LE STANZE DELLE MERAVIGLIE – Novembre 25
LE STANZE DELLE MERAVIGLIE
Mostre e musei per tutti n. 121 – Novembre 2025
Per ricevere la newsletter: Centro Studi e Ricerche Serafino Zani
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NELLE SEGRETE DEI MUSEI: L’OSPITE ECCELLENTE (2° parte)
Quante storie si possono raccontare con i tanti reperti museali, non sempre di grande valore, ma di pregio storico o per altri motivi, che una ventina di armadi possono svelare? E’ ciò che si può vedere in occasione delle rare visite a “L’ospite eccellente”. Così si chiamano i depositi del Museo di Santa Giulia che, grazie al loro allestimento “accessibile”, possono essere scoperti non solo da curatori e studiosi, ma anche dal pubblico con l’accompagnamento di una guida. Così si scoprono gli oggetti provenienti da un sequestro – per molti visitatori è un inedito e suscita sempre sorpresa – che un tempo si trovavano nei palazzi gardesani della Repubblica Sociale di Salò. Ad esempio si vede una piccola porcellana, apparentemente non di eccezionale valore, che diventa di particolare interesse quando si scopre che l’aveva tra le mani Mussolini. All’inizio della fila di armadi si trova una grande struttura portasigari che faceva sempre parte di questo sequestro. Da un altro armadio salta fuori un coltello, con un elegante manico in avorio, ad uso dei camerieri di fastosi ricevimenti, e un bussolotto, un tempo usato per le consultazioni civiche, che godeva della protezione dei santi patroni raffigurati all’esterno del contenitore. La musica cambia ancora se apriamo un altro armadio, dove si trovano tutti i preziosissimi vetri di Murano della collezione ottocentesca di Brozzoni. Il commerciante li aveva donati alla città insieme agli altri oggetti della sua ricca raccolta d’arte. Erano così tanti che si sarebbe potuto allestire il “Museo Brozzoni” nella villa che si trova accanto al piccolo giardino, un tempo assai più grande, ubicato nei pressi della chiesa di Santa Maria in Silva, in via Corsica, nelle vicinanze del confine meridionale della linea ferroviaria Milano-Venezia. Brozzoni aveva donato al consiglio comunale non solo la sua collezione ma anche la villa che però, purtroppo, venne alienata facendo così svanire il possibile uso museale dell’abitazione del facoltoso commerciante. La villa comprendeva un ampio giardino, che si estendeva fino all’attuale vicina ferrovia, dove i coniugi Brozzoni coltivano le loro amate camelie. La sua raccolta dei vetri – in parte esposti alla Pinacoteca Tosio – ha solo una rivale al mondo: la collezione dei musei di Murano.
Il giro tra gli armadi dei depositi “espositivi” del Museo di Santa Giulia ci fa scoprire un altro curioso contenitore bresciano. Questa volta non è il bussolotto usato per le consultazioni cittadine, ma una tazzina “a trembleuse” (dal francese “trembler”, tremare) con la quale si gustava la cioccolata. La sua brescianità è confermata dalla provenienza: arriva da Palazzo Tosio ed era quella usata dalla contessa Paolina Tosio, moglie del celebre conte che ha donato quel tesoro d’arte e storia esposto nella Pinacoteca Tosio Martinengo. L’elenco degli oggetti sarebbe assai lungo, ma ci limitiamo a ricordare quelli citati durante la visita guidata: un vaso di gusto ottomano (di nuovo dal sequestro Mussolini), una cassetta rivestita con pelle di tartaruga – custodiva la preziosa corrispondenza che Tosio aveva avuto con Canova e Napoleone – e la tabacchiera che cela un meccanismo. La figura di una dama sul coperchio nasconde un secondo coperchio, che aveva lo scopo di incuriosire gli ospiti di uno dei tanti palazzi nobiliari del Bresciano. Infatti sul coperchio nascosto erano rappresentate delle figure a soggetto erotico, uno scherzo di gusto ben diverso dai giochi di luce creati con specchi mobili, incassati alle pareti, che ancora oggi si possono vedere nelle stanze museali di casa Tosio. Era uno dei modi con i quali il collezionista allietava i suoi ospiti. Il giro degli armadi “museali” non è finito, perché quel poco che abbiamo descritto riguarda solo gli armadi allineati su una delle pareti. Sul lato opposto ce ne sono altri e infatti il tour guidato potrebbe dare vita a chissà quante “stanze delle meraviglie”, solo esponendo ogni volta sui tavoli alcuni dei tanti reperti custoditi nel salone trasformato in ordinato deposito. Un armadio contiene alcuni dei pezzi della collezione di strumenti scientifici donati dal conte Martinengo, che ha lasciato alla città l’omonimo palazzo sede della Pinacoteca. Il quadrante d’altezza, oggetto della visita che abbiamo seguito, aveva vari usi come quello di misurare l’altezza del Sole e lo scorrere del tempo. Reca una scritta: “opus Falco”. Il nome è quello dell’artigiano autore dei meccanismi dell’orologio di Piazza Loggia. La raccolta Martinengo comprende strumenti per misure di lunghezza, decisamente bresciane visto che l’unità usata è il “piede bresciano”. Cambiamo armadio e al suo interno, su uno dei ripiani, ci sono diversi oggetti in bronzo e ottone, purtroppo non accompagnati da descrizioni che ci possano dire la loro funzione, mentre nella parte più alta troviamo dei reperti di arte islamica. Tra le curiosità un contenitore in metallo brucia profumi, era usato anche come scalda mani.
(continua – 2)
MOSTRE DA SFOGLIARE, DA VEDERE E DA ASCOLTARE
Le mostre del momento e quelle del passato si possono scoprire o rivivere sfogliando le pagine dei cataloghi, come quelli disponibili presso le biblioteche della rete bresciana e cremonese, oppure con i video e le audio registrazioni presenti sul web. Nei paragrafi seguenti sono segnalate mostre, eventi, pubblicazioni, video e audio sull’arte.
La principale biblioteca del territorio, dove si possono sfogliare le opere che sono solo in consultazione, è stata oggetto di un importante intervento di restauro. Si tratta del restauro conservativo e di adeguamento funzionale della Biblioteca Queriniana.
Il progetto ha riguardato il restauro degli affreschi sulle volte a soffitto dell’atrio dello scalone monumentale e delle sale di lettura 1, 2 e 3, degli stucchi parietali nell’atrio dello scalone, dei soffitti lignei delle sale di lettura 4 e 5 e delle pareti delle sale 1, 2, 4 e 5. Oltre a questi, sono stati restaurati gli elementi lapidei della balaustra presente nell’atrio dello scalone ed è stato posizionato un nuovo corrimano sul ballatoio ligneo della sala centrale. Quello dello scalone è l’ambiente che merita una prolungata osservazione vista la ricchezza di particolari e di decorazioni. Le pareti sono decorate con raffinati ornati in stucco che definiscono specchiature dipinte a monocromo, mentre le architetture effimere della volta a padiglione incorniciano l’affresco dell’Allegoria della Sapienza di Pietro Gatti, allievo del bolognese Francesco Monti.
MOSTRE IN QUERINIANA
Fino al 29 novembre 2025 è allestita la mostra fotografica “L’inevitabilità dell’Altrove”. L’esposizione presenta le fotografie realizzate da Didier Lefèvre, fotoreporter per Medici Senza Frontiere, immortalato nella celebre graphic novel “Il Fotografo”, e gli scatti di vita di Cosma Casagrande, tratti dall’archivio fotografico di famiglia.
LA CAVALLERIZZA: CENTRO DELLA FOTOGRAFIA ITALIANA
Da quest’anno la sala di via Cairoli 9 (Brescia) è la sede de “La Cavallerizza”, il Centro della Fotografia Italiana, spazio espositivo permanente che fa parte della rete dell’Abbonamento Musei Lombardia. Negli orari di apertura si può accedere liberamente anche alla biblioteca specializzata “Antonio Amaduzzi” dove si possono consultare libri, cataloghi e riviste sulla fotografia. E’ disponibile il catalogo che contiene le copertine delle pubblicazioni della biblioteca.
Nella sala di via Cairoli si possono vedere diversi affreschi della chiesa di Sant’Antonio di Vienne (1420-1430 circa). che un tempo esisteva in questo punto della città.
MOSTRE IN CORSO
Fino al 23 novembre 2025, FO.CO – Exposing Contemporary Photography (seconda edizione).
La Cavallerizza site-specific, contenitore dei lavori direttamente legati allo spazio espositivo. Fino al 23 novembre 2025, Claudio Amadei, The future is unwritten but I love the light. L’opera è esposta sotto uno degli affreschi di via Cairoli, quello di San Giorgio e il drago.
ARCHIVIO MOSTRE 2025
Nell’ambito dell’VIII edizione del Brescia Photo Festival (“Archivi”) quest’anno sono state proposte le mostre seguenti: Maria Vittoria Backhaus, pioniera della fotografia al femminile; Giorgio Lotti. Fotografo di un’EPOCA, che collaborò con diverse riviste come Epoca; Il paese delle meraviglie, in collaborazione con Paci Contemporary (Brescia e Porto Cervo), che presentava una personale di Sandy Skoglund; Tanto di Tinto. L’eros di Tinto Brass nelle fotografie di Gianfranco Salis.
Invece fino al termine di ottobre erano esposti i seguenti allestimenti:
Ci vuole un fisico bestiale, Rugby Brescia e l’uso della fotografia sportiva negli anni ’70; Cose ritrovate di Paolo Simonazzi viene invece offerto un genere di fotografie che indaga su alcuni particolari della quotidianità trasformandoli in testimonianza sociale; Opere di Barbara Zanon e Angelo Formato, pur distanti dal considerare “fotografia” le proprie opere in quanto frutto dell’intelligenza artificiale, propongono una produzione di immagini in cui creatività e senso della provocazione aprono dibattiti critici sull’uso di una tecnica destinata a ridefinire il mondo della comunicazione; Maciejka Art con Hoja Santa attraversa confini geografici, culturali e interiori: un lavoro in cui alterna scatti in bianco e nero a interventi grafici e collage, nati dall’incontro con la comunità afrodiscendente della Costa Chica in Messico, per esplorare la femminilità come luogo di memoria, guarigione e resistenza.
Nella galleria dell’esposizione permanente de “La Cavallerizza” sono state selezionate storiche fotografie dei maestri dello scatto, come l’immagine di Nino Migliori con un tuffatore che si è lanciato assumendo una posa orizzontale, sospeso nell’aria, sopra la testa di un ragazzo seduto davanti alla riva. La fotografia è stata riprodotta anche in formato poster nel salone della sala di via Cairoli.
Approfondimenti video
ALTRE MOSTRE DI FOTOGRAFIA
Fino al 9 novembre al MART di Rovereto è aperta la mostra fotografica Trentino Unexpected. Dai boschi ai castelli, dai ghiacciai ai vigneti, il Trentino contiene paesaggi e storie. La mostra racconta questa complessità attraverso gli scatti di Simone Bramante, Francesco Jodice, Gabriele Micalizzi, Roselena Ramistella, Massimo Sestini, Newsha Tavakolian. Tra gli autori degli scatti un paio di fotografi protagonisti di recenti eventi espositivi al Museo di Santa Giulia di Brescia (AML): Gabriele Micalizzi e Massimo Sestini. Il catalogo della mostra bresciana di Massimo Sestini, intitolata “Zenit”, è disponibile per il prestito facendone richiesta alle biblioteche della rete bresciana. La rivista “Il fotografo” aveva dedicato a Sestini il profilo d’autore pubblicato sul numero 287 (novembre 2016). Tra le opere del fotografo pubblicate nell’articolo lo scatto scelto per i manifesti della mostra “Zenit” allestita al Museo di Santa Giulia (2024). Si tratta della veduta zenitale della barca con i rifugiati ripresi a 25 km dalle coste libiche prima di essere salvati dalla nave dell’operazione “Mare Nostrum”.
Un’altra immagine di Sestini, decisamente di forte impatto, ritrae la veduta aerea del luogo dell’attentato a Giovanni Falcone e alla sua scorta (23 maggio 1992, Capaci, Palermo), mentre un’altra delle sue riprese “zenitali” è quella della nave Concordia, piegata su di un lato, ripresa da un elicottero della Polizia di Stato (17 gennaio 2010).
ARCHIVIO MOSTRE
Vivian Mayer. The exhibition, Centro Culturale Altinate – San Gaetano, Padova).
La mostra esponeva oltre duecento opere della bambinaia-fotografa Vivian Mayer, diventata una icona della street photography tra New York e Chicago negli anni ‘90.
La mostra che l’estate scorsa era stata allestita al Museo di Santa Giulia di Brescia (AML) aveva come protagonista il fotografo americano Joel Meyrowitz. Ora la possiamo sempre sfogliare attraverso le pagine del catalogo dell’esposizione disponibile per il prestito attraverso le biblioteche della rete bresciana e cremonese. Faceva parte del Brescia Photo Festival. Anche l’edizione del 2026 proporrà un autore americano (dal 27 marzo al 25 agosto 2026, Bruce Gilden, Pinacoteca Tosio-Martinengo, Brescia, AML).
Approfondimenti video
Il pubblico Incontra il fotografo Joel Meyrowitz (1 ora e 15 minuti)
Visita alla mostra (10 minuti)
Analisi di una delle immagini: Fallen man (6 minuti)
Gianni Berengo Gardin (1930-2025), scomparso di recente, quest’anno era stato protagonista di diversi eventi come la mostra allestita alla Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia: Gianni Berengo Gardin fotografa lo studio di Giorgio Morandi
Breve presentazione della mostra
Sempre quest’anno le opere di Berengo erano state esposte anche a Mantova.
Mostra fotografica “4B+C” alla Casa del Mantegna di Mantova. Fotografie di Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Antonio Biasiucci, Luca Campigotto, tratte dalla Collezione Fondazione Banca Agricola Mantova. La mostra era visitabile fino al maggio scorso.
Recensione della mostra (8 minuti)
Poco prima della scomparsa di Berengo era stata registrata una lunga conversazione con il celebre fotografo (12 minuti).
Un’altra bella intervista (16 minuti) è quella registrata in occasione della mostra a Palazzo Reale di Milano dedicata a Ugo Mulas, Gianni Berengo Gardin condivide con il curatore Denis Curti ricordi e aneddoti legati al rapporto che lo univa al fotografo.
Berengo Gardin era presidente de “La Cavallerizza” di Brescia (AML), Certamente il prossimo anno ci saranno importanti eventi espositivi dedicati al fotografo.
RECENSIONI DI LIBRI FOTOGRAFICI
Mario Giacomelli: Io non ho mani che accarezzino il volto
La recensione è dedicata a “Io non ho mani che mi accarezzino il volto”, il libro fotografico dedicato al progetto di Mario Giacomelli meglio conosciuto come la serie dei “Pretini” o dei “Seminaristi marchigiani”. La serie propone le celebri foto in bianco e nero dei futuri preti del Seminario di Senigallia (Ancona) ed è stata realizzata tra il 1961 e il 1963. Il libro è in italiano, edito da Photology, ed è stato pubblicato nel 2008 (ISBN 9788888359519). Mario Giacomelli (Senigallia, 1 agosto 1925 – Senigallia, 25 novembre 2000) è stato un grande fotografo italiano.
Un’importante lascito fotografico di Mario Giacomelli (Senigallia 1925 – 2000), uno dei maggiori interpreti della fotografia italiana del Novecento, è custodito dall’Amministrazione Comunale della Città di Lonato del Garda. La mostra che era stata allestita in collaborazione con la Fondazione Ugo Da Como può essere sfogliata attraverso le pagine del catalogo disponibile nella rete bibliotecaria bresciana e cremonese.
ARTE CONTEMPORANEA A BRESCIA
ARTE CONTEMPORANEA E DIRITTI UMANI A BRESCIA
La mostra “Material for an exhibition. Storie, memorie e lotte dalla Palestina e dal Mediterraneo”, aperta da questo mese (ingresso gratuito fino al 23 novembre, in seguito fino al 22 febbraio 2026, al Museo di Santa Giulia, con il biglietto oppure gratuitamente con l’Abbonamento Musei Lombardia) è la sesta esposizione sull’arte contemporanea e i diritti umani allestita a Brescia nell’ambito del Festival della Pace (www.festivaldellapace.it). Questo ciclo espositivo, ideato nel 2019 da Brescia Musei con la mostra “Avremo anche giorni migliori. Zehra Doğan. Opere dalle carceri turche” è continuato nel 2021 con “La Cina non è vicina. Badiucao – Opere di un artista dissidente”, nel 2022 con “Victoria Lomasko. The Last Soviet Artist”, nel 2023 con “Finchè non saremo libere” e nel 2024 con “Khalid Albaih. La stagione della migrazione a Nord”. In particolare dell’artista Victoria Lomasko sono disponibili due pubblicazioni: “The last soviet artist” (catalogo della mostra al Museo di Santa Giulia, 2022) e “Altre Russie”, un reportage illustrato, graphic novel, edito da Becco Giallo (2022).
Tutti i cataloghi delle mostre precedenti sono disponibili per il prestito attraverso la rete bibliotecaria. Ogni sala di lettura può farne richiesta, ad esempio, alla Queriniana.
Approfondimenti video
“Material for an exhibition. Storie, memorie e lotte dalla Palestina e dal Mediterraneo”
Brevi presentazioni della mostra
(1.16)
(1.30)
Intervento di Sara Alberani, conferenza stampa (18:23)
MUM – METRO URBAN MUSEUM – SUBBRIXIA
Le visite guidate al Metro Urban Museum (MUM – Subbrixia, arte in metro), come quella che si è svolta sabato 8 novembre alle ore 16, sono a cura di Brescia Mobilità e hanno luogo presso la sede di via Magnolini 3, nei pressi della stazione metro Sant’Eufemia. Per conoscere le date delle prossime visite scrivere a: comunicazione@bresciamobilita.it;
Le visite sono gratuite e riguardano le opere di arte site-specific realizzate sulle facciate del deposito della metropolitana di Brescia. Ogni artista ha rappresentato il proprio stile anche su uno dei treni della metropolitana. La visita si svolge quasi completamente all’aperto e termina nel deposito dei treni. Di solito è possibile vedere almeno uno dei treni caratterizzati all’esterno dagli artisti. Sono stati utilizzati come “tele” sulle quali gli autori hanno espresso la loro creatività.
Alle otto opere site-specific, realizzate nelle stazioni della metropolitana ndei primi dieci anni di attività del progetto “Subbrixia”, è dedicato il volume “Arte in metro” che è disponibile presso la Queriniana di Brescia e, grazie al prestito, attraverso una qualunque sala di lettura della rete bibliotecaria bresciana e cremonese.
RESTAURI
Fino al 18 gennaio 2025, Restituzioni. Tesori d’arte restaurati, 20a edizione, Palazzo Esposizioni Roma.
Il programma “Restituzioni” è promosso e curato da Intesa Sanpaolo. https://restituzioni.com/
Tra le opere in mostra la Madonna con Bambino di Bellini che, al termine di questa esposizione, tornerà al Martes di Calvagese della Riviera. Prima dell’inizio del restauro il dipinto era stato esposto anche alle Gallerie dell’Accademia di Venezia.
Video presentazione della mostra (4.06)
LE “STANZE DELLE MERAVIGLIE”, DA MANTOVA A VENEZIA
Le “stanze delle meraviglie” sono le antesignane dei musei. Una di quelle più vicine è stata ricostruita nell’allestimento delle sale permanenti di Palazzo Ducale (AML), a Mantova. L’obiettivo è stato quello di ricreare la raccolta di “Naturalia e Mirabilia” che faceva parte delle collezioni di interesse scientifico presenti nella Corte dei Gonzaga. Nelle rinnovate Fruttiere di Palazzo Te fino al 1° febbraio 2026 si può vedere l’installazione filmica multischermo All That Change You. Metamorphosis del regista britannico Isaac Julien.
Invece a Venezia, fino al 23 novembre 2025, è aperta la 19a Mostra Internazionale di Architettura intitolata “Intelligens. Natural. Artificial. Collective”.
ARCHIVIO MOSTRE
Al Museo di Palazzo Grimani di Venezia, che custodisce degli ambienti affascinanti risultato del restauro che era stato completato solo pochi anni fa, fino all’ottobre scorso era aperta al pubblico la mostra A cabinet of wonder. Una celebrazione di arte e natura: The George Loudon collection. L’esposizione in stile “Stanza delle meraviglie” aveva riscosso un notevole successo.
https://www.raicultura.it/arte/eventi/A-Cabinet-of-Wonders-ad263e45-918d-40fc-b000-ff73435e0167.html
https://www.facebook.com/watch/?v=995582915764418
DAI MUSEI DI VERONA
Da molti anni sono sospese le mostre di fotografia che venivano allestite nell’area degli Scavi Scaligeri di Verona.
https://www.youtube.com/channel/UCkGqlhg94HtBVRa5Gnq3hhw
Finalmente la riapertura della sede del “Centro Internazionale di Fotografia” è stata programmata dall’Amministrazione comunale. Coinciderà con l’inizio del 2026, in vista della cerimonia olimpica e della cerimonia paraolimpica che si terranno a Verona il prossimo anno.
MOSTRE IN CORSO
Fino al 25 gennaio 2026, Lo studio sul colle. Guido Trentini e Angelo Zamboni, Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, Verona.
ARCHIVIO MOSTRE
– Fascismo, resistenza, libertà. Verona 1943-1945, Sala Boggian, Museo di Castelvecchio, Verona.
Tra i temi oggetto di approfondimento anche la mostra del 1947 dedicata alle opere messe in salvo durante gli anni della guerra e successivamente recuperate dal territorio. Erano esposte alcune di quelle sopravvissute, tra cui Eliodoro e il sacerdote Onia di Giambattista Tiepolo, la Dama delle licnidi di Peter Paul Rubens e l’Allegoria della Speranza di Alessandro Turchi, unica opera sopravvissuta di un ciclo di tele dell’artista. Catalogo Electa.
– Ospiti fuori dal Comune. Opera ospite – Un gladiatore dal Colosseo a Verona, Museo Archeologico al Teatro Romano, Verona.
LETTURE AL MUSEO
L’iniziativa Letture al Museo, condotta da Mirco Cittadini, propone ogni mese un appuntamento di un’ora e mezza. Il ciclo di 8 eventi di lettura ad alta voce ha come obiettivo intrecciare la parola letteraria al patrimonio artistico e storico della città di Verona proponendo temi e letture diversificate in base al sito ospitante. Ecco gli appuntamenti (ore 10.30):
- sabato 8 novembre, Museo di Storia Naturale;
- sabato 6 dicembre, Museo di Castelvecchio.
Prenotazioni: segreteriadidattica@comune.verona.it
DAL MART DI ROVERETO
Tra le numerose mostre proposte dal grande museo di arte contemporanea di Rovereto quella che durante l’estate ha riscosso il maggior successo esponeva le immagini del grande fotografo Sebastião Salgado. Era stata dedicata ai ghiacciai e infatti è stata pensata per l’Anno Internazionale dei Ghiacciai. La possiamo ancora vedere al Muse di Trento fino all’11 gennaio 2026.
Fino al 9 novembre rimarrà aperta al MART un’altra mostra di fotografia: “Trentino Unexpected”. Dai boschi ai castelli, dai ghiacciai ai vigneti, il Trentino contiene paesaggi e storie. La mostra racconta questa complessità attraverso gli scatti di Simone Bramante, Francesco Jodice, Gabriele Micalizzi, Roselena Ramistella, Massimo Sestini, Newsha Tavakolian.
DOMENICO VANTINI NELLA SEDE DELL’ATENEO DI BRESCIA
Fino al 16 novembre 2025 il pubblico potrà visitare gratuitamente alcune opere dedicate alla figura e all’arte di Domenico Vantini, padre del più famoso architetto Rodolfo. L’allestimento è accessibile durante le visite guidate all’Ateneo di Brescia con prenotazione online obbligatoria https://www.ateneo.brescia.it/
CELLATICA – FONDAZIONE PAOLO E CAROLINA ZANI: IL FAUNO DANZANTE, TRA ARTE, MODA, DANZA.
Fino al 30 novembre 2025 la Casa Museo di Cellatica propone l’allestimento Il fauno danzante. Arte, Moda, Danza. La mostra celebra l’incontro tra moda e scultura, attraverso il fil rouge della danza. Il progetto raduna quattro esemplari scultorei del Fauno danzante esposti nella sala delle mostre temporanee. Le opere sono in dialogo a costumi di scena, esposti nell’allestimento permanente della Casa Museo, ideati da celebri artisti, couturier e costumisti, da Pablo Picasso a Roberto Capucci. Si tratta di una selezione di costumi di scena indossati da star internazionali del balletto: Rudolf Nureyev, Carla Fracci, Gheorghe Iancu, Alessandra Ferri, Roberto Bolle e Denis Ganio. Invece “Il Fauno danzante” (1748 ca), che arriva dalle collezioni di Palazzo Madama (Torino), è il perno a partire dal quale si svolge il racconto della fortuna iconografica di un modello, quello del Satiro con kroupezion, tra i soggetti maggiormente apprezzati dai cultori dell’antichità a cavallo tra Sei e Settecento. Ecco l’arrivo del Fauno a Cellatica: com/reel/1246487320499085/?s=single_unit
L’opera, in porcellana dura, fu realizzata su modello di un marmo romano del I secolo a.C. conservato nella Tribuna di Firenze (nucleo originario del Museo degli Uffizi), a sua volta replica di un esemplare ellenistico del II secolo a.C. Come anche gli altri esemplari in mostra, in mano reca i cimbali – strumenti musicali composti da dischi in bronzo da percuotere tra loro, mentre la gamba destra poggia sul kroupezion, il sandalo in legno che scandiva il tempo nella danza grazie ad una lastrina di metallo attaccata alla suola.
ARCHIVIO MOSTRE
Le pubblicazioni della casa museo, dedicate alle mostre che sono state allestite nel museo di Cellatica, si possono chiedere in prestito alle sale di lettura della rete delle biblioteche bresciane grazie alle copie presenti nella biblioteca Queriniana e in quella di Cellatica. Quello che segue è l’elenco delle opere disponibili a Cellatica per la consultazione o per il prestito:
- IL COLORE DELLE PIETRE ; l’arte dell’intarsio di pietre dure
- ROSALBA CARRIERA ; la veneziana che ritrae l’Europa del Settecento
- IL FASCINO DELL’ORIENTE ; le porcellane cinesi e giapponesi
- LA CLEOPATRA BARBERINI
- ABITARE L’ARTE
- MERAVIGLIOSO! ; un capolavoro fiorito del barocco europeo
- CASA MUSEO guida della collezione
- ROSSO IMPERO porfido egiziano dall’antico al barocco
- ROSSO IMPERO porfidi marmi e pietre scolpite
In occasione delle ultime mostre temporanee della Casa Museo di Cellatica, che annovera una collezione di 1250 pezzi, erano arrivati dalla Galleria Borghese di Roma due busti di “Imperatore romano”, “opere nel gusto romano tardo cinquecentesco dei Della Porta”. Uno dei due busti raffigurava l’imperatore romano Augusto in età matura. Invece da Palazzo Barberini e dalla Galleria Corsini di Roma erano giunte in prestito le opere di François Boucher e Jean Honoré Fragonard in occasione della mostra “Boucher e Fragonard. Alla corte del re”.
Alla scoperta della Casa Museo Zani (servizio televisivo introdotto dal FAI)
https://www.facebook.com/watch/?v=845949566145128
Il 5 febbraio 2025 il museo ha celebrato il ricordo di Carolina Zani, che avrebbe compiuto 35 anni, e la data di apertura del museo che risale al 2020 e che espone 1250 pezzi nelle stanze della Casa Museo.
CARZAGO: LA VECCHIA POPOLANA DEL MARTES TORNERA’ A GENNAIO
“La vecchia popolana” (1680-90) di Pietro Bellotti tornerà al Museo Martes (Carzago, Calvagese della Riviera), che l’ha recentemente acquisita, il prossimo gennaio. Il dipinto è stato selezionato per la mostra alle Gallerie dell’Accademia di Venezia intitolata Stupore, realtà, enigma. Pietro Bellotti e la pittura del Seicento a Venezia (fino al 18 gennaio 2025).
ARCHIVIO MOSTRE
Nei mesi precedenti al Martes erano state esposte temporaneamente il “Redentore fanciullo tra le Tavole della Legge e la Croce” dipinto da Moretto, prestato da un collezionista, e il dipinto di Frà Girolamo da Brescia dedicato a San Michele arcangelo, concesso da Palazzo Chiericati. In cambio i civici musei di Vicenza avevano esposto il quadro “Salmace ed Ermafrodito”, dipinto del rococò veneziano di Gianantonio Pellegrini che di solitoè esposto al primo piano, all’inizio del corridoio del percorso museale del Martes. Lo si nota nel video seguente:
Video di circa 7 minuti girato in occasione delle Giornate del FAI
Invece la Madonna con Bambino di Bellini è assente dal Martes per un intervento di restauro. Prima della sua partenza il dipinto era stato esposto alle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Il catalogo della collezione del Martes è disponibile nella rete bibliotecaria bresciana.
Un paio di cataloghi della collezione Sorlini, custoditi nella sala di lettura di Calvagese della Riviera, si possono chiedere a prestito attraverso la rete delle biblioteche bresciane.
L’ORIENTE TRA COCCAGLIO E TORINO
Indice delle pubblicazioni del Museo d’Arte Orientale – Collezione Mazzocchi disponibili nella rete bibliotecaria:
- Catalogo “Museo d’Arte Orientale – Collezione Mazzocchi. Lo scrigno dell’arte giapponese in Franciacorta”: Biblioteca del Comune di Coccaglio, Biblioteca Queriniana di Brescia.
- “Yokai: le antiche stampe dei mostri giapponesi”, Monza
- Biblioteca del Comune di Coccaglio e Biblioteca Queriniana di Brescia.
- “Mnemosyne: il teatro della memoria”, Pavia
Le opere sono sugli scaffali della Biblioteca del Comune di Coccaglio, Biblioteca Queriniana di Brescia e Biblioteca Largo Torrelunga di Brescia.
Video intervista al direttore Paolo Linetti che ha curato la mostra di Treviso
Mostre al MAO, Museo d’Arte Orientale (AMP), Torino.
Fino al 28 giugno 2026, Chiharu Shiota. The Soul Trembles, mostra monografica dedicata all’artista giapponese, anteprima nazionale, MAO, Museo d’Arte Orientale (AMP), Torino.
ALLA SCOPERTA DELLA RETE DELL’800 LOMBARDO
Il terzo Convegno della Rete dell’800 Lombardo si svolgerà lunedì 10 novembre 2025, con inizio alle ore 9.30, presso Villa Monastero a Varenna sul lago di Como, sul tema Giardini reali, immaginati e illustrati della Rete. Da Giardino di delizie a Giardino come luogo di accoglienza.
La Rete dell’800 Lombardo è nata nel 2004 e si è ricostituita nel 2019 grazie al supporto di Regione Lombardia con l’intento di valorizzare e promuovere luoghi e raccolte legati, a vario titolo, alla cultura ottocentesca, attraverso progetti di studio, ricerca e divulgazione. Gli enti attualmente aderenti sono ventiquattro.
La Rete è presente sul web attraverso le seguenti pagine: www.rete800lombardo.net; www.rete800lombardo-edu.net (dedicato alla didattica); pagine social di Facebook e Instagram; Associazione Abbonamento Musei. Ecco quali sono gli enti che fanno parte della Rete: Accademia Carrara di Bergamo, Accademia di Brera di Milano, Accademia Tadini di Lovere (BG), Castello Bonoris di Montichiari (BS), Galeria d’arte Moderna di Milano, Musei Civici di Monza, Museo Ala Ponzone di Cremona, Museo Bagatti Valsecchi di Milano, Museo del Risorgimento di Milano, Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia di Brescia, Museo Diotti di Casalmaggiore (CR), Museo Lechi di Montichiari(BS), Museo Poldi Pezzoli di Milano, Palazzo Tosio a Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia, Villa Carlotta di Tremezzina (CO) e Villa Monastero di Varenna (LC).
Video approfondimenti
A Villa Carlotta (Tremezzina) è stato dedicato un ricco servizio (Bellitalia, 8/11/25)
Le opere della Rete dell’800:
Giuseppe Diotti, Antigone condannata a morte da Creonte, 1845, Accademia Carrara, Bergamo.
Il Restauro (11 minuti)
L’EGITTO PIU’ VICINO
C’è un piccolo mondo egizio nel Bresciano, ma grande …nei volumi! Non è un museo, anche se si trova in una …casa museo! Lo si può solo sfogliare, ma per gli occhi sarebbe comunque fonte di grande interesse se le sue pagine venissero aperte. Si tratta di una monumentale – nel vero senso della parola viste le dimensioni – serie di volumi, quelli della celebre “Déscription de l’Egypte” (1809-1822). Fanno parte del patrimonio librario di due importanti biblioteche, quella dell’Ateneo di Brescia, che custodisce la casa museo ubicata in via Tosio, e quella della Fondazione Ugo Da Como, che tra l’altro fa parte delle rete Abbonamento Musei Lombardia. La biblioteca di Lonato conserva una ricca serie di opere a stampa del XIX secolo, come la già citata “Déscription de l’Egypte”, nello splendido esemplare proveniente da una prestigiosa collezione inglese, frutto del Deposito del Cav. Luigi Nocivelli. I volumi che sono invece custoditi dall’Ateneo di Brescia si vedono durante la visita guidata delle stanze della casa museo di Paolo Tosio, ma chiusi in una vetrina, nella stanza che precede la grande sala delle adunanze. Purtroppo al momento, solo per importanti motivi di studio, è possibile accedere a queste due raccolte monumentali. Per rendere fruibili a tutti le pagine illustrate di questi volumi potrebbe essere utile, ad esempio, l’organizzazione di una raccolta fondi che, con l’aiuto di sponsor privati, abbia come obiettivo l’acquisto di una vetrina idonea ad esporre, in condizioni ideali, uno dei volumi, ovviamente aperti, della “Déscription de l’Egypte”. Così, come ad esempio accade alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano, dove le tavole del Codice Atlantico di Leonardo Da Vinci vengono esposte a rotazione, si potrebbe mostrare un volume alla volta, alternando periodicamente le pagine e i volumi. Dedichiamo questa proposta a Pierfranco Blesio (1936-1924) già direttore del Museo di Scienze Naturali di Brescia e segretario accademico dell’Ateneo di Brescia.
Alla scoperta della “Déscription de l’Egypte”. Disegni tratti primo dei volumi dedicati alla storia naturale:
- Aquila maculata minore (Aquila naevia), giovane
- Piovanello codabianca (Elanus caesius).
MOSTRE IN CORSO
Fino al 3 maggio 2026, Tesori dei faraoni, Scuderie del Quirinale, Roma.
Video presentazioni
(4.52)
(3.07)
ARCHIVIO MOSTRE
Gli Egizi e i doni del Nilo, Cattedrale di Ragusa.
Approfondimenti: dopo il video (5 minuti) segue un audio (18 minuti)
IL PROGRAMMA MEMBERSHIP DEL MUSEO MUSEO EGIZIO
Lo scorso anno il Museo Egizio di Torino ha celebrato il suo bicentenario con diverse novità. Ne citiamo solo alcune, come la Galleria dei tessuti e quella del Giardino egizio, il Tempio di Ellesiya, la Galleria dei re e il riallestimento di una sala molto importante con la n. 6 dedicata ai reperti di Deir el-Medina.
L’ingresso al Museo Egizio è gratuito con l’Abbonamento Musei Piemonte.
MUSEO INTERNAZIONALE DEL TAPPETO ANTICO
ARCHIVIO MOSTRE
Le mostre del Museo Internazionale del Tappeto Antico (MITA) di via Sostegno (Brescia), nell’attesa del prossimo allestimento, si possono rivedere sfogliando, con l’aiuto delle biblioteche del territorio, i cataloghi come quelli dedicati alle ultime due esposizioni. Il MITA ha infatti donato i cataloghi delle sue mostre alla Biblioteca Queriniana alla quale si possono chiedere in prestito da un qualunque punto della rete bibliotecaria.
La quinta mostra si intitolava Geografie della solitudine. Gli arazzi di William Kentridge e i tappeti delle montagne. La mostra aveva messo in dialogo le opere di William Kentridge, artista sudafricano di fama mondiale, con i tappeti Gabbeh e Sarab della Collezione Zaleski.
https://www.dailymotion.com/video/x9khzso
Invece la quarta mostra del Museo Internazionale del Tappeto Antico era stata dedicata ai tappeti Mamelucchi ed era abbinata alla mostra “1543 – Il matrimonio del secolo”. I Mamelucchi, “tiranni d’Egitto”, dominarono il Paese fino al 1811. Il sultanato era sorto dalla casta di guerrieri assoldati nel Caucaso nel 1250.
VERSO IL BICENTENARIO DELLA VITTORIA ALATA DI BRESCIA
Il 20 luglio 1826, durante una campagna di scavi archeologici promossa dall’Ateneo di Scienze, Lettere e Arti di Brescia, l’archeologo Luigi Basiletti scopriva, nascosta nell’intercapedine del Capitolium romano, una delle statue bronzee più straordinarie del mondo antico: la Vittoria Alata. In vista delle iniziative per la ricorrenza del bicentenario (20 luglio 2026) tutti coloro che risiedono a Brescia potranno visitare gratuitamente i civici musei di Brescia (AML) e quindi anche il Parco archeologico di Brescia romana dove è esposta la Vittoria Alata. Il 20 luglio 1826, oltre alla statua, vennero alla luce sei teste bronzee di età imperiale e centinaia di altri reperti. Furono certamente nascosti per salvarli dalla distruzione. Infatti avrebbero rischiato di essere fusi come accadeva nel passato alle opere in bronzo. Una campagna di scavi sostenuta dalla cittadinanza aveva dato il via ad una raccolta pubblica promossa dalla municipalità bresciana e dall’Ateneo di Brescia. Un tesoro che ancora oggi è motivo di vanto per la città e la comunità locale. La Vittoria Alata ha ispirato viaggiatori, artisti, intellettuali del pasato. L’imperatore francese Napoleone III ne commissionò una copia oggi custodita al Museo del Louvre.
(AML) Tutti i Musei Civici di Brescia (Santa Giulia, Parco archeologico Brixia, Pinacoteca Tosio, Museo del Risorgimento, Museo delle Armi) sono accessibili gratuitamente con l’Abbonamento Musei Lombardia.
NON SOLO ROMANINO NELL’ALTO SEBINO
Nell’Alto Sebino ci sono due mete di grande interesse artistico: la chiesa di Santa Maria della Neve di Pisogne e l’Accademia Tadini di Lovere (AML). Nella celebre chiesa, oggi sconsacrata, di Pisogne si possono ammirare gli affreschi del Romanino che rivestono quasi tutte le pareti. Solo in quella di sinistra rimangono poche pitture. L’ingresso alla chiesa e l’accesso al vicino parcheggio sono gratuiti. Si consiglia di controllare sul sito web del Comune di Pisogne gli orari di apertura. Invece la grande raccolta d’arte del comune bergamasco – il secondo museo più importante della provincia dopo l’Accademia Carrara – fa parte della Rete dei Musei Lombardi dell’Ottocento. Si tratta dell’ Accademia Tadini che la scorsa estate aveva accolto nelle sue sale alcune “opere ospiti”, provenienti da una collezione privata, dedicate a due celebri eroine romantiche, Imelda e Giulietta. L’autore dei dipinti era il celebre pittore veneziano Francesco Hayez.
Info: didattica@accademiatadini.it o 349 411 8779
https://www.accademiatadini.it/
VIDEO
L’opera del lunedì: Girolamo Romanino, “La Passione di Cristo”, a cura del prof. Strinati,
Accademia Tadini (durata 5 minuti, 2018)
Virtual tour
https://www.accademiatadini.it/il-museo/virtual-tour/
TESORI IN VIAGGIO: PRESTITI DELLE COLLEZIONI BRESCIANE
Il teatro del quotidiano: Cipper, Castello del Buonconsiglio, Trento
https://www.youtube.com/watch?v=2cNr9LjAAG0
Dilemma perenne, Illegio, Udine
Presentazione in dialetto friulano
https://www.facebook.com/watch/?v=622275357545135
VIDEO APPROFONDIMENTI
BRESCIA
Dal 21 novembre al 14 dicembre 2025, XVI edizione del Premio Nocivelli, Palazzo Martinengo Novarino Cesaresco, Brescia.
https://www.youtube.com/@associazioneculturaletechn3285
PAVIA
Fino all’11 gennaio 2026, Gli arazzi della Battaglia di Pavia (riuniti insieme per la prima volta i sette arazzi di manifattura fiamminga, provenienti dal Museo di Capodimonte,che raffigurano la vittoria di Carlo V sui francesi avvenuta cinquecento anni fa), Musei Civici del Castello Visconteo di Pavia (AML).
MILANO
Fino al 4 novembre 2025, Natura morta. Jago e Caravaggio, Pinacoteca Ambrosiana, Milano.
Il primo video ha una durata di circa 4 minuti, gli altri 1 minuto e mezzo ciascuno.
https://video.milanofinanza.it/video/natura-morta-jago-e-caravaggio-alla-pinacoteca-ambrosiana-x9j7nco
Leonardo in mostra
Quattro disegni del Codice Atlantico dall’Ambrosiana ad Osaka
MILANO
Fino all’11 gennaio 2026, Appiani. Il Neoclassicismo a Milano, Palazzo Reale (*), Milano.
MILANO
Fino al 26 gennaio 2026, Pellizza da Volpedo. I capolavori (nell’ambito del ritorno del “Quarto Stato” che dal Museo Novecento torna alla GAM. Tra le opere in mostra un dipinto prestato dall’Accademia Carrara di Bergamo), Galleria di Arte Modena (AML), Milano.
MILANO
VIDEO RASSEGNA DELLA GRANDE BRERA
Palazzo Citterio, La Grande Brera. Una comunità di arti e scienze, Milano.
Ingresso da via Brera 12 e 14. Al numero civico 28 c’è invece l’ingresso alla Pinacoteca di Brera.
Grande Brera: Il giorno prima dell’inaugurazione (3 minuti)
com/watch?v=-cpvddVIRhs
Un giro a Palazzo Citterio (10 minuti)
Con Marco Carminati durante l’allestimento della Grande Brera (18 minuti, audio)
Storie della Grande Brera
L’ALLESTIMENTO DELLA GRANDE BRERA VISTO DA DUE STUDENTESSE
Le studentesse della scuola di restauro di Botticino descrivono il loro stage alla Pinacoteca di Brera durante la movimentazione delle opere trasferite nella sede di Palazzo Citterio (3 minuti)
UNA MOVIMENTAZIONE DELLE OPERE DI BRERA DI 95 ANNI FA
Dalla Pinacoteca di Brera partono i quadri italiani per l’Esposizione di Londra del 1° gennaio 1930 (3 minuti)
https://www.youtube.com/@istitutoluce
Dopo la mostra a Londra i dipinti rientrano a Roma (un minuto e mezzo)
ARCHIVIO VIDEO MOSTRE
VARESE
Un altro sguardo. Opere della collezione Gemma de Angelis Testa, Villa e collezione Panza, Varese
BERGAMO
Maurizio Cattelan Seasons, Gamec, Bergamo e in altri tre luoghi della città.
CON L’ABBONAMENTO MUSEI IN TASCA
La sigla (AML) indica le sedi accessibili con l’Abbonamento Musei Lombardia. Ad esempio tutti i musei civici della città di Brescia ed oltre 250 realtà espositive della regione sono comprese nella rete lombarda che, tra l’altro, è abbinata con i musei della Val d’Aosta. L’ingresso gratuito è valido non solo per le due regioni ma anche per le mostre temporanee allestite in queste sedi. La gratuità vale per un intero anno a partire dal giorno di acquisto dell’abbonamento. Riduzioni per i giovani e gli over 65. Tutte le novità sulla pagina Facebook degli Amici dell’Abbonamento Musei Lombardia https://www.facebook.com/groups/877723338991706
FUORI MUSEO
ARTE A PALAZZO GAIFAMI
Quattro dipinti di Francesco Paglia e gli affreschi di palazzo Gaifami attendono gli amanti dell’arte in via fratelli Bandiera 22 a Brescia. Un paio di dipinti del trittico delle allegorie erano già stati esposti nella Pinacoteca Tosio-Martinengo (AML). Per visitare i sontuosi saloni di Palazzo Gaifami, sede della Croce Bianca di Brescia, scrivere a: presidenza@crocebiancabrescia.it.
https://www.facebook.com/photo/?fbid=8054793931209264&
Nel patrimonio della rete delle biblioteche bresciane e cremonesi sono disponibili diverse pubblicazioni dedicate agli affreschi di Palazzo Gaifami, come quello di Giulia Adami, Croce Bianca Brescia, già palazzo Gaifami, in Stefania Cretella (a cura di), Miti e altre storie. La grande decorazione a Brescia. 1680-1830, Grafo, Brescia 2020, pp. 53-55.
NON SOLO ARTE…IN FRANCESE
DAL FURTO DELL’ANNO ALLA SICUREZZA DEI MUSEI
La polemica è scoppiata come nel 1911 dopo il furto della Gioconda. Allora il direttore dei musei nazionali dovette dimettersi. A quell’epoca il quotidiano monarchico “L’Action française” scrisse che la Gioconda era stata rubata a simboleggiare il fallimento della Repubblica. Oltre un secolo dopo, per fortuna, non siamo più a quel punto. Tuttavia rimane il peso simbolico del nuovo furto – i gioielli di Napoleone – ancora di più che nel 1911. Sulla pagina seguente altri link che rinviano a contenuti riguardanti la sicurezza dei musei e i patrimoni culturali in pericolo.
Nei mesi precedenti sono stati citati i seguenti podcast: il “corpo sezionato” nelle opere di Durer e Leonardo da Vinci; Malattie nascoste nelle opere d’arte; L’economia secondo i pittori fiamminghi; Una galleria d’arte in una antica farmacia della Ville Lumière; Tina Modotti: fotografa e militante; New York 1888: gli impressionisti sulla Quinta Avenue (aprile 2024), come da una critica negativa sia nato un capolavoro (maggio 2024); La nascita della notte dei musei (giugno 2024); La Capitale Europea della Cultura assegnata a Nova Gorica (Slovenia) e Gorizia (luglio 2024); La pittura è l’avvenire dell’arte contemporanea? (agosto 2024); L’arte contemporanea è veramente arte? (settembre 2024); Le ninfee di Claude Monet e i limiti dell’astrazione (ottobre 2024); I dipinti di Gustave Caillebotte al Musée d’Orsay (novembre 2024); Dai ritagli ai veri quadri: storia di un collezionista (dicembre 2024); Ma cos’è una crosta? Il MIAM risponde (gennaio 2025); I musei sono troppo affollati? (febbraio 2025); Pittura contemporanea e opere storiche a confronto (marzo 2025); Quando le opere d’arte raccontano il clima (aprile 2025); Festival del disegno (maggio 2025); “Carta bianca” al Louvre: un incontro intimo con le opere (giugno 2025); Alla scoperta del Centre Pompidou Metz (luglio 2025); L’Arazzo di Bayeux al British Museum (agosto 2025).
La “notte stellata” e le leggi fisiche nell’arte (settembre 2025); Quarant’anni fa il Pont-Neuf venne ”impacchettato” (ottobre 2025). Questo mese: Il furto dell’anno.
Tutti i dettagli nelle rispettive newsletter pubblicate su www.zanihome.it
ALTRE ESPOSIZIONI
CONCORSO GRAFICO-PITTORICO “DISEGNARE LA NATURA”
I lavori grafico-pittorici presentati alla prima e alla seconda edizione del concorso “Disegnare la natura”, esposti al Museo di Scienze Naturali di Brescia nella primavera 2023, si possono sempre visionare nella rassegna delle opere pubblicata sul sito zanihome.it
I lavori della terza edizione sono in corso di pubblicazione sullo stesso sito. Per conoscere come partecipare alla IV edizione del concorso e le date della prossima esposizione scrivere a: scienzapertuttinews@gmail.com
Opere tratte dalla mostra dedicata alla seconda edizione
ROSEMARY AMODEO
MARIA BEATRICE ANANIA
Laboratori di disegno naturalistico
https://www.facebook.com/photo?fbid=1208648157958352&set=a.465681462255029
FLORA E FAUNA DA SFOGLIARE IN BIBLIOTECA
https://www.facebook.com/reel/821568960625636
MUSEI DEL CIELO
Fino al 6 gennaio 2026, Mostra Henrietta Leavitt, INFINI.TO, Planetario di Torino. Introduzione alla videoguida.
https://www.planetarioditorino.it/calendario-cicli-payne-e-leavitt/intro-
UN GIRO TRA LE MOSTRE DEL MOMENTO
Fino al 2 novembre 2025, Fascismo, resistenza, libertà. Verona 1943-1945, Sala Boggian, Museo di Castelvecchio, Verona. Tra i temi oggetto di approfondimento anche la mostra del 1947 dedicata alle opere messe in salvo durante gli anni della guerra e successivamente recuperate dal territorio. Sono esposte alcune di quelle sopravvissute, tra cui Eliodoro e il sacerdote Onia di Giambattista Tiepolo, la Dama delle licnidi di Peter Paul Rubens e l’Allegoria della Speranza di Alessandro Turchi, unica opera sopravvissuta di un ciclo di tele dell’artista. Catalogo Electa. Fino al 3 novembre 2025 le sculture di Giuseppe Bergomi sono esposte tra Bolgheri, Castagneto Carducci e Casale Marittimo. Lo scorso anno le opere dello scultore bresciano erano in mostra al Museo di Santa Giulia (AML) e al Castello di Brescia. Il catalogo della mostra Giuseppe Bergomi. Sculture 1982-2024, è disponibile per il prestito attraverso la Rete Bibliotecaria bresciana e cremonese.
Fino al 9 novembre 2025, Ricchezza. Dilemma perenne, Casa delle Esposizioni, Illegio (Udine). In mostra anche due opere delle collezioni civiche di Brescia.
Fino al 9 novembre 2025, Trentino Unexpected, visto da sei fotografi di fama internazionale: Simone Bramante, Francesco Jodice, Gabriele Micalizzi, Roselena Ramistella, Massimo Sestini, Newsha Tavakolian, Mart, Rovereto.
Fino al 23 novembre 2025, 19a Mostra Internazionale di Architettura: Intelligens. Natural. Artificial. Collective, Venezia.
Fino al 6 gennaio 2026, Robert Mapplethorpe. Le forme del classico, Le stanze della fotografia, Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia.
Fino all’11 gennaio 2026, Sebastiao Sagado, Ghiacciai, Muse, Trento.
Fino all’11 gennaio 2026, Palazzo Reale a Milano ospita la prima retrospettiva in Italia dedicata a Leonora Carrington, artista surrealista: oltre 60 opere per raccontare la sua carriera.
Fino all’11 gennaio 2026, Appiani. Il Neoclassicismo a Milano, Palazzo Reale, Milano.
Fino all’11 gennaio 2026, Man Ray. Forme di luce, Palazzo Reale, Milano.
Fino al 18 gennaio 2025, Restituzioni. Tesori d’arte restaurati, 20a edizione, Palazzo Esposizioni Roma. Il programma “Restituzioni” è promosso e curato da Intesa Sanpaolo.
Fino al 18 gennaio 2025, Stupore, realtà, enigma. Pietro Bellotti e la pittura del Seicento a Venezia, Gallerie dell’Accademia, Venezia. Tra le opere esposte anche “La vecchia popolana” prestata dal Martes di Carzago.
Fino al 25 gennaio 2026, Lo studio sul colle. Guido Trentini e Angelo Zamboni, Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, Verona.
Fino al 2 marzo 2026, Le ceramiche di Lucio Fontana, Collezione Peggy Guggenheim, Venezia.
Fino al 22 marzo 2026, Sport. Le sfide del corpo, Mart, Rovereto, in occasione dei Giochi Olimpici invernali di Milano Cortina 2026.
Fino al 3 maggio 2026, Tesori dei faraoni, Scuderie del Quirinale, Roma.
Fino al 28 giugno 2026, Chiharu Shiota. The Soul Trembles, mostra monografica dedicata all’artista giapponese, anteprima nazionale, MAO, Museo d’Arte Orientale (AMP), Torino.
ANTICIPAZIONI PROSSIME MOSTRE
Autunno 2025, Orazio Gentileschi e Guido Reni, Musei Reali, Torino (AMP).
(AMP) Ingresso gratuito per i possessori dell’Abbonamento musei Piemonte in oltre 300 sedi. E’ possibile acquistare l’abbonamento cumulativo Lombardia-Piemonte-Val d’Aosta che comprende complessivamente quasi mezzo migliaio di sedi.
(AML) Di solito l’Ingresso alle mostre di Palazzo Reale, a Milano, sono scontate per i possessori dell’Abbonamento musei Lombardia – Val d’Aosta.
MOSTRE ACCESSIBILI GRATUITAMENTE CON ABBONAMENTO MUSEI LOMBARDIA-VAL D’AOSTA
Da quest’anno: Palazzo Citterio, La Grande Brera. Una comunità di arti e scienze, Milano. Ingresso da via Brera 12 e 14. Al numero civico 28 c’è invece l’ingresso alla Pinacoteca di Brera.
Fino al 2 novembre 2025, Emozioni dei Giochi – Culture through sport, storia dei Giochi Olimpici e Donne ai Giochi Olimpici raccontati da video e fotografie, Museo del Violino, Cremona.
Fino al 2 novembre 2025, Street Art Revolution, Forte di Bard, Valle d’Aosta.
Fino al 4 novembre 2025, Natura morta. Jago e Caravaggio, Pinacoteca Ambrosiana, Milano.
Fino al 23 novembre 2025, FO.CO – Exposing Contemporary Photography (seconda edizione), La Cavallerizza, Brescia.
Fino al 6 gennaio 2026, Arte e natura. Pittura su pietra tra Cinque e Seicento, Accademia Carrara (AML), Bergamo.
Fino all’11 gennaio 2026, Gli arazzi della Battaglia di Pavia (riuniti insieme per la prima volta i sette arazzi di manifattura fiamminga, provenienti dal Museo di Capodimonte,che raffigurano la vittoria di Carlo V sui francesi avvenuta cinquecento anni fa), Musei Civici del Castello Visconteo di Pavia (AML).
Fino all’11 gennaio 2026, Strata #1 di Quayola (installazione video che rielabora in chiave algoritmica la volta della Chiesa del Gesù a Roma; l’opera è stata acquisita dal Museo Nazionale dell’Arte Digitale), ledwall, Pinacoteca di Brera, Palazzo Citterio, Milano.
Fino al 18 gennaio 2026, Nobu at Elba Redux (imponente installazione di Giovanni Frangi già esposta la prima volta nel 2005 a Villa Panza di Varese. Si compone di quattro grandi tele, in tutto una quarantina di metri, più venti sculture in gommapiuma bruciata), Sala Stirling, Pinacoteca di Brera, Palazzo Citterio, Milano.
Fino al 26 gennaio 2026, Pellizza da Volpedo. I capolavori (nell’ambito del ritorno del “Quarto Stato” che dal Museo Novecento torna alla GAM. Galleria di Arte Modena (AML), Milano.
Fino al 1° febbraio 2026 si può vedere l’installazione filmica multischermo All That Change You. Metamorphosis del regista britannico Isaac Julien. Fruttiere di Palazzo Te, Mantova.
Fino a febbraio 2026, Candy Eaters di Alice Zanin (natura ed economia circolare nell’installazione in cartapesta che propone una voliera immaginaria popolata da Spatole Rosate, il cui piumaggio, in questo allestimento creativo, deriva da caramelle rosa), Tempietto, Pinacoteca di Brera, Palazzo Citterio, Milano.
Fino al primo marzo 2026, Kandinsky e l’Italia, Maga, Fondazione Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Gallarate (VA).
ANTICIPAZIONI PROSSIME MOSTRE
Da gennaio ad aprile 2026, Vanishing Trees di Debora Hirsch (proiezione site-specific che utilizza le immagini di tre alberi in via d’estinzione per una riflessione visiva sulla perdita di biodiversità e memoria collettiva), ledwall, Pinacoteca di Brera, Palazzo Citterio, Milano.
Dal 27 febbraio al 2 giugno 2026, Le origini, le carte, la fortuna. La riunione più importante mai realizzata del mazzo dei tarocchi Colleoni, 74 carte realizzate da Bonifacio Bembo e da Antonio Cicognara, custodite tra l’Accademia Carrara, la Morgan Library di New York e una collezione privata bergamasca.
Da maggio a luglio 2026, Mimmo Paladino (l’artista esporrà una trentina dei suoi celebri Dormienti, figure coricate – esposte alcuni anni fa anche al Museo di Santa Giulia – e sculture di coccodrilli ), Sala Stirling, Pinacoteca di Brera, Palazzo Citterio, Milano.
Dal 14 maggio al 30 agosto 2026, Giovanni Agostino da Lodi (prima esposizione monografica dedicata a questo artista), Pinacoteca di Brera, Palazzo Citterio, Milano.
Gianfranco Ferré. Dentro l’obiettivo, Forte di Bard, Val d’Aosta.
William Kentridge in dialogo con l’eredità di Giorgio Morandi (nell’ambito della rassegna diffusa Metafisica & Metafisiche; l’artista sudafricano aveva esposto alcune sue opere prima dell’estate al MITA di Brescia), Pinacoteca di Brera, Palazzo Citterio, Milano.
(AML) L’Abbonamento Musei Lombardia consente l’accesso gratuito anche nei Musei della Val d’Aosta ed altri siti (Castello Sarriod de la Tour, Chiesa di San Lorenzo, Castello di Fénis, nuovo Parco archeologico di Aosta).
MOSTRE BRESCIANE E IN ABBONAMENTO
Il Museo del Risorgimento, Castello di Brescia, dal 2023 il museo presenta un nuovo innovativo allestimento (AML).
Fino al 16 novembre 2025, mostra dedicata alla figura e all’arte di Domenico Vantini, padre del più famoso architetto Rodolfo, Ateneo di Brescia, visita guidata con prenotazione on-line (obbligatoria), https://www.ateneo.brescia.it/
Fino al 16 novembre, La nuda di Giacomo Grosso (Cambiano, 1860-Torino, 1938), dalla collezione civici musei di Brescia, Ateneo di Brescia. L’opera esce dai depositi a seguito del prestito del quadro Torquato Tasso legge il suo poema alla corte di Ferrara di Francesco Podesti che dall’Ateneo, dove è di solito esposto, è arrivato a Illegio (Udine) per l’annuale mostra della Casa delle Esposizioni dedicata quest’anno al tema “Ricchezza. Dilemma perenne” (fino al 9 novembre). E’ arrivato a Illegio anche il dipinto L’adorazione dei pastori (1530) di Lorenzo Lotto. Nella sala VI della Pinacoteca Tosio Martinengo, dove è di solito esposto, ora si può vedere, il quadro Noli me tangere (1500-1524) del ferrarese Ludovico Mazzolino. Anche in questo caso si tratta di un’opera uscita dai depositi bresciani.
Fino al 23 novembre 2025, FO.CO – Exposing Contemporary Photography (seconda edizione), La Cavallerizza, Brescia.
Fino al 30 novembre 2025, Il fauno danzante. Arte, Moda, Danza, Casa Museo della Fondazione Paolo e Carolina Zani, Cellatica.
Fino al 30 novembre 2025, Hermann Nitsch. Corpo-Sacro_Mito, Museo Diocesano, Brescia.
Fino al 20 dicembre 2025, Premio Paolo VI per l’arte contemporanea (collettiva dei sei finalisti della quinta edizione del Premio); Iniziare dalla fine. Paolo VI e la chiusura del Concilio Vaticano II (mostra fotografica che testimonia il ruolo svolto da Paolo VI nel Concilio Vaticano II), Collezione Paolo VI – arte contemporanea, Concesio.
Fino al 21 dicembre 2025, Custodire, Castello di Padernello (Brescia). Il tema principale della mostra riguarda la Sala delle Dame. La stanza originale si trova in un palazzo di Brescia a pochi metri dalla chiesa di San Francesco. Venne decorata dal pittore Moretto e dalla sua bottega e realizzata in occasione del matrimonio tra il conte Gerolamo I Martinengo di Padernello e la marchesa Eleonora Gonzaga di Sabbioneta (AML).
Fino al 31 dicembre 2025, Annunciazione di Pietro Maria Bagnatore detto il Bagnadore (Orzinuovi, 1548 circa-Brescia, 1629), pittore, scultore e architetto bresciano, originario di Orzinuovi. L’opera è esposta a Palazzo Loggia, Brescia.
Fino al 6 gennaio 2026, Elogio della diversità: viaggio negli ecosistemi italiani, Grande Miglio del Castello di Brescia (ingresso gratuito, ore 10-18, dal 6 al 10 novembre fino alle ore 23 in occasione del Festival Mysteria).
Fino al 6 gennaio 2026, L’ultimo inverno 1943-1945. Dalla Resistenza alla Liberazione, MuSa, Museo di Salò.
Fino al 9 gennaio 2026, La nascita di Venere di Giuseppe Bezzuoli, Pinacoteca Tosio Martinengo, Brescia.
Fino al 9 gennaio 2026, Due scene socratiche di Giovanni Battista Gigola, Pinacoteca Tosio Martinengo, Brescia.
Fino all’ gennaio 2026, Fabrizio Dusi. Le parole degli altri, La Galleria Bper Banca, Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria.
Fino al 15 febbraio 2026, Matthias Stom: un caravaggesco nelle collezioni lombarde,Pinacoteca Tosio Martinengo, Brescia.
Fino al 15 febbraio 2026, Peter Paul Rubens. Giovan Carlo Doria a cavallo, Pinacoteca Tosio Martinengo, Brescia.
Fino al 15 febbraio 2026, Guido Crepax. Sogni, Giochi, Valentina 1953-2003, Museo di Santa Giulia, Brescia.
Fino al 15 febbraio 2026, Mondi, viaggi, storie… e poi c’è Jacovitti!
Le illustrazioni dall’archivio dell’Editrice La Scuola, Museo di Santa Giulia, Brescia.
Fino a marzo 2026, I bozzetti di Dante Ferretti, Vittoriale degli Italiani, Gardone Riviera, Brescia.
ANTICIPAZIONI
Dal 7 novembre 2025 al 22 febbraio 2026, Material for an exhibition. Storie, memorie e lotte dalla Palestina all’Europa, Museo di Santa Giulia, Brescia.
Dal 18 novembre 2025 al 15 febbraio 2026, L’abito di Anita Garibaldi, Museo del Risorgimento, Brescia.
Dal 21 novembre al 14 dicembre 2025, XVI edizione del Premio Nocivelli, Palazzo Martinengo Novarino Cesaresco, Brescia.
Dal 2 dicembre 2025 al 12 aprile 2026, Bicentenario del ritrovamento della Vittoria Alata e dei bronzi archeologici, Parco archeologico di Brescia romana.
Dal 24 gennaio al 4 giugno 2026, Liberty. L’arte dell’Italia moderna, Palazzo Martinengo, Brescia.
Dal 27 marzo al 25 agosto 2026, Bruce Gilden, Brescia Photo Festival, Pinacoteca Tosio-Martinengo, Brescia.
(AML) Ingresso gratuito con l’Abbonamento Musei Lombardia-Val d’Aosta.
Musei d’arte bresciani: Pinacoteca Tosio-Martinengo, Brescia; Museo di Santa Giulia, Brescia; Museo Diocesano, Brescia; Palazzo Tosio, www.ateneo.brescia.it; Collezione Paolo VI – Arte contemporanea, Concesio; Martes, Museo d’arte Sorlini, Calvagese della Riviera; Museo Casa del Podestà, Fondazione Ugo da Como, Lonato; Casa Museo Paolo e Carolina Zani, Cellatica; Museo Lechi di Montichiari; Museo Franca Ghitti, Darfo Boario Terme; Camus, Breno; Il Vittoriale degli Italiani, Gardone Riviera; Museo di Salò, Salò.
INGRESSI GRATUITI
Prima domenica del mese: Musei e parchi archeologici statali, “Domenica al Museo”, iniziativa del Ministero della Cultura.
Prima domenica del mese: Mart di Rovereto.
Prima domenica del mese (ottobre-maggio), Musei civici, Verona, ingresso 1 euro.
Musei civici di Brescia: Ingresso gratuito nei musei civici di Brescia per i residenti nel comune (fino al 2028).
Museo di Salò, ingresso gratuito con le diverse tessere che i visitatori possono sottoscrivere, info:https://museodisalo.it/mymusa/
MUSEI PER TUTTI
Visitate i musei della Lombardia, con l’abbonamento potete accedere ad oltre 150 sedi espositive.
Musei bresciani accessibili con l’abbonamento: Museo di Santa Giulia, Capitolium e Parco archeologico “Brixia”, Pinacoteca Tosio-Martinengo, Museo delle Armi di Brescia.
Museo Diocesano, Brescia.
Martes, Museo Luciano Sorlini, Calvagese della Riviera.
MuSa, Museo di Salò.
Museo Casa del Podestà, Fondazione Ugo da Como, Lonato.
Museo Lechi, Montichiari.
Sono inoltre comprese diverse sedi espositive di interesse archeologico e “La Cavallerizza” di via Cairoli (Brescia).
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L’abbonamento si può sottoscrivere nei principali musei, ad esempio al Museo di Santa Giulia di Brescia (verificare, previa telefonata al numero 0302977833, in quali orari è possibile acquistare l’abbonamento). L’abbonamento musei è disponibile in tre regioni (Piemonte, Val d’Aosta, Lombardia), coinvolge 420 istituzioni e vanta 150 mila abbonati. www.tesorivicini.it/itinerari-mostre-da-ascoltare/ www.scienzagiovanissimi.it/musei www.parchibresciani.it/musei
La newsletter “Mostre e musei per tutti” è redatta a cura di Loris Ramponi.
