Padelle antiaderenti, sicure per l’alimentazione e per la salute umana
PADELLE ANTIADERENTI
Sicure per l’alimentazione e per la salute umana.
L’associazione Fiac (federata Anima Confindustria) rassicura: le tecnologie Made in Italy sono sinonimo di qualità e sicurezza
«Qualità, affidabilità e sicurezza: questo è il frutto della tradizione e dell’innovazione che muovono la manifattura Made in Italy, e che caratterizza la produzione italiana di pentole e padelle, garanzia di eccellenza e di totale sicurezza». A commentare è Andrea Barazzoni, presidente di Fiac, l’associazione che in Anima Confindustria rappresenta i fabbricanti di articoli per la casa, la tavola ed affini. «In questo periodo molta attenzione da parte dei media e dei consumatori è rivolta al grande e complesso tema dei PFAS, pertanto è importante comprendere in quali casi queste sostanze rappresentano un pericolo per la salute e per l’ambiente, e in quali tale condizione non sussiste. È quest’ultimo il caso delle padelle antiaderenti che, come moltissimi studi sono in grado di dimostrare, non contengono sostanze in grado di nuocere alla salute umana».
Le sostanze per e poli-fluoroalchiliche, meglio note con l’acronimo di PFAS, sono un insieme di migliaia di composti che, per le loro particolari proprietà fisiche e chimiche, sono impiegati nella fabbricazione di prodotti in numerosi settori, dai trasporti alle apparecchiature mediche, dall’abbigliamento ai rivestimenti utilizzati per oggetti destinati alla cottura di alimenti. Generalmente i PFAS vengono associati in automatico alla pericolosità per salute e per l’ambiente, ma non sempre in maniera pertinente al contesto.
Ciò che può generare confusione è l’ampiezza della definizione di PFAS: secondo l’OECD, “Qualsiasi sostanza che contiene almeno un atomo di carbonio di metile (CF3-) o di metilene (-CF2-) completamente fluorurato (senza alcun H/Cl/Br/I attaccato ad esso)”. Sotto una così vasta definizione, infatti, rientrano più di 10.000 sostanze: una varietà di composti chimici che presentano proprietà estremamente varie tra loro. Il motivo per cui un insieme così eterogeneo di sostanze viene raggruppato e identificato come PFAS è da ricondurre alle comuni caratteristiche di persistenza, la quale, tuttavia, non equivale a rappresentare un rischio.
Una particolare tipologia di PFAS sono i fluoropolimeri come il PTFE, sostanze usate in applicazioni ad alto contenuto tecnologico tra cui, fin dagli anni ’50, i rivestimenti antiaderenti di pentole e padelle. La ricerca sulla sicurezza dei fluoropolimeri fino a oggi ha costantemente riscontrato che essi, a differenza di altri PFAS da tempo riconosciuti come nocivi e vietati in determinati usi industriali, non presentano rischi per la salute umana quando utilizzati in articoli a contatto con gli alimenti e l’acqua.
Come sottolinea ancora il presidente di Fiac, «La produzione di tecnologie come pentole antiaderenti è ampiamente regolamentata sia a livello europeo sia nazionale da un fitto apparato normativo e legislativo, rigorosamente applicato dai professionisti del settore e verificato dalle autorità competenti. Inoltre, l’industria negli anni si è evoluta di pari passo con le nuove evidenze scientifiche, arrivando a proporre prodotti che sono del tutto sicuri per la salute.
Naturalmente, come vale per ogni oggetto di uso quotidiano, è comunque buona norma adottare alcuni accorgimenti di base per utilizzare le pentole con rivestimento antiaderente nel modo più adeguato e più sicuro. Prima di tutto, acquistare prodotti Made in Italy di alta qualità è garanzia degli attenti controlli che avvengono a monte e a valle della produzione, grazie al rigoroso apparato tecnico e normativo che regola il settore. In secondo luogo, è importante attenersi alle istruzioni fornite dai produttori».