LE STANZE DELLE MERAVIGLIE – Luglio 2025


LE STANZE DELLE MERAVIGLIE

Mostre e musei per tutti n. 116  – Giugno 2025

Per ricevere la newsletter: Centro Studi e Ricerche Serafino Zani

www.zanihome.it – mostremuseipertutti@gmail.com


PERCORSI NELLA MEMORIA TRA ARCHITETTURA E FOTOGRAFIA

Dalla Stele di Carlo Scarpa in Piazza della Loggia a tre percorsi nella memoria tra architettura e fotografia contemporanea. 28 maggio 1974: esplode la bomba di Piazza Loggia. Ricordare oggi quel tragico momento che dopo mezzo secolo è ancora una ferita aperta. Il Comune di Brescia volle subito dedicare un monumento in memoria delle 8 vittime della strage di Piazza Loggia. Molti furono i disegni con i quali Carlo Scarpa, celebre architetto e designer italiano ha documentato come, dal 1974 al 1976, fu cambiato, ridimensionato e variato il progetto che l’amministrazione gli affidò. Quella che oggi noi vediamo accanto al pilastro sbrecciato è la Stele datata 1976, realizzata con il marmo di Calacatta, che regge la lapide in porfido sulla quale sono incisi i nomi delle vittime, mentre il basamento di forma ottagonale è in marmo di Botticino. La storia del progetto, attraverso una dozzina di riproduzioni in scala originale dei documenti – sono stati prestati dal Maxxi di Roma – rappresenta la prima parte dell’esposizione realizzata dalla Fondazione dell’Ordine degli Architetti Brescia, su mandato dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Brescia, allestita presso la Galleria di Palazzo Martinengo delle Palle, una sede prestigiosa caratterizzata da volte decorate con figure allegoriche e finte balaustre. Alla prima sezione della mostra ne seguono altre tre dove sono esposte  le opere di altrettanti fotografi, tutti non bresciani: Silvia Camporesi, Marco Introini e Paolo Riolzi. Le loro diverse formazioni si rivelano anche nei differenti approcci fotografici. Sono solo cinque le immagini di Silvia Camporesi, ma di grande effetto e formato, con scorci inediti sulla stele. Invece Paolo Riolzi ci apre gli occhi sui luoghi come contenitori di storia, come nel salone di Palazzo Loggia, lacerato da una palla di cannone austriaca del 1849, o sul muro occidentale del Palazzo delle Poste dove è rimasto un affresco del Gambara a ricordo del vecchio quartiere delle Pescherie demolito che venne per costruire Piazza Vittoria. Marco Introini ci accompagna lungo il “sacro monte laico” in un vero e proprio itinerario sulla storia recente degli ultimi decenni, partendo dalla Stele fino a raggiungere il Castello. Il tracciato segue il percorso della memoria voluto da “Casa della Memoria” che ha sede nello stesso palazzo dove si trova l’Ordine degli Architetti. La mostra rimane aperta fino al 15 luglio nel palazzo di via San Martino della Battaglia 18, a Brescia. Il titolo non è casuale: se il ricordo è l’atto che permette di conservare, risvegliare e rinnovare la memoria, quest’ultima, a sua volta è il tramite tra passato e presente.
L’evento espositivo è stato descritto in un servizio televisivo durante il quale sono intervenuti Marco Garau, vicepresidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Brescia e  vicepresidente di FOABs e Luisa Bondoni curatrice dell’esposizione.

https://www.dailymotion.com/video/x9l9e5c

Segnaliamo inoltre i video seguenti dedicati ai lavori di due degli autori della mostra.

Silvia Camporesi: quando la fotografia finta è più vera di quella vera

 

Parliamo di paesaggio con Marco Introini, architetto e fotografo

https://www.youtube.com/watch?v=SllItsR8yQ0


L’OFFICINA DELLA SCULTURA VI INVITA ALLA SCOPERTA DEL CONTEMPORANEO

Non è vero che le stagioni di una volta non ci sono più. Basta uno scatto per dimostrare che il giorno dell’inizio ufficiale di ogni stagione è garantito, ovviamente se non interferisce la “nuvola di Fantozzi”. Questo modo di dire deriva dai film di Paolo Villaggio, nei quali la sfortuna incombeva sotto forma di pioggia, maltempo o altri eventi che minacciavano la tranquilla esistenza del celebre personaggio della commedia italiana. La nuvola fantozziana si è materializzata sulla altrettanto famosa “bianchina”, inseparabile compagna del ragioniere protagonista di una interminabile serie di disavventure. Il collegamento con le stagioni ci è venuto in mente visitando la Raccolta dei Campiani a Cellatica. Sarebbe il luogo ideale per uno “shooting” fotografico nei giorni dei solstizi e degli equinozi. Alcune opere d’arte, vista la loro favorevole posizione panoramica, potrebbero essere immortalate con i punti dell’orizzonte nei quali il Sole sorge e tramonta, nubi permettendo, nelle date che sanciscono l’inizio ufficiale delle stagioni. La presenza di più fotografi permetterebbe di abbinare questi scatti equinoziali e solstiziali a diverse opere d’arte. La Raccolta dei Campiani è una importante collezione di arte ambientale privata. Le sue porte si sono aperte al pubblico in occasione della rassegna Officina della Scultura promossa dalla Fondazione Piero Cattaneo. Una delle opere esposte sui Campiani è proprio la Bianchina di Gabriele Picco coperta sul tettuccio dalla nuvola (in vetroresina) idealmente presa a prestito dai film di Fantozzi. E’ l’unica opera della collezione che ha trovato visibilità in una sede diversa prima di arrivare a Cellatica. Infatti l’avevamo vista nel 2013 alla mostra “Novecento mai visto”, allestita al Museo di Santa Giulia, che aveva ricordato la mancanza a Brescia – fatta eccezione per la collezione Paolo VI di Concesio – di un museo dedicato all’arte contemporanea. Ma torniamo alla mostra all’aperto dei Campiani sorta nel 1977 e che oggi annovera oltre una ventina di opere. Ci sono volute almeno un paio di ore per vederle tutte da vicino e per scoprire le caratteristiche delle opere d’arte site-specific che gli autori hanno ideato traendo ispirazione dal paesaggio. Nel lungo elenco degli artisti figurano i nomi di Daniel Buren, Dan Graham, Jannis Kounellis, Mimmo Paladino, Claudio Parmiggiani, Daniel Spoerri, Francesco Vezzoli ed altri ancora. La visita è stata guidata da Carlotta Clerici che ha vissuto in prima persona, in giovane età, prima l’incontro con gli artisti e successivamente la fortuna del rapporto quotidiano, anche ludico, con le numerose installazioni della raccolta che crescevano insieme a lei.

Tra gli atelier d’artista che negli anni scorsi hanno aperto le loro porte, grazie alle attività della Fondazione Cattaneo, si segnalano quello veneziano di Fabrizio Plessi e quello bresciano di Giuseppe Bergomi, protagonisti anche di due eventi espositivi al Museo di Santa Giulia rispettivamente nel 2023 e nel 2024. I cataloghi delle due mostre sono disponibili per il prestito facendone richiesta alla rete delle biblioteche bresciane e cremonesi.

Per conoscere i prossimi appuntamenti dell’ottava rassegna Officina della scultura, che propone aperture di parchi di arte ambientale e di studi di artista,

scrivere a: fondazionepierocattaneo@gmail.com

Il progetto Officina della Scultura: https://www.pierocattaneo.org/ods/

Le news: https://www.pierocattaneo.org/officina-della-scultura-viii-edizione-2025/


I CALENDARI DELLA NATURA


CHIUDE POMPIDOU, ANDIAMO IN LORENA…BRESCIA C’ERA GIA’ STATA

Il Centre Pompidou di Parigi rimarrà chiuso al pubblico per un lustro. Infatti dureranno ben cinque anni i restauri del celebre museo nazionale progettato dagli architetti Renzo Piano e Richard Rogers. Fino al 22 settembre – data prevista della chiusura – rimarranno aperte le mostre temporanee, mentre continua l’imballaggio delle opere. Poi inizierà il lungo lavoro di rimozione e restauro dell’amianto. All’interno dell’edificio, dal seminterrato all’ultimo piano, sono conservati circa 120.000 tra dipinti, sculture, incisioni, disegni e fotografie. La chiusura del Centre Pompidou di Parigi fino al 2030 diventa così un’occasione per dare visibilità al Centre Pompidou-Metz. Questa istituzione, ubicata in Lorena, ha festeggiato il suo quindicesimo anniversario lo scorso maggio. il Centre Pompidou-Metz lo ha celebrato con la mostra “Domenica senza fine”, che rende omaggio all’intera collezione del Centre Pompidou, attraverso gli occhi di Maurizio Cattelan, figura di spicco dell’arte contemporanea. Catteland aveva collaborato anche all’allestimento intitolato “Face à Arcimboldo” (2021). Due delle opere esposte erano state concesse in prestito dalla Pinacoteca Tosio-Martinengo. Si trattava di due delle quattro “Stagioni” dipinte da Antonio Rasio. La mostra “Face à Arcimboldo” metteva in relazione le opere di Arcimboldo con quelle di artisti che ne hanno subito l’influenza, creando un dialogo tra epoche e stili diversi. E’ possibile vedere le opere che erano state selezionate dai curatori sfogliando il catalogo della mostra disponibile nella rete delle biblioteche bresciane.

https://www.radiofrance.fr/franceculture/podcasts/france-culture-va-plus-loin-l-invite-e-des-matins-d-ete/chiara-parisi-le-centre-pompidou-metz-n-est-pas-une-simple-antenne-du-centre-pompidou-paris-7564366


MOSTRE DA SFOGLIARE, DA VEDERE E DA ASCOLTARE

Le mostre del momento e quelle del passato si possono scoprire o rivivere sfogliando le pagine dei cataloghi, come quelli disponibili presso le biblioteche della rete bresciana e cremonese, oppure con i video e le audio registrazioni presenti sul web. Nei paragrafi seguenti sono segnalate mostre, eventi, pubblicazioni, video e audio sull’arte.


GLI ARAZZI DI KENTRIDGE AL MITA

Fino al 13 luglio 2025 sarà aperta la quinta esposizione allestita al MITA di via Sostegno a Brescia. Si intitola Geografie della solitudine. Gli arazzi di William Kentridge e i tappeti delle montagne. E’ una mostra che intreccia tessuti, geografie e identità in un racconto visivo sospeso tra spaesamento e memoria. Protagonista della mostra è il dialogo tra William Kentridge, artista sudafricano di fama mondiale, e i meravigliosi tappeti Gabbeh e Sarab della Collezione Zaleski.

Museo Internazionale del Tappeto Antico (MITA), aperto martedì e giovedì, ore 18.00 – 22.00, e domenica, ore 14.30 – 19.30.La mostra precedente del Museo Internazionale del Tappeto Antico di Brescia era stata dedicata ai tappeti Mamelucchi ed era abbinata alla mostra 1543. Il matrimonio del secolo. Anche la mostra allestita al Museo del Louvre è dedicata al Sultanato sorto dalla casta di guerrieri assoldati nel Caucaso nel 1250. Sono i Mamelucchi, “tiranni d’Egitto”, che dominarono il Paese fino al 1811. Ecco dove scoprire la mostra parigina intitolata Mamelucchi 1250-1517.

Il MITA ha donato i cataloghi delle sue mostre alla Biblioteca Queriniana alla quale si possono chiedere in prestito.


DAL “PAESE DELLE MERAVIGLIE” A “TANTO DI TINTO”

Nella sala di via Cairoli 9, dal mese scorso, ha sede “La Cavallerizza”, il Centro della Fotografia Italiana, spazio espositivo. Negli orari di apertura si può accedere liberamente alla biblioteca specializzata “Antonio Amaduzzi” dove si possono consultare libri, cataloghi e riviste sulla fotografia. E’ disponibile il catalogo che contiene le copertine delle pubblicazioni della biblioteca. Sono divise per temi. Nell’ambito dell’8° Brescia Photo Festival (“Archivi”) si sono concluse le mostre seguenti: Maria Vittoria Backhaus, pioniera della fotografia al femminile; Giorgio Lotti. Fotografo di un’EPOCA, che collaborò con diverse riviste come Epoca.

Fino al 7 settembre saranno invece aperti al pubblico due nuovi allestimenti, sempre nell’ambito dell’8° Brescia Photo Festival: Il paese delle meraviglie, in collaborazione con Paci Contemporary (Brescia-Porto Cervo), che presenta una personale di Sandy Skoglund; Tanto di Tinto. L’eros di Tinto Brass nelle fotografie di Gianfranco Salis.

Nella galleria dell’esposizione permanente sono state selezionate storiche fotografie dei maestri dello scatto che i frequentatori del Centro della Fotografia Italiana ricorderanno di aver visto anche nelle mostre allestite nella precedente sede, quella del MO.CA di via Moretto. Come l’immagine di un tuffatore che si è lanciato assumendo una posa orizzontale, sospeso nell’aria, sopra la testa di un ragazzo seduto davanti alla riva. Questo ed altri scatti di un grande fotografo italiano, Nino Migliori, si possono vedere nel video accompagnato dall’onirica colonna sonora di Yann Tiersen.


AL MARTES E’ ARRIVATA LA VECCHIA POPOLANA

Fino a settembre 2025, La vecchia popolana (1680-90) di Pietro Bellotti sarà esposta al Museo Martes (Carzago, Calvagese della Riviera) che l’ha recentemente acquisita. Il dipinto in seguito verrà esposto alle Gallerie dell’Accademia di Venezia nell’ambito della mostra “Stupore, realtà, enigma. Pietro Bellotti e la pittura del Seicento a Venezia”. Inoltre fino all’8 giugno sarà esposta al Martes l’opera Il Redentore fanciullo tra le Tavole della Legge e la Croce dipinto da Moretto, prestato da un collezionista. Il restauro è stato promosso dal Museo di Carzago nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della nascita del fondatore della raccolta museale.

Al Museo d’arte Sorlini (AML) era stato esposto fino a febbraio il dipinto di Frà Girolamo da Brescia dedicato a San Michele arcangelo. L’opera era stata concessa in prestito da Palazzo Chiericati, sede dei civici musei di Vicenza in cambio del quadro “Salmace ed Ermafrodito”, dipinto del rococò veneziano di Gianantonio Pellegrini. Quest’ultima opera è esposta al primo piano, all’inizio del corridoio del percorso museale. Lo si nota nel video seguente:

Video di circa 7 minuti girato in occasione delle Giornate del FAI

Invece la Madonna con Bambino di Bellini è assente dal Martes per un intervento di restauro. Prima della sua partenza il dipinto era stato esposto alle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Il catalogo della collezione del Martes è disponibile nella rete bibliotecaria bresciana.

Un paio di cataloghi della collezione Sorlini si possono chiedere a prestito attraverso la rete delle biblioteche bresciane.


FONDAZIONE PAOLO E CAROLINA ZANI: 1250 PEZZI NELLE STANZE DELLA CASA MUSEO E TANTI LIBRI IN GIARDINO

Come l’estate scorsa nell’ampio e stupendo giardino della Casa Museo di Cellatica si possono consultare diversi libri raccolti nelle ceste in vimini. Fino al 28 settembre il giardino di Casa Museo Zani sarà accessibile agli amanti dei libri. I visitatori potranno accedere, ogni sabato e domenica dalle 10 alle ore 17, ad una selezione di libri, dai classici della letteratura ai cataloghi d’arte, messi a disposizione dalla Biblioteca Comunale di Cellatica. L’ingresso al giardino (5 euro) comprende l’audioguida del parco e una speciale installazione sonora creata da sound artists. Per informazioni: 0302520479.

ABITARE L’ARTE: IL PROGETTO E’ INIZIATO NEL 2024

https://www.facebook.com/photo/?fbid=8382096508479003&set=gm.7919078631522773&idorvanity=877723338991706

Le pubblicazioni della casa museo di Cellatica sono disponibili nella rete delle biblioteche bresciane grazie alle copie presenti nella biblioteca Queriniana e in quella di Cellatica. Quello che segue è l’elenco delle opere disponibili a Cellatica per la consultazione o per il prestito:

1) IL COLORE DELLE PIETRE ; l’arte dell’intarsio di pietre dure
2) ROSALBA CARRIERA ; la veneziana che ritrae l’Europa del Settecento
3) IL FASCINO DELL’ORIENTE ; le porcellane cinesi e giapponesi
4) LA CLEOPATRA BARBERINI
5) ABITARE L’ARTE
6) MERAVIGLIOSO! ; un capolavoro fiorito del barocco europeo
7) CASA MUSEO guida della collezione
8) ROSSO IMPERO porfido egiziano dall’antico al barocco
9) ROSSO IMPERO porfidi marmi e pietre scolpite

In occasione delle ultime mostre temporanee della Casa Museo di Cellatica, che annovera una collezione di 1250 pezzi, erano arrivati dalla Galleria Borghese di Roma due busti di “Imperatore romano”, “opere nel gusto romano tardo cinquecentesco dei Della Porta”. Uno dei due busti raffigurava l’imperatore romano Augusto in età matura. Invece da Palazzo Barberini e dalla Galleria Corsini di Roma erano giunte in prestito le opere di François Boucher e Jean Honoré Fragonard in occasione della mostra “Boucher e Fragonard. Alla corte del re”.

Alla scoperta della Casa Museo Zani (servizio televisivo introdotto dal FAI)

https://www.facebook.com/watch/?v=845949566145128

Il 5 febbraio 2025 il museo ha celebrato il ricordo di Carolina Zani, che avrebbe compiuto 35 anni, e la data di apertura del museo che risale al 2020.


LE “STANZE DELLE MERAVIGLIE”, DA MANTOVA A VENEZIA

Le “stanze delle meraviglie” sono le antesignane dei musei. Una di quelle più vicine è stata ricostruita nell’allestimento delle sale permanenti di Palazzo Ducale (AML), a Mantova. L’obiettivo è stato quello di ricreare la raccolta di “Naturalia e Mirabilia” che faceva parte delle collezioni di interesse scientifico presenti nella Corte dei Gonzaga. Invece al Museo di Palazzo Grimani di Venezia, che custodisce degli ambienti affascinanti risultato del restauro che era stato completato solo pochi anni fa, fino ai primi di ottobre sarà aperta al pubblico la mostra “A cabinet of wonder. Una celebrazione di  arte e natura: The George Loudon collection”. Il proprietario della collezione ha concesso in prestito temporaneo la sua preziosa raccolta. Visto il successo di pubblico l’esposizione è stata prorogata fino al 5 ottobre.

https://www.raicultura.it/arte/eventi/A-Cabinet-of-Wonders-ad263e45-918d-40fc-b000-ff73435e0167.html

https://www.facebook.com/watch/?v=995582915764418

 

Sempre in laguna, fino al 15 settembre 2025, si può visitare la mostra dedicata a Maria Helena Vieira da Silva allestita alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, mentre fino al 23 novembre 2025 rimarrà aperta la 19a Mostra Internazionale di Architettura intitolata “Intelligens. Natural. Artificial. Collective”.


 MONDI FUTURISTI

Si intitola Mondo futurista la mostra, aperta fino al 26 ottobre, allestita al Castello di Desenzano del Garda. Invece l’unico museo futurista, o più precisamente quello fondato da un futurista (nel 1957), si trova a Rovereto. Fu Fortunato Depero ad occuparsi personalmente di ogni cosa, dai mosaici ai mobili, fino ai pannelli dipinti e naturalmente ai suoi caratteristici “quadri di panno”. Entriamo nelle sue stanze:

Fino al 30 settembre il nuovo focus della Casa d’Arte, a cura dell’Archivio el ‘900 del Mart e di Ecoltura, omaggia Rosetta Amadori (Rovereto, 1893-1976) e si propone di delineare il suo ruolo accanto al marito Fortunato Depero, lungo una vita di intenso lavoro, sacrifici e distanze, reciproca e passionale dedizione.

Abile cuoca e tessitrice dei famosi arazzi, ha svolto un’attività insostituibile per la Casa d’Arte Futurista − soprattutto dopo la scomparsa del marito − nella creazione e nella promozione della Galleria Museo Depero. La Casa d’Arte e il museo Mart, entrambi a Rovereto, giustificano una visita nella città trentina almeno una volta all’anno viste le numerose mostre proposte dal grande museo di arte contemporanea. In questo periodo la mostra che sta riscuotendo il maggior successo è dedicata alle immagini del grande fotografo Sebastião Salgado. E’ dedicata ai ghiacciai. E’ stata pensata per l’Anno Internazionale dei Ghiacciai e rimarrà aperta fino al 21 settembre. Poi si trasferirà al Muse di Trento.


CON L’ABBONAMENTO MUSEI IN TASCA

La sigla (AML) indica le sedi accessibili con l’Abbonamento Musei Lombardia. Ad esempio tutti i musei civici della città di Brescia ed oltre 250 realtà espositive della regione sono comprese nella rete lombarda che, tra l’altro, è abbinata con i musei della Val d’Aosta. L’ingresso gratuito è valido non solo per le due regioni ma anche per le mostre temporanee allestite in queste sedi. La gratuità vale per un intero anno a partire dal giorno di acquisto dell’abbonamento. Riduzioni per i giovani e gli over 65. Tutte le novità sulla pagina Facebook degli Amici dell’Abbonamento Musei Lombardia

https://www.facebook.com/groups/877723338991706


NON SOLO ARTE…IN FRANCESE!

ALLA SCOPERTA DEL CENTRE POMPIDOU METZ

Il Centre Pompidou-Metz ha festeggiato il suo quindicesimo anniversario con la mostra “Domenica senza fine”, che rende omaggio all’intera collezione del Centre Pompidou, attraverso gli occhi di Maurizio Cattelan. Chiara Parisi ci apre idealmente le porte del museo di Metz nella seguente trasmissione radiofonica.

https://www.radiofrance.fr/franceculture/podcasts/france-culture-va-plus-loin-l-invite-e-des-matins-d-ete/chiara-parisi-le-centre-pompidou-metz-n-est-pas-une-simple-antenne-du-centre-pompidou-paris-7564366

Nei mesi precedenti sono stati citati i seguenti podcast: il “corpo sezionato” nelle opere di Durer e Leonardo da Vinci; Malattie nascoste nelle opere d’arte; L’economia secondo i pittori fiamminghi; Una galleria d’arte in una antica farmacia della Ville Lumière; Tina Modotti: fotografa e militante; New York 1888: gli impressionisti sulla Quinta Avenue (aprile 2024), come da una critica negativa sia nato un capolavoro (maggio 2024); La nascita della notte dei musei (giugno 2024); La Capitale Europea della Cultura assegnata a Nova Gorica (Slovenia) e Gorizia (luglio 2024); La pittura è l’avvenire dell’arte contemporanea? (agosto 2024); L’arte contemporanea è veramente arte? (settembre 2024); Le ninfee di Claude Monet e i limiti dell’astrazione (ottobre 2024); I dipinti di Gustave Caillebotte al Musée d’Orsay (novembre 2024); Dai ritagli ai veri quadri: storia di un collezionista (dicembre 2024); Ma cos’è una crosta? Il MIAM risponde (gennaio 2025); I musei sono troppo affollati? (febbraio 2025); Pittura contemporanea e opere storiche a confronto (marzo 2025); Quando le opere d’arte raccontano il clima (aprile 2025); Festival del disegno (maggio 2025); “Carta bianca” al Louvre: un incontro intimo con le opere (giugno 2025).

Tutti i dettagli nelle rispettive newsletter pubblicate su www.zanihome.it


Concorso grafico-pittorico “Disegnare la natura”

I lavori grafico-pittorici presentati alla prima edizione del concorso “Disegnare la natura”, esposti al Museo di Scienze Naturali di Brescia nella primavera 2023, si possono sempre visionare nella rassegna delle opere pubblicata sul sito www.zanihome.it

Anche i lavori della seconda e della terza edizione verranno gradualmente pubblicati sullo stesso sito. Per conoscere come partecipare alla IV edizione del concorso scrivere a: scienzapertuttinews@gmail.com

Opere tratte dalla mostra dedicata alla prima edizione

PAOLA PETRUCCI

LUCIA PIZZOCARO


UN GIRO TRA LE MOSTRE DEL MOMENTO

Fino al 6 luglio 2025, Caravaggio 2025, Palazzo Barberini, Roma. Esposto per la prima volta uno dei rari ritratti di Caravaggio, quello di Monsignor Maffeo Barberini del 1596-97, prestito da collezione privata.

Fino al 27 luglio 2025, Da Botticelli a Mucha. Bellezza, natura, seduzione, sale Chiablese, Musei Reali, Torino (AMP).

Fino al 27 luglio 2025, Fascismo, resistenza, libertà. Verona 1943-1945, Sala Boggian, Museo di Castelvecchio, Verona. Tra i temi oggetto di approfondimento anche la mostra del 1947 dedicata alle opere messe in salvo durante gli anni della guerra e successivamente recuperate dal territorio. Sono esposte alcune di quelle sopravvissute, tra cui Eliodoro e il sacerdote Onia di Giambattista Tiepolo, la Dama delle licnidi di Peter Paul Rubens e l’Allegoria della Speranza di Alessandro Turchi, unica opera sopravvissuta di un ciclo di tele dell’artista.Catalogo Electa.

Fino al 3 agosto 2025, Etruschi del Novecento, in mostra oltre 200 opere che esplorano l’influenza della civiltà etrusca sull’arte del Novecento, Fondazione Luigi Rovati, Milano. Biglietto ridotto con l’Abbonamento musei Lombardia.

Fino al 25 agosto 2025, Visitate l’Italia! Promozione e pubblicità turistica (1900-1950), il turismo italiano attraverso manifesti, guide e depliant, Palazzo Madama, Torino (AMP).

Fino al 31 agosto 2025, Realismi Magici. Pyke Koch e Cagnaccio di San Pietro, Mart, Rovereto.

Fino al 7 settembre 2025, Fausto Melotti. Lasciatemi divertire!, Galleria Civica d’Arte Moderna, Torino.

Fino al 14 settembre 2025, FLOWERS. Dal Rinascimento all’intelligenza artificiale, Chiostro del Bramante, Roma.

Fino al 14 settembre 2025, Giacomo Francesco Cipper. Il teatro del quotidiano, Castello del Buonconsiglio, Trento. Tra le opere esposte la “Filatrice” di Ceruti, in prestito dai Civici Musei di Brescia.

Fino al 15 settembre 2025, Sebastiao Sagado, Ghiacciai, Mart, Rovereto.

Fino al 15 settembre 2025, Maria Helena Vieira da Silva, Collezione Peggy Guggenheim, Venezia.

Fino al 21 settembre 2025, Li Yongzheng. Nel profondo di questo deserto, Mart, Rovereto.

Fino al 15 ottobre 2025, Ospiti fuori dal Comune. Opera ospite – Un gladiatore dal Colosseo a Verona, Museo Archeologico al Teatro Romano, Verona.

Fino al 9 novembre 2025, Ricchezza. Dilemma perenne, Casa delle Esposizioni, Illegio (Udine). In mostra anche due opere delle collezioni civiche di Brescia.

Fino al 9 novembre 2025, Trentino Unexpected, visto da sei fotografi di fama internazionale: Simone Bramante, Francesco Jodice, Gabriele Micalizzi, Roselena Ramistella, Massimo Sestini, Newsha Tavakolian, Mart, Rovereto(dal 21 luglio).

Fino al 23 novembre 2025, 19a Mostra Internazionale di Architettura: Intelligens. Natural. Artificial. Collective, Venezia.

Fino al 25 gennaio 2026, Lo studio sul colle. Guido Trentini e Angelo Zamboni, Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, Verona.


ANTICIPAZIONI PROSSIME MOSTRE

Settembre, Mario Giacomelli (nel centenario della nascita del grande fotografo); Man Ray(mostra monografica), Palazzo Reale, Milano.

Dall’11 ottobre al 2 marzo 2026, Le ceramiche di Lucio Fontana, Collezione Peggy Guggenheim, Venezia.

Dal 31 ottobre 2025 al 22 marzo 2026, Sport. Le sfide del corpo, Mart, Rovereto, in occasione dei Giochi Olimpici invernali di Milano Cortina 2026.

Autunno 2025, Orazio Gentileschi e Guido Reni, Musei Reali, Torino (AMP).


(AMP) Ingresso gratuito per i possessori dell’Abbonamento musei Piemonte in oltre 300 sedi. E’ possibile acquistare l’abbonamento cumulativo Lombardia-Piemonte-Val d’Aosta che comprende complessivamente quasi mezzo migliaio di sedi.

(AML) Di solito l’Ingresso alle mostre di Palazzo Reale, a Milano, sono scontate per i possessori dell’Abbonamento musei Lombardia – Val d’Aosta.


MOSTRE ACCESSIBILI GRATUITAMENTE CON ABBONAMENTO MUSEI LOMBARDIA-VAL D’AOSTA

Palazzo Citterio, La Grande Brera. Una comunità di arti e scienze, Milano. Ingresso da via Brera 12 e 14. Al numero civico 28 c’è invece l’ingresso alla Pinacoteca di Brera.

Fino al 24 agosto 2025, Joel Meyerowitz, 8° Brescia Photo Festival, Museo di Santa Giulia, Brescia.

Fino al 31 agosto 2025, Dentro Lorenzo Lotto, Accademia Carrara (AML), Bergamo. Un progetto di tutela e valorizzazione, nel 500° anniversario della partenza di Lorenzo Lotto da Bergamo, dedicato alla Pala di San Bernardino, arricchito dalle fotografie di Axel Hütte.Lorenzo Lotto, Madonna col Bambino e i santi Giuseppe, Bernardino da Siena, Giovanni Battista, Antonio Abate e cinque angeli, nota come pala di San Bernardino (1521; olio su tela, 287 x 268 cm; Bergamo, chiesa di San Bernardino in Pignolo.

Fino al 31 agosto 2025, Federico Fellini. Dal disegno alla realtà, MuSa, Museo di Salò, Brescia.

Fino al 31 agosto 2025, Kenro Izu – Luoghi dell’anima. Un viaggio spirituale e introspettivo nei luoghi sacri del mondo, colti dall’obiettivo del fotografo giapponese, catalogo Silvana Editoriale, Fondazione Ugo da Como, Lonato del Garda, Brescia.

Fino al 14 settembre 2025. Il teatro del quotidiano. Giacomo Francesco Cipper “Tedesco” (1664 – 1736), Castello del Buonconsiglio, Trento.

Fino al 28 settembre 2025, Fernando Picenni. Luce segreta, Civica Raccolta del Disegno, MuSa, Museo di Salò, Brescia.

Fino al 28 settembre 2025, Francesco Hayez, Imelda e Giulietta eroine romantiche, Accademia Tadini, Lovere, Bergamo.


ANTICIPAZIONI PROSSIME MOSTRE

Dal 10 ottobre 2025 al 6 gennaio 2026, Arte e natura. Pittura su pietra tra Cinque e Seicento, Accademia Carrara (AML), Bergamo.

Dal 26 ottobre 2025 al primo marzo 2026, Kandinsky e l’Italia, Maga, Fondazione Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Gallarate (VA).

Gianfranco Ferré. Dentro l’obiettivo, Forte di Bard, Val d’Aosta.

Dal 27 febbraio al 2 giugno 2026, Le origini, le carte, la fortuna. La riunione più importante mai realizzata del mazzo dei tarocchi Colleoni, 74 carte realizzate da Bonifacio Bembo e da Antonio Cicognara, custodite tra l’Accademia Carrara, la Morgan Library di New York e una collezione privata bergamasca.

(AML) L’Abbonamento Musei Lombardia consente l’accesso gratuito anche nei Musei della Val d’Aosta ed altri siti (Castello Sarriod de la Tour, Chiesa di San Lorenzo, Castello di Fénis, nuovo Parco archeologico di Aosta).


MOSTRE BRESCIANE E IN ABBONAMENTO

Il Museo del Risorgimento, Castello di Brescia, dal 2023 il museo presenta un nuovo innovativo allestimento (AML).

Fino al 13 luglio 2025, DogDogs, ottanta scatti del fotografo Elliot Erwit, Palazzo Callas, Sirmione.

Fino al 13 luglio 2025, Geografie della solitudine. Gli arazzi di William Kentridge e i tappeti delle montagne: una mostra che intreccia tessuti, geografie e identità in un racconto visivo sospeso tra spaesamento e memoria. Protagonista della mostra è il dialogo tra William Kentridge, artista sudafricano di fama mondiale, e i meravigliosi tappeti Gabbeh e Sarab della Collezione Zaleski. MITA, Museo Internazionale del Tappeto Antico, Via privata De Vitalis 2 bis, Brescia, giovedì 16–20; sabato/domenica 14,30–19,30. Ingresso libero.

Fino al 15 luglio 2025, Il ricordo nel presente. Dalla stele di Carlo Scarpa

in Piazza della Loggia, tre percorsi della memoria, Galleria Palazzo Martinengo delle Palle, Via San Martino della Battaglia, 18 – Brescia

Fino al 20 luglio 2025, Giovanni Renica. Un pittore bresciano nella Lombardia romantica, Ateneo di Brescia, visita guidata con prenotazione on-line (obbligatoria), https://www.ateneo.brescia.it/

Fino al 24 agosto 2025, Joel Meyerowitz, 8° Brescia Photo Festival, Museo di Santa Giulia, Brescia (AML).

Fino al 31 agosto 2025, Kenro Izu – Luoghi dell’anima. Un viaggio spirituale e introspettivo nei luoghi sacri del mondo, colti dall’obiettivo del fotografo giapponese, catalogo Silvana Editoriale, Fondazione Ugo da Como, Lonato del Garda.

Fino al 1° settembre 2025, Homo viator, Una mappa artistica e spirituale per il Giubileo, Museo Diocesano, Brescia.

Fino a settembre 2025, La vecchia popolana (1680-90) di Pietro Bellotti, esposizione del quadro acquisito di recente dal Museo Martes di Carzago, Calvagese della Riviera. Il dipinto in seguito verrà esposto alle Gallerie dell’Accademia di Venezia nell’ambito della mostra “Stupore, realtà, enigma. Pietro Bellotti e la pittura del Seicento a Venezia”.

Fino al 26 ottobre 2025, Mondo futurista, Castello di Desenzano del Garda.

Fino al 16 novembre, La nuda di Giacomo Grosso (Cambiano, 1860-Torino, 1938), dalla collezione civici musei di Brescia, Ateneo di Brescia. L’opera esce dai depositi a seguito del prestito del quadro Torquato Tasso legge il suo poema alla corte di Ferrara di Francesco Podesti che dall’Ateneo, dove è di solito esposto, è arrivato a Illegio (Udine) per l’annuale mostra della Casa delle Esposizioni dedicata quest’anno al tema “Ricchezza. Dilemma perenne” (fino al 9 novembre). E’ arrivato a Illegio anche il dipinto L’adorazione dei pastori (1530) di Lorenzo Lotto. Nella sala VI della Pinacoteca Tosio Martinengo, dove è di solito esposto, ora si può vedere, il quadro Noli me tangere (1500-1524) del ferrarese Ludovico Mazzolino. Anche in questo caso si tratta di un’opera uscita dai depositi bresciani.

Fino al 21 dicembre 2025, Custodire, Castello di Padernello (Brescia). Il tema principale della mostra riguarda la Sala delle Dame. La stanza originale si trova in un palazzo di Brescia a pochi metri dalla chiesa di San Francesco. Venne decorata dal pittore Moretto e dalla sua bottega e realizzata in occasione del matrimonio tra il conte Gerolamo I Martinengo di Padernello e la marchesa Eleonora Gonzaga di Sabbioneta (AML).

Fino al 31 dicembre 2025, Annunciazione di Pietro Maria Bagnatore detto il Bagnadore (Orzinuovi, 1548 circa-Brescia, 1629), pittore, scultore e architetto bresciano, originario di Orzinuovi. L’opera è esposta a Palazzo Loggia, Brescia.

Fino al 9 gennaio 2026, La nascita di Venere di Giuseppe Bezzuoli, Pinacoteca Tosio Martinengo, Brescia.

Fino al 9 gennaio 2026, Due scene socratiche di Giovanni Battista Gigola, Pinacoteca Tosio Martinengo, Brescia.


ANTICIPAZIONI

Da settembre al 16 novembre, mostra dedicata alla figura e all’arte di Domenico Vantini, padre del più famoso architetto Rodolfo, Ateneo di Brescia, visita guidata con prenotazione on-line (obbligatoria), https://www.ateneo.brescia.it/

Dal 18 settembre 2025 al 15 febbraio 2026, Matthias Stom: un caravaggesco nelle collezioni lombarde, Pinacoteca Tosio Martinengo, Brescia.

Dal 30 settembre 2025 al 15 febbraio 2026, Guido Crepax. Sogni, Giochi, Valentina 1953-2003, Museo di Santa Giulia, Brescia.

Dal 2 ottobre 2025 al 15 febbraio 2026, Mondi, viaggi, storie… e poi c’è Jacovitti!

Le illustrazioni dall’archivio dell’Editrice La Scuola, Museo di Santa Giulia.

Dal 28 ottobre 2025 al 15 febbraio 2026, Peter Paul Rubens. Giovan Carlo Doria a cavallo, Pinacoteca Tosio Martinengo, Brescia.


(AML) Ingresso gratuito con l’Abbonamento Musei Lombardia-Val d’Aosta.

Musei d’arte bresciani: Pinacoteca Tosio-Martinengo, Brescia; Museo di Santa Giulia, Brescia; Museo Diocesano, Brescia; Palazzo Tosio, www.ateneo.brescia.it; Collezione Paolo VI – Arte contemporanea, Concesio; Martes, Museo d’arte Sorlini, Calvagese della Riviera; Museo Casa del Podestà, Fondazione Ugo da Como, Lonato; Casa Museo Paolo e Carolina Zani, Cellatica; Museo Lechi di Montichiari; Museo Franca Ghitti, Darfo Boario Terme; Camus, Breno; Il Vittoriale degli Italiani, Gardone Riviera; Museo di Salò, Salò.


INGRESSI GRATUITI

Prima domenica del mese: Musei e parchi archeologici statali, “Domenica al Museo”, iniziativa del Ministero della Cultura.

Prima domenica del mese: Mart di Rovereto.

Prima domenica del mese (ottobre-maggio), Musei civici, Verona, ingresso 1 euro.

Musei civici di Brescia: Ingresso gratuito nei musei civici di Brescia per i residenti nel comune (fino al 2028).

Museo di Salò, ingresso gratuito con le diverse tessere che i visitatori possono sottoscrivere, info: https://museodisalo.it/mymusa/


MUSEI PER TUTTI

Visitate i musei della Lombardia, con l’abbonamento potete accedere ad oltre 150 sedi espositive.

Musei bresciani accessibili con l’abbonamento:  Museo di Santa Giulia, Capitolium e Parco archeologico “Brixia”, Pinacoteca Tosio-Martinengo, Museo delle Armi di Brescia.

Museo Diocesano, Brescia.

Martes, Museo Luciano Sorlini, Calvagese della Riviera.

MuSa, Museo di Salò.

Museo Casa del Podestà, Fondazione Ugo da Como, Lonato.

Museo Lechi, Montichiari.

Sono inoltre comprese diverse sedi espositive di interesse archeologico.


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L’abbonamento si può sottoscrivere nei principali musei, ad esempio al Museo di Santa Giulia di Brescia (verificare, previa telefonata al numero 0302977833, in quali orari è possibile acquistare l’abbonamento). L’abbonamento musei è disponibile in tre regioni (Piemonte, Val d’Aosta, Lombardia), coinvolge 420 istituzioni e vanta 150 mila abbonati. www.tesorivicini.it/itinerari-mostre-da-ascoltare/   www.scienzagiovanissimi.it/musei  www.parchibresciani.it/musei


La newsletter “Mostre e musei per tutti” è redatta a cura di Loris Ramponi.


Concorso “Disegnare la natura” – terza edizione, anno 2024,
Gatto selvatico (acquerello)
Giuseppina Calligaro, Tarcento (Udine)