LE STANZE DELLE MERAVIGLIE – prile 2025
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LE STANZE DELLE MERAVIGLIE
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Mostre e musei per tutti n. 114
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Aprile 2025
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Centro Studi e Ricerche Serafino Zani
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- DIALOG…ARTE
- ARTE RECLUSIONE LIBERTA’
- L’arte ha il potere di fare delle cose quasi incredibili e i musei possono raccontarle.
- Sei molto misterioso. Di cosa vuoi parlarci?
- Potremmo cominciare da un primo piano, innovativo per l’epoca alla quale risale. Una inedita pennellata di realismo ci restituisce dei piedi sporchi di terra e gonfi per il tanto camminare, quelli che Caravaggio ha dipinto nella Madonna dei Pellegrini. Questa pittura realistica la ritroviamo anche in un suo precursore, il bresciano Girolamo Romanino.
- Mi viene in mente il dipinto con la Maddalena inginocchiata in primo piano ai piedi di Gesù Cristo. L’ho visto alla Pinacoteca Tosio.
- E’ un affresco su pannello esposto nel salone rosso della Pinacoteca Tosio-Martinengo. E’ accanto ad un altro affresco, quello della Cena in Emmaus, dove i grandi piedi dipinti da Romanino appaiono nuovamente in primo piano in tutta la loro evidenza. Ma l’opera che più si avvicina a quella di cui voglio parlare è il Cristo morto del Mantegna.
- E’ una delle icone della Pinacoteca di Brera.
- E’ facile accostare il primo piano che mette in evidenza le piante dei piedi del Cristo morto del museo milanese con i due piedi giganti, in formato monumentale, che hanno trovato ampia visibilità su una grande parete all’ingresso di un edificio.
- Per saperne di più, ascoltando una registrazione tratta dall’Archivio Mostre e Musei per tutti (ab149), scrivere a: mostremuseipertutti@com
MOSTRE, MUSEI E SCAFFALI DELL’ARTE
Le mostre del passato si possono rivivere o scoprire sfogliando le pagine dei cataloghi come quelli disponibili presso le biblioteche della rete bresciana e cremonese.
Info: mostremuseipertutti@gmail.com
https://www.facebook.com/photo/?fbid=4594246273930731&set=gm.4270602559703750
Nei paragrafi seguenti sono segnalate mostre, musei e pubblicazioni sull’arte.
LA IV MOSTRA DEL MITA E IL MATRIMONIO DEL SECOLO
La quarta mostra del Museo Internazionale del Tappeto Antico di Brescia è dedicata ai tappeti Mamelucchi ed è abbinata alla mostra 1543. Il matrimonio del secolo. Entrambe sono aperte fino al 4 maggio 2025.
“L’arrivo dei Mamelucchi. Tappeti mediterranei da Oriente a Occidente” è dedicata ai tappeti delle coste del Mediterraneo. Un giro inatteso, sponda dopo sponda, per verificare come in vari luoghi si sviluppi quest’arte così tipicamente orientale, eppure ben presente dove non ci si aspetterebbe. Tappeti del Portogallo e della Spagna, ma anche del Marocco oltre che dell’Egitto e della Siria, per arrivare fino alla piccola sorprendente produzione di tappeti italiani, in Abruzzo.
Invece la mostra il “1543. Il matrimonio del secolo” espone l’arazzo su cartone di Romanino “Marte e Venere con Cupido” che è stato acquistato di recente dalla Fondazione Tassara. L’arazzo è esposto accanto ad un’altra opera, “Il Giudizio di Re Salomone”, in prestito dai Musei civici di Varese, che faceva parte di una serie di arazzi commissionati in vista delle nozze di Girolamo Martinengo di Padernello ed Eleonora Gonzaga di Sabbioneta. “Marte e Venere con Cupido” era stato esposto di recente alla mostra “Il Rinascimento a Brescia. Moretto, Romanino, Savoldo. 1512–1552” dove si poteva ammirare anche il dipinto “Il Buon Samaritano” di Girolamo Romanino, un’altra opera che fa parte del patrimonio artistico della Fondazione Tassara. Era già comparso al MITA nell’estate scorsa, poi al Camus, il museo camuno di Breno e poi alla mostra allestita in Santa Giulia. Le pubblicazioni dedicate a queste opere della Fondazione Tassara sono disponibili presso la biblioteca Queriniana di Brescia.
Orari di apertura del MITA, Museo Internazionale del Tappeto Antico, via Privata De Vitalis 2bis, Brescia, giovedì 16–20; sabato/domenica 14,30–19,30. Ingresso libero.
La mostra precedente era invece dedicata ai tappeti ‘transilvani’ e alla particolare storia che caratterizza questi preziosi manufatti sempre in viaggio dall’Anatolia al centro dell’Europa, in Transilvania. Erano stati esposti alcuni dei più significativi tra i numerosi tappeti ‘transilvani’ della Collezione di MITA. In occasione della mostra, Stefan Ionescu, il maggior esperto di questi tappeti così particolari, aveva tenuto una Lectio Magistralis sul tema presentando il suo fondamentale volume “The Transylvanian Heritage. Ottoman Carpets 1450 to 1750. A new Perspective” nel quale sono pubblicati numerosi esemplari della Collezione Zaleski. Sul web è disponibile un filmato della durata di 9 minuti, a cura di Stefan Ionescu, intitolato “Viaggio in Transilvania alla Scoperta dei Tappeti Ottomani”.
- https://www.youtube.com/watch?v=nuDyqx26Q6M&t=2s
- Per quanto riguarda le mostre da sfogliare ricordiamo che il catalogo “Serenissime trame. Tappeti della collezione Zaleski e dipinti del Rinascimento a Venezia” (Cà d’Oro, Galleria Franchetti, 2017) è disponibile nella rete bibliotecaria bresciana. In quella occasione i preziosi tessuti della collezione del MITA erano stati messi a confronto con alcune opere d’arte del passato dove erano raffigurati dei tappeti come nella “Madonna col bambino, San Giuseppe, l’arcangelo Raffaele e Tobiolo” (detta anche Madonna dell’ombrellino, 1530) dipinta da Girolamo dai libri. L’opera era stata prestata dal Museo di Castelvecchio ed è solitamente esposta nella sala 21 del museo veronese.
DALLA CHIESA DI SANT’ANTONIO A “LA CAVALLERIZZA”
La Madonna in trono con il Bambino e Sant’Antonio Abate, opera della Bottega dei Bembo, è un affresco strappato dalla chiesa di Sant’Antonio di Vienne (1420-1430 circa). Fa parte delle opere delle collezioni dei musei civici di Brescia. La Vergine allatta il Bambino e alla scena assiste Sant’Antonio, dalla lunga barba bianca, identificato dal saio monacale e dal caratteristico bastone con la campanella. Questo affresco di primo Quattrocento, legato alla famiglia Bembo, si avvicina ad altri affreschi, sempre delle collezioni cittadine, e ad alcuni che sono presenti nella ex chiesa di Sant’Antonio di Vienne, già Sala Cavallerizza di Brescia. La sala è stata oggetto, per iniziativa del Comune di Brescia, di lavori di recupero conservativo e funzionale che hanno restituito alla città uno spazio espositivo e polifunzionale. Il restauro degli elementi decorativi interni ed esterni ha riguardato, ad esempio, le superfici più pregiate della controfacciata e dell’arco di trionfo, dove sono visibili affreschi di varie epoche, evidenti testimonianze delle diverse destinazioni d’uso che si sono verificate nel corso del tempo. I risultati della pulitura, del consolidamento e della revisione del ritocco pittorico del grande dipinto equestre della lunetta della controfacciata si possono vedere quando nella sala ex-Cavallerizza sono allestite delle mostre. Da questo mese le occasioni per accedere alla Sala ex Cavallerizza di via Cairoli 9 sono più numerose. Infatti la sala è diventata la nuova sede del Macof, dopo aver svolto per anni le sue attività nel palazzo Mo.Ca – Centro per le nuove culture. In via Cairoli è nata “La Cavallerizza”, il Centro della Fotografia Italiana, spazio espositivo e sede della biblioteca specializzata “Antonio Amaduzzi”.
LA “BELLE EPOQUE” FINO A GIUGNO
Continua a Palazzo Martinengo la mostra “La Belle Epoque. L’arte nella Parigi di Boldini e De Nittis”. Le mostre d’arte di Palazzo Martinengo (Brescia) sono giunte alla decima edizione. Sfogliando le pagine dei cataloghi dei precedenti allestimenti del palazzo di via Musei, disponibili nella rete delle biblioteche bresciane e cremonesi, troviamo degli interessanti collegamenti con le mostre del passato.
Nel catalogo della mostra “Lotto Romanino Moretto Ceruti. I campioni della pittura a Brescia e Bergamo” (2023), nel capitolo “Tre secoli di ritratti fra Bergamo e Brescia”(pag. 49) c’è l’immagine del ritratto “ll sarto” (1570) dipinto da Giovan Battista Moroni, eccezionale prestito ottenuto in passato (2015-1016) dall’Accademia Carrara di Bergamo (AML), che accostiamo ad un’altra preziosa opera, il “Fortunato Martinengo” (1542) di Moretto. I due quadri sono custoditi dalla National Gallery di Londra, quello di Moretto era il pezzo forte della mostra “Rinascimento bresciano” allestita fino a poco tempo fa al Museo di Santa Giulia.
Tornando invece all’attuale mostra di Palazzo Martinengo (aperta fino al 15 giugno 2025) ecco dove si può vedere la presentazione dell’allestimento
Le opere di uno dei protagonisti dell’esposizione erano già presenti nelle precedenti mostre di Palazzo Martinengo: 2017, “Da Hayez a Boldini. Anime e volti della pittura italiana dell’Ottocento”; 2020, “Divina creatura. Donne nell’arte, da Tiziano a Boldini”.
- Invece De Nittis e Boldini, fino all’aprile 2024, erano stati protagonisti della mostra “Boldini De Nittis et les Italiens de Paris” (Novara). De Nittis, fino all’inizio dell’estate scorsa, era stato omaggiato anche da una mostra monografica a Palazzo Reale di Milano.
MARTES: E’ ARRIVATA LA VECCHIA POPOLANA
- Fino a settembre 2025, La vecchia popolana (1680-90) di Pietro Bellotti sarà esposta al Museo Martes (Carzago, Calvagese della Riviera) che l’ha recentemente acquisita. Il dipinto in seguito verrà esposto alle Gallerie dell’Accademia di Venezia nell’ambito della mostra “Stupore, realtà, enigma. Pietro Bellotti e la pittura del Seicento a Venezia”.
Al Museo d’arte Sorlini (AML) era stato esposto fino a febbraio il dipinto di Frà Girolamo da Brescia dedicato a San Michele arcangelo. L’opera era stata concessa in prestito da Palazzo Chiericati, sede dei civici musei di Vicenza in cambio del quadro “Salmace ed Ermafrodito”, dipinto del rococò veneziano di Gianantonio Pellegrini. Quest’ultima opera è esposta al primo piano, all’inizio del corridoio del percorso museale. Lo si nota nel video seguente:
Video di circa 7 minuti girato in occasione delle Giornate del FAI
https://www.youtube.com/watch?v=tIw88pCYC3A
Invece la Madonna con Bambino di Bellini è assente dal Martes per un intervento di restauro. Prima della sua partenza il dipinto era stato esposto alle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Nel 2025 il Martes celebra il centenario della nascita del fondatore del Museo. Il catalogo della collezione del Martes è disponibile nella rete bibliotecaria bresciana.
- FONDAZIONE PAOLO E CAROLINA ZANI: ALLA CORTE DEL RE
- Erano stati esposti alla Galleria Borghese di Roma due busti di “Imperatore romano” prestati dalla Fondazione Paolo e Carolina Zani di Cellatica. Come si legge nel catalogo della collezione “sono due opere nel gusto romano tardo cinquecentesco dei Della Porta”. Uno dei due busti raffigura l’imperatore romano Augusto in età matura. Le due opere fanno parte del percorso espositivo della casa museo che annovera 1250 pezzi.
- Arrivano invece da Palazzo Barberini e da Galleria Corsini di Roma le opere di François Boucher e Jean Honoré Fragonard concesse in prestito, fino al 25 maggio, per la casa museo di Cellatica intitolata “Boucher e Fragonard. Alla corte del re”.
- Le pubblicazioni della casa museo di Cellatica sono disponibili nella rete delle biblioteche bresciane grazie alle copie presenti nella biblioteca Queriniana e in quella di Cellatica. Il 5 febbraio 2025 il museo ha celebrato il ricordo di Carolina Zani, che avrebbe compiuto 35 anni, e la data di apertura del museo che risale al 2020.
- Video andato in onda su Teletutto e introdotto dal FAI
- https://www.facebook.com/watch/?v=845949566145128
- PICASSO: DA MANTOVA A ROMA
- “Il labirinto di Picasso. Poesia, salvezza e metamorfosi” e “Picasso lo straniero” sono i titoli, rispettivamente, delle mostre che erano allestite a Palazzo Te (AML) di Mantova fino a inizio anno e a Palazzo Reale di Milano fino al mese scorso.
- La seconda tappa italiana della mostra “Picasso lo straniero” sta continuando, fino al 29 giugno, al Museo del Corso – Polo Museale, Palazzo Cipolla, via del Corso, Roma. Sono esposte un centinaio di opere tra le quali quelle di una sezione inedita dedicata alla primavera romana del 1917.
- https://www.facebook.com/museodelcorso/
- https://www.facebook.com/reel/2092364437901413
- Nel 1953 Palazzo Reale fu sede di una celebre mostra dedicata a Picasso e di una più recente nel 2012 (“Metamorfosi”) con 220 opere dal Museo Picasso di Parigi. Il catalogo dell’esposizione del 1953 è certamente disponibili nella rete bibliotecaria bresciana e cremonese. Un’altra mostra su “Picasso. Le metamorfosi” era stata allestita al Mudec di Milano fino al giugno scorso.
TRA MOSTRE E MUSEI ALLA SCOPERTA DELLE “STANZE DELLE MERAVIGLIE”
La più vicina “stanza delle meraviglie” è quella che da alcuni anni si incontra nel percorso espositivo di Palazzo Ducale (AML), a Mantova. L’allestimento è dedicato alla raccolta di “Naturalia e Mirabilia” che faceva parte delle collezioni di interesse scientifico presenti nella Corte dei Gonzaga. Invece a Venezia, fino all’11 maggio, si può visitare la mostra “A cabinet of wonder. Una celebrazione di arte e natura: The George Loudon collection” che il suo proprietario ha concesso in prestito temporaneo al Museo di Palazzo Grimani. Ecco dove vedere qualche sequenza filmata dedicata alla collezione esposta negli affascinanti ambienti del palazzo restaurato solo pochi anni fa.
- https://www.raicultura.it/arte/eventi/A-Cabinet-of-Wonders-ad263e45-918d-40fc-b000-ff73435e0167.html
- https://www.youtube.com/watch?v=BCnl58o9UlE&t=60s
- https://www.facebook.com/watch/?v=995582915764418
FUORI MUSEO: INCONTRI CON FRANCESCO PAGLIA
L’interesse per le opere dei musei civici di Brescia ci invita alla visita di sontuosi saloni che ospitano dipinti che avevano già fatto parte del percorso espositivo della Pinacoteca Tosio Martinengo. Si tratta dei quadri di Francesco Paglia, pittore e scrittore d’arte del Seicento bresciano. Si possono visitare in via F.lli Bandiera 22, all’interno di Palazzo Gaifami, sede della Croce Bianca (per conoscere date e orari delle visite scrivere a: presidenza@crocebiancabrescia.it). Le stanze e gli affreschi di palazzo Gaifami sono descritti in un volume disponibile nella rete delle biblioteche di Brescia e Cremona. Nel salone d’onore sono esposte quattro opere: il Ritratto di dama, donato dal gallerista Massimo Minini al Comune di Brescia, e le allegorie del trittico dedicato alla Gioia caduca, all’Amore duraturo e alla Passione effimera. Un paio di questi dipinti erano già stati esposti nella Pinacoteca Tosio-Martinengo (AML). Francesco Paglia ha dipinto anche una tela dedicata a San Lucio nella quale il santo dona un pezzo di formaggio ai poveri. Grazie all’art bonus la Fondazione Grana Padano e il Consorzio che tutela questo prodotto hanno deciso di finanziare il restauro dell’opera conservato nella chiesa di San Giuseppe.
FIORI DIPINTI
La Galleria Borghese di Roma aveva proposto la mostra su “L’origine della natura morta in Italia. Caravaggio e il Maestro di Hartford”. Nell’allestimento, curato da Anna Coliva e dal bresciano Davide Dotti, si analizzavano le origini della natura morta italiana nel contesto romano della fine del XVI secolo. Il catalogo, disponibile nella rete delle biblioteche bresciane, contiene un capitolo nel quale vengono descritte in dettaglio le piante raffigurate in alcune opere a soggetto floreale. In mostra c’era anche la celebre canestra di Caravaggio custodita dalla Pinacoteca Ambrosiana (AML). Ulteriori informazioni sulla mostra si possono trovare sulle pagine seguenti
https://galleriaborghese.beniculturali.it/exhibition/lorigine-della-natura-morta-in-italia-caravaggio-e-il-maestro-hartford/
https://artepiu.info/wp-content/uploads/2023/07/Davide-Dotti-Maestro-di-Hartford.pdf
La minuziosa descrizione delle piante dipinte nella Primavera di Botticelli è l’oggetto di un libro di recente uscita scritto da Mirella Levi D’Ancona. Si tratta del volume “La primavera di Botticelli. Un’interpretazione botanica”, Leo S. Olschki editore, Firenze 2024. Nel 2010 lo stesso editore aveva dato alle stampe il libro “Erborizzando nei quadri dei musei” scritto da Maria Adele Signorini, Carlo Riccerì, Laura Vivona.
Infine nella stanza che apre le sue porte sul giardino dell’Accademia Carrara (AML) è esposto un dipinto con un fiore essiccato (“Ritratto di Santina Negri” di Pellizza da Volpedo). Anche i fiori alle spalle di una ragazza protagonista di un altro quadro della stanza invitano i visitatori ad uscire nel giardino.
https://www.facebook.com/photo/?fbid=8586236298065022&set=gm.8117193365044631&idorvanity=877723338991706
(AML) Sedi accessibili con l’Abbonamento Musei Lombardia, come lo sono tutti i musei civici della città di Brescia ed oltre 250 realtà espositive della regione, Val d’Aosta compresa. L’ingresso gratuito vale anche per le mostre temporanee allestite in queste sedi. La gratuità vale per un intero anno a partire dal giorno di acquisto dell’abbonamento. Riduzioni per i giovani e gli over 65. Tutte le novità sulla pagina Facebook degli Amici dell’Abbonamento Musei Lombardia https://www.facebook.com/groups/877723338991706
- “IMMAGINARIO” SULLA CITTA’ ETERNA A CONFRONTO
- https://zanihome.it/le-stanze-delle-meraviglie-mostre-e-musei-per-tutti-n-113-marzo-2025/
IL MAMELUCCO DELLA SALA DELLE DAME DI MORETTO
https://zanihome.it/le-stanze-delle-meraviglie-mostre-e-musei-per-tutti-n-112-febbraio-2025/
MOSTRA “PER” LA GALLERIA
https://zanihome.it/le-stanze-delle-meraviglie-mostre-e-musei-per-tutti-n-111/
ASTRONOMIA DIPINTA A…SORPRESA!
https://zanihome.it/le-stanze-delle-meraviglie-mostre-e-musei-per-tutti-n-110-dicembre-2024/
DALLA VISTA LAGO DI PALAZZO DUCALE ALLE MOSTRE DI MANTOVA
UNA PAGINA D’ERBARIO APRE LE PORTE DEL GIARDINO DELLA CARRARA
https://zanihome.it/le-stanze-delle-meraviglie-mostre-e-musei-per-tutti-n-108-ottobre-2024/
SCOPRIRE IL MONDO CON GLI OCCHI DI PUCCINI
https://zanihome.it/le-stanze-delle-meraviglie-mostre-e-musei-per-tutti-n-106-agosto-2024/
IL BUON SAMARITANO
https://zanihome.it/le-stanze-delle-meraviglie-mostre-e-musei-per-tutti-n105/
C’E’ UNA MOSCA SUL QUADRO!
https://zanihome.it/le-stanze-delle-meraviglie-8/
ANNUNCIAZIONI SEPARATE
https://zanihome.it/le-stanze-delle-meraviglie-n-103/
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- “I FIDANZATI” AL MUSEO DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA
- https://zanihome.it/le-stanze-delle-meraviglie-7/
- FREGI MONUMENTALI E VISTOSE SANGUIGNE (Diana dal Martes e dall’Ambrosiana)
- https://zanihome.it/mostre-e-musei-per-tutti-n-101-%e2%80%a2-marzo-2024/
Astronomia dipinta: inediti itinerari per le sale permanenti dei musei d’arte.
https://www.planetari.org/arte-e-astri/
- Dialog…arte: Astronomia dipinta a…sorpresa!
- Mostre e musei per tutti – dicembre 2024
Lezioni online gratuite per le guide dei musei d’arte.
https://www.facebook.com/photo/?fbid=4564752783546747&set=gm.4241379289292744
- Tutte le Lune dei Musei: Adam Elsheimer, Fuga in Egitto, Alte Pinakothek, Monaco di Baviera.
- https://www.facebook.com/photo/?fbid=8091370610884929&set=gm.7780157082060000&idorvanity=201542343254883
Quando le opere d’arte raccontano il clima
Il museo d’Orsay ha selezionato un centinaio di sue opere (dipinti, fotografie o sculture) concedendole in prestito a una trentina di musei francesi con la missione di sensibilizzare il pubblico alle questioni ambientali. Queste “100 opere che raccontano il clima” hanno l’ambizione di far dialogare arte e scienza in tutta la Francia. Da Monet a Sisley, passando per Signac, Courbet, Théodore Rousseau, i pittori presentati al museo d’Orsay hanno tutti in comune un fortissimo legame con la realtà. I pittori di Barbizon, realisti, naturalisti e impressionisti “fotografarono” il progressivo cambiamento dei paesaggi sotto l’effetto dell’industrializzazione. Ecco alcuni esempi delle opere prestate: “Tempo di neve a Veneux-Nadon” di Arthur Sisley, “Marguerite” di Odilon Redon, “Il limone” di Edouard Manet, “Il raccolto” di Charles-François Daubigny, “Le Sahara” di Gustave Guillaumet, “La sinfonia pastorale” di Pierre Bonnard.
https://www.radiofrance.fr/franceculture/podcasts/culture-de-l-info/culture-de-l-info-4515024
- Nei mesi scorsi avevamo citato i seguenti podcast: il “corpo sezionato” nelle opere di Durer e Leonardo da Vinci; Malattie nascoste nelle opere d’arte; L’economia secondo i pittori fiamminghi; Una galleria d’arte in una antica farmacia della Ville Lumière; Tina Modotti: fotografa e militante; New York 1888: gli impressionisti sulla Quinta Avenue (aprile 2024), come da una critica negativa sia nato un capolavoro (maggio 2024); la nascita della notte dei musei (giugno 2024); La Capitale Europea della Cultura assegnata a Nova Gorica (Slovenia) e Gorizia (luglio 2024); La pittura è l’avvenire dell’arte contemporanea? (agosto 2024); L’arte contemporanea è veramente arte? (settembre 2024); Le ninfee di Claude Monet e i limiti dell’astrazione (ottobre 2024); I dipinti di Gustave Caillebotte al Musée d’Orsay (novembre 2024); Dai ritagli ai veri quadri: storia di un collezionista (dicembre 2024); Ma cos’è una crosta? Il MIAM risponde (gennaio 2025); I musei sono troppo affollati? (febbraio 2025); Pittura contemporanea e opere storiche a confronto (marzo 2025).
- Tutti i dettagli è i link nelle rispettive newsletter pubblicate su www.zanihome.it
Concorso grafico-pittorico “Disegnare la natura”
I lavori grafico-pittorici presentati alla prima edizione del concorso “Disegnare la natura”, esposti al Museo di Scienze Naturali di Brescia nella primavera 2023, si possono sempre visionare nella rassegna delle opere pubblicata sul sito www.zanihome.it
Anche i lavori della seconda e della terza edizione verranno gradualmente pubblicati sullo stesso sito.
Per conoscere come partecipare alla IV edizione del concorso scrivere a:
scienzapertuttinews@gmail.com
Opere tratte dalla mostra dedicata alla prima edizione
MARINA DURANTE
https://zanihome.it/disegnare-la-natura-opere-di-marina-durante/
MARGHERITA FERRARIS
https://zanihome.it/disegnare-la-natura-opere-di-margherita-ferraris/
UN GIRO TRA LE MOSTRE DEL MOMENTO
- Fino al 4 aprile 2025, Paesaggi. Realtà impressione simbolo. Da Migliara a Pellizza da Volpedo, Castello di Novara (AMP).
- Fino al 27 aprile 2025, Il Tempo del Futurismo, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma.
- Fino al 4 maggio 2025, Da Cindy Shermann a Francesco Vezzoli, arte contemporanea dalla collezione Iannaccone, Palazzo Reale, Milano, ingresso gratuito.
- Fino al 25 maggio 2025, Salvo. Arrivare in tempo, Pinacoteca Agnelli, Torino (AMP)
- Fino al 15 giugno 2025, La Belle Epoque. L’arte nella Parigi di Boldini e De Nittis, Palazzo Martinengo, Brescia.
- Fino al 15 giugno 2025, Atlante. La collezione Paolillo al Mart, Mart, Rovereto. Fino al 15 giugno 2025, Storia di L.F. Visioni di un collezionista, Mart, Rovereto.
- Fino al 22 giugno 2025, Io sono Leonor Fini, Palazzo Reale, Milano (AML).
- Fino al 29 giugno 2025, Felice Casorati, Palazzo Reale, Milano (AML). L’esposizione intende essere una delle più ampie e complete retrospettive dedicate all’artista che ebbe un legame storico con la città di Milano.
- Fino al 29 giugno 2025, Vilhelm Hammershoi, Palazzo Roverella, Rovigo.
Fino al 29 giugno 2025 Il ritratto dell’artista: nello specchio di Narciso. Il volto, la maschera, il selfie, al Museo Civico San Domenico di Forlì. - Fino al 29 giugno 2025, Giovanni Fattori 1825-1908. Il genio dei Macchiaioli, PXNL e Galleria Ricci Oddi, Piacenza.
- Fino al 29 giugno 2025, Art decò, il trionfo della divina provvidenza, Palazzo Reale, Milano (AML).
- Fino al 6 luglio 2025, Caravaggio 2025, Palazzo Barberini, Roma. Esposto per la prima volta uno dei rari ritratti di Caravaggio, quello di Monsignor Maffeo Barberini del 1596-97, prestito da collezione privata.
- Fino al 27 luglio 2025, Fascismo, resistenza, libertà. Verona 1943-1945, Sala Boggian, Museo di Castelvecchio, Verona. Tra i temi oggetto di approfondimento anche la mostra del 1947 dedicata alle opere messe in salvo durante gli anni della guerra e successivamente recuperate dal territorio. Sono esposte alcune di quelle sopravvissute, tra cui Eliodoro e il sacerdote Onia di Giambattista Tiepolo, la Dama delle licnidi di Peter Paul Rubens e un’Allegoria della Speranza di Alessandro Turchi, unica opera sopravvissuta di un ciclo di tele dell’artista. Catalogo Electa.
- Fino al 3 agosto 2025, Etruschi del Novecento, in mostra oltre 200 opere che esplorano l’influenza della civiltà etrusca sull’arte del Novecento, Fondazione Luigi Rovati, Milano. Biglietto ridotto con l’Abbonamento musei Lombardia.
- Fino al 25 agosto 2025, Visitate l’Italia! Promozione e pubblicità turistica (1900-1950), il turismo italiano attraverso manifesti, guide e depliant, Palazzo Madama, Torino (AMP).
- Fino al 15 settembre 2025, Sebastiao Sagado, Ghiacciai, Mart, Rovereto (dal 12 aprile).
- Fino al 15 settembre 2025, Maria Helena Vieira da Silva, Collezione Peggy Guggenheim, Venezia (dal 12 aprile).
- ANTICIPAZIONI PROSSIME MOSTRE
- 19a Mostra Internazionale di Architettura: Intelligens. Natural. Artificial. Collective, Venezia, dal 10 maggio al 23 novembre 2025.
- Maggio/settembre, Mario Giacomelli (nel centenario della nascita del grande fotografo); Man Ray (mostra monografica), Palazzo Reale, Milano.
- Dall’11 ottobre al 2 marzo 2026, Le ceramiche di Lucio Fontana, Collezione Peggy Guggenheim, Venezia.
- Dal 31 ottobre 2025 al 22 marzo 2026, Le sfide del corpo, Mart, Rovereto.
Autunno 2025, Orazio Gentileschi e Guido Reni, Musei Reali, Torino (AMP).
(AML) Di solito l’Ingresso alle mostre di Palazzo Reale, a Milano, sono scontate per i possessori dell’Abbonamento musei Lombardia – Val d’Aosta.
MOSTRE ACCESSIBILI GRATUITAMENTE CON ABBONAMENTO MUSEI LOMBARDIA-VAL D’AOSTA
- Fino al 13 aprile 2025, Vigevano e Monza, Museo e Tesoro del Duomo di Monza.
- Per la prima volta, la tavola raffigurante santa Caterina d’Alessandria e san Benedetto, conservata nel Museo del Tesoro del Duomo di Vigevano, è esposta accanto alle opere già presenti a Monza, la Decollazione di san Giovanni Battista e i santi Pietro e Paolo.
- Fino al 4 maggio 2025, Massimo Sestini. Zenit della fotografia, Museo di Santa Giulia, Brescia.
- Fino al 25 maggio 2025, La Deposizione del Tintoretto, prestito delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, in mostra al Museo Diocesano Carlo Maria Martini, Milano.
- Fino al 25 maggio 2025, Italo Mus, il pittore della Valle d’Aosta, Museo Archeologico Regionale, Aosta.
- Fino al 2 giugno 2025, Emilio Vedova. Questa è pittura, Forte di Bard, Val d’Aosta.
- Fino al 29 giugno 2025, Rauschenberg e il Novecento, Museo del Novecento, Milano.
- Fino al 30 giugno 2025, La seduzione del colore. Andrea Solario e il Rinascimento tra Italia e Francia, Museo Poldi Pezzoli, Milano.
- Fino al 24 agosto 2025, Joel Meyerowitz, 8° Brescia Photo Festival, Museo di Santa Giulia, Brescia.
- Fino al 31 agosto 2025, Dentro Lorenzo Lotto, Accademia Carrara (AML), Bergamo. Un progetto di tutela e valorizzazione, nel 500° anniversario della partenza di Lorenzo Lotto da Bergamo, dedicato alla Pala di San Bernardino, arricchito dalle fotografie di Axel Hütte. Lorenzo Lotto, Madonna col Bambino e i santi Giuseppe, Bernardino da Siena, Giovanni Battista, Antonio Abate e cinque angeli, nota come pala di San Bernardino (1521; olio su tela, 287 x 268 cm; Bergamo, chiesa di San Bernardino in Pignolo (dall’11 aprile).
NOVITA’
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Pinacoteca di Brera + Palazzo Citterio (arte moderna e contemporanea). Biglietto congiunto. E’ gratuito con l’abbonamento
- ANTICIPAZIONI PROSSIME MOSTRE
- Dal 10 ottobre 2025 al 6 gennaio 2026, Arte e natura. Pittura su pietra tra Cinque e Seicento, Accademia Carrara (AML), Bergamo.
- Dal 26 ottobre 2025 al primo marzo 2026, Kandinsky e l’Italia, Maga, Fondazione Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Gallarate (VA).
- Gianfranco Ferré. Dentro l’obiettivo, Forte di Bard, Val d’Aosta.
- Dal 27 febbraio al 2 giugno 2026, Tarocchi. Le origini, le carte, la fortuna. La riunione più importante mai realizzata del mazzo dei tarocchi Colleoni, 74 carte realizzate da Bonifacio Bembo e da Antonio Cicognara, custodite tra l’Accademia Carrara, la Morgan Library di New York e una collezione privata bergamasca.
- Prossimamente: Autentico o copia? Opere e Conoscitori allo Specchio, Accademia Carrara (AML), Bergamo. Tra le opere in mostra “Cristo e la Samaritana” di Moretto e bottega, prestito del Museo Lechi di Montichiari.
MOSTRE BRESCIANE E IN ABBONAMENTO
- Fino al 12 aprile 2025, Maurizio Bonfanti. Passio, Collezione Paolo VI – arte contemporanea, Concesio.
- Fino al 12 aprile 2025, Italo Chiodi. 70 volte 7, Collezione Paolo VI – arte contemporanea, Concesio.
- Fino al 4 maggio 2025, doppia esposizione: L’arrivo dei Mamelucchi e 1543. Il matrimonio del secolo, MITA, Museo Internazionale del Tappeto Antico, Via privata De Vitalis 2 bis, Brescia, giovedì 16–20; sabato/domenica 14,30–19,30. Ingresso libero.
- Fino al 4 maggio 2025, Massimo Sestini. Zenit della fotografia, Museo di Santa Giulia, Brescia.
- Fino al 18 maggio 2025, Paolo Scheggi. L’Apocalisse, la morte, il sacro, Museo Diocesano, Brescia (AML).
- Fino al 25 maggio 2025, Boucher e Fragonard. Alla corte del re, Fondazione Paolo e Carolina Zani, Cellatica.
- Fino al 31 maggio 2025, Bruno Romeda. Le geometrie della materia, Biblioteca comunale C. Ferrari di Sale Marasino, Brescia, ingresso gratuito.
- Fino al 15 giugno 2025, La Belle Epoque. L’arte nella Parigi di Boldini e De Nittis, Palazzo Martinengo, Brescia.
- Fino al 13 luglio 2025, DogDogs, ottanta scatti del fotografo Elliot ErwitPalazzo Callas, Sirmione.
- Fino al 24 agosto 2025, Joel Meyerowitz, 8° Brescia Photo Festival, Museo di Santa Giulia, Brescia (AML).
- Fino a settembre 2025, La vecchia popolana (1680-90) di Pietro Bellotti, esposizione del quadro acquisito di recente dal Museo Martes di Carzago, Calvagese della Riviera. Il dipinto in seguito verrà esposto alle Gallerie dell’Accademia di Venezia nell’ambito della mostra “Stupore, realtà, enigma. Pietro Bellotti e la pittura del Seicento a Venezia”.
- Fino al 21 dicembre 2025, Custodire, Castello di Padernello (Brescia). Il tema principale della mostra riguarda la Sala delle Dame. La stanza originale si trova in un palazzo di Brescia a pochi metri dalla chiesa di San Francesco. Venne decorata dal pittore Moretto e dalla sua bottega e realizzata in occasione del matrimonio tra il conte Gerolamo I Martinengo di Padernello e la marchesa Eleonora Gonzaga di Sabbioneta (AML).
- Fino al 31 dicembre 2025, Annunciazione di Pietro Maria Bagnatore detto il Bagnadore (Orzinuovi, 1548 circa-Brescia, 1629), pittore, scultore e architetto bresciano, originario di Orzinuovi. L’opera è esposta a Palazzo Loggia, Brescia.
- (AML) Ingresso gratuito con l’Abbonamento Musei Lombardia-Val d’Aosta.
Prima domenica del mese: Mart di Rovereto.
Prima domenica del mese (ottobre-maggio), Musei civici, Verona, ingresso 1 euro.
Visitate i musei della Lombardia, con l’abbonamento potete accedere ad oltre 150 sedi espositive.
Martes, Museo Luciano Sorlini, Calvagese della Riviera.
Museo Casa del Podestà, Fondazione Ugo da Como, Lonato.
Sono inoltre comprese diverse sedi espositive di interesse archeologico.
La newsletter “Mostre e musei per tutti” è redatta a cura di Loris Ramponi.