MAGGIO 2025

 GIUGNO 2025


Il programma “Arte e scienza online” è redatto a cura di Loris Ramponi

Concorso “Disegnare la natura” – terza edizione, anno 2024,
Coturnice (acquerello)
Giuseppina Calligaro, Tarcento (Udine)