ARTE DA SFOGLIARE (1): DA MORETTO AI VEDUTISTI VENEZIANI


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Alla scoperta dell’arte di prossimità con l’aiuto della rassegna stampa su mostre e musei e dei “tesori in viaggio”, come quelli di Moretto, Romanino, Goya, Longhi e dei vedutisti veneziani.


LA STANZA DEI TESORI IN VIAGGIO
I tesori in viaggio alimentano la bibliografia delle opere d’arte, ma potrebbero nutrire anche gli occhi dei cittadini che li possiedono.
  • Soprattutto quando si tratta di opere d’arte, chiuse nei depositi, accessibili solo agli addetti ai lavori. Meritano più attenzione quando rientrano a casa.
Al loro ritorno potrebbero essere accolti temporaneamente nella “Stanza dei tesori in viaggio”, per farli ammirare anche agli abitanti della città che li possiede.
  • Così ci raccontano la loro trasferta.
Basterebbe esporre nella “Stanza dei tesori in viaggio” una selezione di “cartoline“ ricordo, ovvero qualche fotografia dell’allestimento, pagine scelte dal catalogo della mostra e dalla rassegna stampa.
  • E naturalmente gli originali delle opere tornate a casa.
Nell’attesa degli originali si potrebbero mettere in mostra delle fedeli riproduzioni fotografiche. Così si alimenta l’aspettativa del pubblico locale che potrà vedere le creazioni artistiche oggetto di prestito al termine della loro missione fuori città.
  • La “stanza” diventa uno spazio per reclamizzare le mostre del momento. Promuove le visite.
Infatti ci saranno appassionati di mostre e musei che andranno a vedere l’opera della propria città nel periodo di esposizione insieme a numerose altre giunte da altre località.
  • Chi non potrà permettersi il viaggio attenderà la conclusione dell’evento. Chissà, prima o poi, la “Stanza dei tesori in viaggio” diventerà una realtà.
La può realizzare ogni museo prestatore. Di solito ci si limita a segnalare ai visitatori quali sono le opere assenti dalle sale permanenti. I musei più attenti espongono dei cartelli con le informazioni principali sulle opere che per un po’ di tempo si sono trasferite altrove.
  • Invece delle opere d’arte che escono dai depositi si sa poco o nulla, salvo rari casi, ad esempio quando raggiungono sedi molto importanti.
Speriamo che i musei accendano i riflettori sui loro beni “ambasciatori” dell’arte.
  • Basterebbe accendere le luci della “Stanza dei tesori in viaggio”!
Se dovesse accadere non dimenticate di avvisarci. Così daremo il nostro contributo per far conoscere le “Stanze dei tesori in viaggio”.
Scriveteci a mostremuseipertutti@gmail.com